Il settore medico, nel nostro paese, rappresenta una delle scelte più ambite dai giovani. Dai medici agli infermieri: prendersi cura del prossimo rappresenta un’aspirazione molto comune. E così in tanti, finiti gli studi superiori, scelgono la strada della facoltà di Infermieristica con il sogno di realizzare questa professione. Ma come si fa per diventare un infermiere. E quanto guadagna un professionista nel settore pubblico e privato? In questa guida ci soffermeremo sulle caratteristiche della professione, sul percorso di studio e pratico per diventare infermiere e sullo stipendio che, in media, viene riconosciuto.
Ed è proprio lo stipendio a rappresentare uno dei punti dolenti della professione. Gli infermieri, in Italia, portano a casa un guadagno che risulta largamente inferiore alla media europea e mondiale tanto da spingere molti laureati del settore medico ad emigrare all’estero. Anche le possibilità di sbocco professionale, spesso, non sono adeguate. Insomma una condizione indubbiamente non facile. Ma quanto guadagna un infermiere?
Lo stipendio
Indice dei contenuti
E’ legittimo, per chi sta pensando a come diventare infermiere, chiedersi a quanto ammonti lo stipendio che, in media può essere corrisposto. Il valore medio del salario riconosciuto ad un infermiere è, nel nostro paese, pari a circa 1.660 euro.
Pur trattandosi di un valore non esiguo a cospetto degli stipendi medi riconosciuti ai lavoratori dipendenti nel nostro paese, è indispensabile tenere presente che, per la professionalità necessaria per svolgere l’attività di infermiere, ma soprattutto agli anni necessari per diventarlo, la retribuzione appare davvero insufficiente.
Ma in un paese che invecchia molto rapidamente, come il nostro, la necessità di nuovi infermieri in strutture pubbliche e private aumenterà di continuo. Per non parlare delle offerte di lavoro all’estero, in costante aumento ed in grado di garantire uno stipendio adeguato. Insomma diventare un infermiere rappresenta ancora un prospettiva interessante per i giovani italiani.
Come diventare infermiere? Il percorso di studio
Se fino a qualche anno fa per diventare infermiere bastava un semplice diploma, ora è necessario la laurea specialistica in Scienze Infermieristiche. Un cambiamento radicale ha coinvolto la professione nel recente passato. Erano davvero tante le persone che, anche senza le dovute competenze, esercitavano la professione negli ospedali. Il corso di studi ha una durata di tre anni, nell’ambito della Facoltà di Medicina e si compone di lezioni sia teoriche che pratiche che si concentrano su svariate materie mediche.
Per diventare infermiere è necessario, quindi, conseguire gli esami previsti nel piano di studi, effettuare, alla fine, un esame ed iscriversi all’apposito albo professionale. Giunto al termine del corso triennale è possibile continuare a studiare iscrivendosi ad un corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche o un master. In alcuni casi è possibile anche seguire un dottorato in ricerca affinando, così, le proprie conoscenze della materia. Ma conseguire la laurea è solo il primo passo per diventare un infermiere. La professione richiede un aggiornamento continuo per operare con la massima professionalità con il passare degli anni. Ma quali sono le mansioni di un infermiere?
I compiti di un infermiere
Prima di intraprendere il percorso per diventare infermiere è necessario tenere ben presente gli incarichi che spettano a questa particolare figura professionale. Tra le mansioni di un infermiere è compresa anche l’assistenza ai disabili ed agli anziani, sia come lavoratore dipendente di strutture pubbliche e private che da libero professionista con Partita Iva.
Ma i compiti di un infermiere sono anche di essere in prima linea di fronte alle emergenze. Un buon infermiere deve essere in grado di agire con estrema professionalità anche nelle situazioni più estreme nelle quali il tempo per agire è davvero ridotto. Insomma tempestività ed autocontrollo rappresentano le qualità indispensabili per essere un buon professionista.
Ti potrebbe interessare