Assicurare una barca è obbligatorio, al pari di un’autovettura. Come il codice della strada prevede che ogni tipo di veicolo a motore circolante sulla arteria stradali ed autostradali siano coperte da una polizza assicurativa, anche i titolari dei natanti devono sottoscrivere un contratto di polizza.
L’assicurazione è obbligatoria per le barche che navigano sul mare, sui corsi d’acqua e sui laghi, anche se ormeggiate. E’ l’articolo 123 del Codice delle assicurazioni private, oltre al regolamento dell’Isvap, ad indicare l’obbligo di sottoscrivere un contratto assicurativo. L’obbligo ricade su tutte le imbarcazioni ad uso privato e le unità da diporto, mentre sono esclusi i piccoli gommoni e le barche a remi sprovviste di motori.
Rientrano nell’obbligo di sottoscrivere una polizza anche le imbarcazioni con una stazza lorda inferiore a 25 tonnellate che siano dotate di un motore inamovibile e con una potenza pari o maggiore di tre cavalli fiscali.
La necessità di sottoscrivere un’assicurazione barca ricade sia sui titolari dell’imbarcazione, ma anche su chi effettua l’acquisto attraverso la formula del leasing. Anche chi ha immatricolato la propria barca all’estero deve sottoscrivere una polizza assicurativa, anche per brevi gite nelle acque del nostro paese provvedendo a stipulare una polizza apposita.
In questo caso, inoltre, è necessario che il titolare della barca sia in possesso del certificato internazionale di assicurazione la cui emissione spetta all’Ufficio nazionale di assicurazione estero ed accettato dall’Ufficio centrale italiano.
In alternativa può essere sottoscritto il contratto di assicurazione di frontiera”, destinato a coprire l’imbarcazione entro determinati limiti previsti dalla normativa.
I controlli della Guardia Costiera si concentrano, di solito, sull’identificazione del motore del natante controllando i documenti e quelli corrispondenti agli italiani nel caso in cui il natante sia registrato all’estero.
E sempre nel caso in cui l’imbarcazione sia registrata all’estero, le autorità di controllo si soffermeranno sulla convenzione riportata con la data di approvazione e rilasciata dall’Isvap con il nome, il cognome ed il domicilio dell’assicurato.
Si aggiunge, inoltre, il codice della polizza, quello identificativo della barca con la potenza del motore, i dati di iscrizione e, come detto, il numero del motore installato sull’imbarcazione.
Ai documenti da dimostrare si aggiunge anche il massimale di garanzia previsto contratto di assicurazione, il codice e la sede dell’impresa con cui è stata realizzata la convenzione con i relativi obblighi dalla con il periodo di validità.
Come scegliere l’assicurazione barca migliore
Le proprie esigenze rappresentano il primo aspetto da tenere presente prima di sottoscrivere un contratto di assicurazione barca. Le compagnie che operano nel settore, autorizzate dalle autorità competenti che offrono le polizze assicurative sono, nel nostro paese, non oltre cinquanta e rappresentano le principali realtà assicurative.
In ogni caso basta accedere al sito dell’Isvap, nell’elenco delle imprese ammesse ad operare in Italia nel settore della Rc Auto per auto e natanti.
Una polizza assicurativa può essere sottoscritta anche per un’imbarcazione ”da ferma” e dunque ormeggiata. Per proteggersi da eventuali danni che anche in questa condizione potrebbero essere arrecati dall’imbarcazione, magari per collisioni con le altre barche ormeggiate.
Oltre alla copertura standard può essere sottoscritta un polizza kasko, furto e incendio ed altre soluzioni in grado di proteggere il natante ed il titolare in caso di burrasca in mare aperto.
Insomma il settore dell’assicurazione barca è molto ampio e i prodotti tra cui scegliere sono davvero tanti; una gamma di scelta ampia in cui orientarsi non è mai semplice.
Utilizzare i comparatori online, come Segugio (leggi qui la recensione), potrebbe rappresentare la soluzione migliore per trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze, in un settore in cui la concorrenza tra le diverse compagnie è sempre più spietata.