Conto vendita: ecco perché rappresenta una soluzione vantaggiosa per il proprio negozio

Le problematiche che, oggi, deve affrontare chi ha deciso di mettere in piedi un’attività commerciale sono davvero tante e non riuscire a vendere i prodotti nel magazzino rappresenta senza dubbio uno degli spauracchi maggiori. Ma si sa, le difficoltà aguzzano l’ingegno ed ecco che, grazie ad una nuova formula di vendita, è possibile restituire al fornitore le merci non vendute. Si tratta del conto vendita, una tipologia di contratto sottoscritto con sempre maggiore frequenza dagli esercenti, sopratutto nella fase iniziale.

Dalle calzature agli accessori fino ai prodotti dell’editoria, la formula del conto vendita ha conosciuto una diffusione davvero veloce coinvolgendo i più disparati settori dell’ambito commerciale. Mettere a disposizione alla clientela i prodotti in conto vendita significa abbattere notevolmente i costi ed organizzare l’attività commerciale senza tenere necessariamente conto delle rimanenze in magazzino.

Conto vendita: come funziona?

La semplicità dell’operazione rappresenta senza dubbio uno dei punti di forza. In pratica il conto vendita è un contratto commerciale che l’esercente sottoscrive con il proprio fornitore attraverso cui quest’ultimo affida i prodotti, in attesa di vendita.

Proprio la non titolarietà, sulla merce in negozio, rappresenta una delle caratteristiche principali del conto vendita. Il commerciante non è il proprietario della merce, ma l’utilizzatore. Alla consegna, l’esercente non dovrà corrispondere nulla alla controparte, se non al momento della vendita. Solo dopo essere riuscito a rilasciare il prodotto, il commerciante avrà l’obbligo di pagare il costo pattuito al fornitore, traendone un guadagno sulla differenza. Ma cosa accade in caso di invenduto?

Se il proprietario dell’attività non riuscirà a rilasciare il prodotto, potrà restituirlo senza corrispondere nulla. Un elemento da tenere presente è che, in caso di furto o anni ai prodotti, sarà il commerciante a dover ripagare il distributore versando il valore di ciò che è andato perso o danneggiato.

Conto vendita, i vantaggi

La sempre maggiore diffusione di questa formula rende l’idea della reale convenienza del conto vendita. Sono i commercianti che hanno appena iniziato l’attività ad usufruire dei maggiori vantaggi. Attraverso questa formula, infatti, riescono ad abbattere i costi per rifornire il negozio e massimizzare i guadagni.

A ciò si aggiunge il vantaggio di non avere il magazzino pieno di prodotti invenduti definendo la strategia commerciale senza l’obbligo di riproporre capi non acquistati dalla clientela. In questo modo, inoltre, è possibile diversificare l’offerta proponendo i più disparati prodotti, senza nessun timore. Insomma una tipologia di contratto ideale per gli esercenti. E per i fornitori?

Anche chi distribuisce i prodotti nei vari negozi, attraverso questo sistema, riesce ad ottenere significativi vantaggi. Offrendo una soluzione conveniente come il conto vendita, infatti, è possibile accedere ad un mercato più ampio visto il maggior numero di negozi che venderanno i propri prodotti. Aumentare la distribuzione territoriale della merce equivale ad ottenere una possibilità di guadagno maggiore. 

Non è un caso che il sistema del conto vendita sia molto utilizzato nei franchising. Attraverso questa tipologia di vendita i negozi, della rete commerciale, riescono ad ottenere un vantaggio non da poco rispetto alla concorrenza, aumentando il volume di affari dell’intera azienda.

Come stipulare un contratto di conto vendita

Regolarizzare il rapporto di conto vendita, con il fornitore, è indispensabile per evitare controversie. E’ l’articolo 1556 del Codice Civile a regolare questa determinata sottoscrizione conosciuta anche con il nome di contratto estimatorio.

L’articolo in questione, in pratica, sottolinea come “una parte consegna le cose mobili all’altra e quest’ultima si impegna a pagarne il prezzo salvo che non restituisca il bene”. Dal testo possiamo notare come sia il pagamento del valore dei prodotti a rappresentare l’elemento essenziale; un obbligo da cui è possibile liberarsi in caso di restituzione. Con la consegna della merce, il fornitore rilascia il documento di trasporto nel quale vengono descritte le caratteristiche dei prodotti rilasciati, la data di consegna ed il termine di restituzione.

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