Quando si tratta di viaggi, la sicurezza è senza dubbio il primo aspetto da tenere presente, soprattutto quando si parla di mete esotiche e lontane. La Thailandia, ad esempio, è uno dei luoghi più visitati del pianeta, per la bellezza delle spiagge, ma anche per i prezzi dei servizi relativamente bassi. Uno degli aspetti da tenere presente, prima di recarsi nel paese del Sudest asiatico è dell’assicurazione viaggi. Perché è utile stipularla? Quanto costa? In questa guida analizzeremo gli aspetti principali della polizza assicurativa che è possibile sottoscrivere per viaggiare nel paese asiatico con la massima tranquillità.
Assicurazione viaggi Thailandia: è necessaria?
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L’allerta terrorismo coinvolge sempre più paesi in giro per il mondo. La situazione è particolarmente tesa in diverse aree dell’Asia dove particolari condizioni geopolitiche spingono ad una certa cautela. Anche la Thailandia rappresenta un possibile obbiettivo dei terroristi pertanto l’attenzione rimane alta. Ma è l’aspetto della sanità a dover preoccupare maggiormente gli avventori.
Il paese asiatico, infatti, può essere molto pericoloso sotto questo aspetto. Il sistema sanitario si divide in due canali ben distinti: privato e pubblico. Solo nel primo caso le cure sono allo stesso livello degli standard occidentali e molti interventi e cure potrebbero non essere affatto garantite, pertanto è consigliabile stipulare un’assicurazione viaggi.
A sottolinearlo è anche il Ministero degli Affari Esteri che ribadisce come soprattutto nelle aree interne le cure potrebbero essere davvero scadenti. Insomma l’assicurazione viaggi Thailandia non è obbligatoria, ma caldamente consigliata dai vari tour operator e, come abbiamo visto, dalle stesse autorità, compresa la Farnesina. Si tratta di una situazione che per certi aspetti riguarda anche gli Usa, come abbiamo spiegato in questa guida.
Assicurazione viaggi in Thailandia: le coperture necessarie
Ma quali sono i pericoli di un soggiorno, anche breve, in Thailandia? Come descritto dalle varie agenzie specializzate nel settore delle assicurazioni, in Thailandia è facile imbattersi nella gastroenterite, per non parlare dei rischi relativi al clima. Il caldo nell’area può essere molto afoso e provocare insolazione e colpi di calore. Sottoscrivere un’assicurazione viaggi in Thailandia che copra gli effetti delle temperature alte, come anche le ustioni e la disidratazione è quindi essenziale.
Ricorrenti sono anche i problemi legati agli effetti spiacevoli dell’alimentazione. Gli standard igienici in Thailandia sono largamente inferiori ai nostri e, soprattutto chi consuma cibo di strada potrebbe facilmente incorrere in pericolose intossicazioni. Anche i parassiti rappresentano un pericolo costante, al pari di tutti i paesi del Sudest asiatico come l’India e la Cambogia. Insomma è importante che l‘assicurazione viaggi in Thailandia copra anche questo fondamentale aspetto.
Consigli utili
Come è facile comprendere, recarsi in Thailandia comporta rischi e responsabilità senza dubbio superiori rispetto alle mete europee o, in generale, dei paesi occidentali. Prima di partire è necessario valutare i vari consigli sanitari riportati sul portale del Ministero della Salute che potrebbero variare in base al periodo, ad eventuali emergenze periodiche o dal clima.
Ed è proprio il meteo a rappresentare uno degli aspetti a cui porre maggiore attenzione. Gli uragani colpiscono la regione periodicamente mentre il rischio sismico rende la regione tra le più pericolose al mondo. Si tratta di elementi da prendere in considerazione anche nella sottoscrizione di un’assicurazione viaggi per la Thailandia. In ogni caso, per evitare brutte sorprese, è sempre utile valutare i tanti siti specializzati nelle previsioni meteo o visitare la sezione apposita del Ministero degli Affari Esteri dedicata alla segnalazione dei fenomeni ciclonici.
In generale, prima di recarsi in Thailandia, è utile procedere ad una serie di commissioni. Uno dei primi adempimenti è di avvisare il proprio istituto di credito riguardo ai movimenti che saranno a breve realizzati sulla carta di credito o di debito che altrimenti potrebbero essere giudicati come ”sospetti”, ma soprattutto delle commissioni previste per i prelievi effettuati nel paese del Sudest asiatico.