L’utilizzo del drone sta conoscendo, negli ultimi anni, un vero e proprio boom. Non si contano le manifestazioni sportive o le semplici feste durante le quali le riprese vengono effettuate con il particolare dispositivo aeromobile. E se negli Stati Uniti d’America si progetta già di realizzare le consegne del futuro con i droni, nel nostro paese l’utilizzo del dispositivo rimane ancora confinato in un ambito soprattutto di tipo amatoriale.
Il boom dei droni ha così invaso i nostri cieli di dispositivi volanti di diverse di dimensioni. Una situazione che non poteva non essere regolamentata con specifiche regole o protetta dall’assicurazione sul drone. Dal mese di settembre del 2015 far volare i propri dispositivi è diventato meno semplice del passato.
Cosa prevede la normativa sul volo dei droni?
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L’Enac, l’ente nazionale che regola il volo aereo ha così introdotto una serie di regole sia per il volo amatoriale che quello professionale. Mettersi in regola con la normativa è quindi essenziale per evitare di incorrere in sanzioni.
Le regole introdotte prevedono due tipologie di droni: quelli il cui utilizzo è finalizzato ad attività sportive e ricreative e i dispositivi usati per motivi lavorativi. Dall’anno scorso il pilota di drone dovrà essere maggiorenne ed aver frequentato un corso di formazione apposito. Al termine del corso, il pilota conseguirà un patentino indispensabile per la guida del dispositivi.
Al patentino dovrà essere aggiunta, come detto un’assicurazione sul drone. La polizza si basa sulla caratteristiche del dispositivo. Il peso, la tipologia di drone e il modello sono le peculiarità che ne determinano l’importo dell’assicurazione sul drone. Un dispositivo dal peso e dalla grandezza maggiore sicuramente può comportare dei rischi superiori in caso di caduta.
Assicurazione drone: il peso e l’importo
Si tratta dei due elementi fondamentali per determinare l’importo da pagare. A droni considerati “inoffensivi” per dimensioni e peso, corrisponderà un versamento minore oltre che una procedura più snella. E’ di 25 chili lo “spartiacquae” tra i dispositivi considerati maggiormente a rischio ed i “leggeri”. Altre caratteristiche che determinano il costo della polizza è il tipo di utilizzo e la zona nella quale sarà impiegato.
Sia per i dispositivi caratterizzati da un peso maggiore che i leggeri, il patentino è indispensabile. In entrambi i casi la richiesta per l’ottenimento del patentino deve essere necessariamente approvata dall’Enac. Insomma gli obblighi ricadono su entrambe le tipologie di apparecchi come anche per il tipo di utilizzo.
Assicurazione drone: quanto costa?
Quanto pagherò per l’assicurazione del mio drone? Come abbiamo visto le variabili sono essenzialmente due: il peso e le dimensioni del dispositivo oltre al tipo di utilizzo che può essere amatoriale o professionale. Al pari delle polizze sottoscritte per le auto, anche questo tipo di contratto riguarda esclusivamente la responsabilità civile verso terzi. Il costo per i dispositivi è compreso in una forbice molto ampia che varia da un minimo di quindici euro ad un valore massimo di tremila euro annuali.
La polizza proposta da CABI Broker, una delle compagnie che si sono già specializzate nel campo dell’assicurazione per drone, parte da un minimo di 14,90 euro. Si tratta di un costo proposto per i dispositivi il cui peso, al momento del decollo, è inferiore ai due chili. Insomma vengono considerati, in questa categoria, i droni più piccoli presenti sul mercato. La franchigia prevista è di 250 euro mentre il massimale è pari ad un milione di euro.
La copertura “avanzata” per coloro che utilizzano i velivoli per hobby ha un costo pari a 35 anno. Si tratta di una formula pensata per l’attività di aeromodellistica senza particolari distinzioni per il modello di drone (sia per autocostruiti che per i modelli assemblati).
Cambiano le condizioni per i droni destinati ad usi professionali. In questo caso il costo della polizza va da un minimo di circa duecento euro per i dispositivi considerati inoffensivi fino ad un valore massimo di oltre 250 euro per i velivoli “non inoffensivi”. In questo caso la polizza è valida in tutti i paesi europei.