Come sottoscrivere un mutuo fondiario per comprare casa
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Comprare una casa è sempre un passo importante, soprattutto per le giovani coppie. Sono tanti gli elementi che devono essere presi in considerazione quando, per acquistare un immobile, si decide di accendere un mutuo. Tra gli strumenti più comuni che possono essere utilizzati c’è di sicuro il mutuo fondiario.
Si tratta di uno strumento finanziario che rientra, a pieno titolo, nella categoria del credito ipotecario, una serie di strumenti che, attraverso l’apposizione di un’ipoteca su un immobile messo in garanzia, oltre ad altre formule come la fideiussione spiegata in questo articolo, offrono l’opportunità di accedere ad una forma di finanziamento. La regolamentazione del mutuo fondiario è determinata nel TUB, il Testo Unico Bancario, l’istituto che monitora le varie banche nel nostro paese e disciplinandone le attività.
Mutuo fondiario: le caratteristiche principali
La definizione del mutuo fondiario descrive il servizio come lo strumento che mette a disposizione dei finanziamenti, a medio e lungo termine, grazie ad un’ipoteca presente su un immobile di proprietà. Insomma un definizione ufficiale, ma che non ci dà sufficientemente l’idea del funzionamento di questa particolare tipologia di mutuo.
La formula di “credito a medio e a lungo termine“, ad esempio, si riferisce ad uno degli elementi fondanti del mutuo fondiario: la durata che supera i diciotto mesi, un periodo che, in termini finanziari, viene considerato come medio o lungo.
Un altro elemento importante del mutuo definito fondiario è la proporzione tra la somma data in prestito dall’istituto di credito ed il valore dell’immobile sul quale è stato posto l’ipoteca: una quota che non deve superare l’80%. Si tratta di un valore stabilito dalla legge del nostro paese e viene applicato sulla maggior parte delle forme di finanziamento esistenti che hanno come oggetto la realizzazione di una garanzia da parte di un utente.
In sostanza la banca, con il mutuo fondiario, offre al cliente una somma pari all’80% dell’abitazione sulla quale ricade la garanzia. In cambio l’utente si impegna alla restituzione della liquidità secondo il piano di ammortamento stabilito nel contratto di mutuo stipulato.
A seguito di sette rate non corrisposte consecutivamente, la banca ha l’opzione di risolvere il contratto di mutuo ipotecario agendo sull’immobile posto in garanzia. Si tratta di una soluzione prevista dalla legge italiana oltre che dal TUB. Insomma una serie di punti da tenere bene in considerazione quando si decide di utilizzare il mutuo fondiario per l’acquisto della casa. Ma quali sono i passaggi previsti per l’accensione di questa forma di finanziamento?
Mutuo fondiario: come accedere?
Per accendere un contratto di mutuo fondiario bisogna innanzitutto partire dalla consapevolezza di un elemento molto preciso: si tratta di una forma di finanziamento che viene realizzata nel solo caso in cui l’abitazione sulla quale ricade l’ipoteca sia ultimata, cioè non abbia ancora dei lavori in corso.
I dati indispensabili per l’accensione di un mutuo fondiario sono, naturalmente, quelli anagrafici, per poi passare alle informazioni di natura economica come il tipo di lavoro svolto, l’entità del contratto in possesso, il reddito mensile oltre ad una descrizione completa dell’immobile con un preciso elenco delle caratteristiche: la categoria alla quale appartiene, i vari piani che lo compongono, la particella catastale cioè l’eventuale porzione in possesso, oltre naturalmente al valore reale dell’immobile che si pone in garanzia.
I documenti da portare all’istituto sono quindi: il CUD o, in alternativa la busta paga, il certificato di nascita, lo stati civile e l’atto di proprietà dell’abitazione.
Il tutto deve essere accompagnato da una dichiarazione con il quale il cliente chiarisce l’inesistenza di eventuali ipoteche sulla struttura. A questo punto la banca, esaminando tutti i dati riportati, valuta la possibilità o meno, di concedere il mutuo.
L’istituto di credito proporrà le varie opzioni disponibili e la rata del mutuo da corrispondere. Quest’ultima, secondo la legge, non deve essere superiore al 30% del reddito mensile del cliente. Insomma condizioni particolari quelle del mutuo ipotecario che possono portare ad indubbi vantaggi, per entrambe le parti in causa.
I vantaggi del mutuo fondiario
Per la banca, ad esempio, l’accensione di questa tipologia di mutuo può avere delle ricadute molto positive per la garanzia presente. A differenza di altre operazioni finanziarie, infatti, l’ipoteca sull’immobile rappresenta una possibilità concreta che permette alla banca di rifarsi, nel caso in cui il cliente non riesca a corrispondere le rate previste nel piano di ammortamento del contratto di mutuo.
Per quanto riguarda il richiedente, invece, i vantaggi riguardano soprattutto l’aspetto prettamente economico. Con il contratto di mutuo fondiario, infatti, l’accensione del finanziamento tra le parti prevede spese notarili notevolmente inferiori rispetto agli altri strumenti finanziari. Si tratta di una diminuzione del 50% che può comportare significativi vantaggi rispetto ad altri mutui.
Se l’immobile posto come garanzia per il mutuo sottoscritto sia inserito in un condominio o in un edificio più grande, l’utente ha diritto a dividere i frazionamenti ipotecari a seconda della quota rappresentata dall’immobile in garanzia rispetto all’insieme delle unità abitative.
Nel momento in cui ha termine la cessione del quinto sul debito originario, il mutuatario usufruisce di una significativa diminuzione dell’importo da corrispondere alla banca. I vantaggi del mutuo fondiario sono, quindi, indiscussi e spesso non caratterizzano, invece, le varie tipologie di finanziamento presenti sul mercato come i mutui ipotecari; ma quali sono le differenze tra le due tipologie di mutuo?
Mutuo fondiario ed ipotecario: le differenze
Una confusione, molto comune, avviene quando si parla del mutuo fondiario che viene “scambiato” per quello ipotecario, o viceversa. Sono davvero significative, invece, gli elementi differenziazione tra le due tipologie di finanziamenti esistenti sul mercato finanziario.
È il risparmio l’elemento caratterizzante del mutuo fondiario rispetto a quello ipotecario. In sostanza, con l’accensione del primo, come detto in precedenza, è possibile accedere ad un notevole diminuzione dei tassi di interesse che vengono applicati dall’istituto bancario oltre alle spese notarili che sono notevolmente ridotte, nel caso in cui l’utente intenda accendere in mutuo per l’acquisto della prima casa.
Ma è il valore dell’immobile da ipotecare che differenzia maggiormente le due tipologie di mutuo: con il mutuo ipotecario, infatti, si può realizzare un’ipoteca superiore all’80% del valore dell’immobile ottenendo, naturalmente, una somma di gran lunga superiore.