Individuare la targa di un veicolo è indispensabile per risalire ai dati dell’automobilista e dell’auto stessa. Il codice identificazione accompagna l’intera esistenza dell’auto dalla realizzazione ai vari passaggi di proprietà che possono verificarsi negli anni, oltre alle informazioni sul proprietario. Insomma una sorta di carta d’identità che, per legge, deve caratterizzare tutti i veicoli a motore e circolanti sul territorio nazionale.
Proprio il codice alfanumerico delle targhe risulta particolarmente utile in caso di incidente, investimento o altri spiacevoli eventi che possono accadere in una strada pubblica. Scoprire la copertura assicurativa, il pagamento del bollo o altre importanti informazioni è possibile infatti, solo attraverso il controllo delle targhe.
Controllo delle targhe: quando è indispensabile
Indice dei contenuti
Può capitare proprio a tutti di incorrere in un piccolo o grande incidente automobilistico o, peggio ancora, di essere investiti da un cosiddetto pirata. In questo caso è indispensabile ricordarsi il codice di identificazione del veicolo. E’ molto comune, purtroppo, che in seguito ad una disavventura del genere l’automobilista colpevole invece di fermarsi ed accertarsi del danno, si allontani. Cosa fare dopo aver ripreso la targa?
Senza impegnarsi in inutili quanto pericolosi inseguimenti è possibile risalire al proprietario della vettura attraverso il controllo delle targhe e delle visure; un procedimento che è possibile effettuare su internet.
Come controllare effettuare il controllo delle targhe
Come accennato in precedenza è il web a fornire gli strumenti essenziali per risalire al proprietario dell’auto che ha provocato il sinistro. Ma quali sono i dati a cui può accedere un cittadino comune? I servizi online sono molti e differenziati. In linea di massima le informazioni che i vari portali possono mostrare, attraverso il controllo delle targhe, sono: la tipologia di veicolo, la regione, la potenza, il tipo di alimentazione, il numero di cavalli, la portata e la data nella quale è stata effettuata l’immatricolazione.
Nella colonna di destra appariranno, invece, la cilindrata, la Direttiva Euro, la presenza dell’alimentazione EcoDiesel, il numero di posti, il peso, la categoria e il codice d’uso. Insomma le informazioni essenziali, ma che consentono di verificare esclusivamente l’esistenza dell’auto e che, quindi, non si tratti di una targa fasulla. Il servizio appena descritto viene offerto dal sito Sevim.it a titolo gratuito. La versione a pagamento permette di accedere ai dati sulle precedenti intestazioni, sull’intestatario e la situazione giuridica e dell’ammontare del bollo. Nel sito del Ministero dell’Interno, nell’apposita area destinata al controllo delle targhe, l’utente può risalire alla lista dei veicoli rubati. Si tratta di una delle soluzione più utilizzate per la presenza, nell’archivio, di oltre tre milioni di auto sottratte dai malviventi negli ultimi anni nel nostro paese.
I metodi di controllo a pagamento
Come accennato in precedenza i servizi gratuiti consentono di realizzare uno screen sui dati che potremmo definire “di base” della vettura mentre, attraverso l’iscrizione ai portali appositi e il relativo pagamento, possono essere visionati ulteriori informazioni. Risalire al proprietario della vettura è uno dei servizi offerti, ad esempio, dal controllo della visura nelle liste del PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. E’ il sito dell‘Aci a consentire di effettuare un rapido controllo dei dati della macchina.
E’ indispensabile, però, inserire prima le proprie informazioni. Dopo questa fase indispensabile fase iniziale, l’utente verrà indirizzato alla lista del Pubblico Registro Automobilistico con tutte le auto circolanti nel nostro paese.
Si tratta, come accennato in precedenza, di un servizio che prevede un costo pari a 8,83 euro. Sei euro vengono corrisposti per il servizio di visura mentre i restanti 2,38 rientrano nelle “spese accessorie”. Con il controllo delle visure, al pari del settore immobili, è possibile anche rilevare la presenza di eventuali ipoteche o di provvedimenti di fermo amministrativo.
Può accadere, però, che nemmeno questa operazione sia sufficiente per risalire ai dati dell’automobilista. Si tratta dei casi in cui l’automobile è oggetto di un contratto di leasing o sia stata presa in noleggio. In questa particolare situazione, il programma mostrerà i dati della compagnia che offre il servizio.