Una delle formule assicurative più utilizzate al mondo, ma ancora poco diffusa in Italia, è la polizza Long Term Care. Si tratta di un prodotto con numerose caratteristiche in comune con le assicurazioni sulla vita ed allo stesso tempo con le polizze malattia. In pratica si tratta di un’assicurazione che viene stipulata per la perdita dell’autosufficienza, intesa come la capacità di effettuare le azioni di tutti i giorni ed indispensabili a svolgere una vita dignitosa ed indipendente.
Rientrano nella lista delle azioni di questo tipo il lavarsi, il nutrirsi a sufficienza, il muoversi nei vari ambienti della casa, comunicare con gli altri parlando ed ascoltando, lavarsi ed espletare le funzioni corporali in bagno. La mancanza di una delle suddette capacità rende il soggetto non autosufficiente. La perdita dell’autosufficienza può essere provocata da una patologia di grave entità o da un infortunio.
Perché sottoscrivere una polizza Long Term Care?
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Il continuo aumento della vita media e il contemporaneo abbassamento del tasso di natalità rende lo Stato sempre più incapace di far fronte alla mancanza di autosufficienza dei più anziani e non solo. E nel futuro la situazione potrebbe solo peggiorare. Insomma la perdita della capacità di provvedere al proprio sostentamento potrebbe essere sempre un problema davvero grave con il trascorrere degli anni, soprattutto per gli uomini e le donne che vivono soli.
Chi si prenderà cura di loro con l’avanzare dell’età e nel caso in cui si troveranno nell‘incapacità di muoversi a causa di una malattia o ad un incidente? Non essere in grado di effettuare tre o quattro azioni elencate in precedenza significa essere costretti a rivolgersi ad un aiuto esterno, con gli inevitabili costi del caso. La polizza Long Term Care interviene proprio in questa particolare condizione garantendo all’assicurato una qualità di vita adeguata.
Come funziona la polizza Long Term Care?
Con l’assicurazione Long Term Care, in pratica, la compagnia eroga una rendita vitalizia nel caso in cui l’assicurato si trovasse nella condizione di impossibilità di provvedere a sé stesso non riuscendo a svolgere tre o quattro delle azioni previste, per qualsiasi tipo di motivo. L’assicurazione, di solito, viene sottoscritta verso i 65 anni di età, sia con la formula a vita intera o con una copertura temporanea.
Nel primo caso avremo un premio più contenuto, soprattutto nel caso in cui il contratto venga stipulato in giovane età. La durata delle copertura è limitata nel tempo, magari per dieci anni. Il risarcimento della compagnia avverrà, naturalmente, solo per malattie ed infortuni che avvengano nel periodo definito nel contratto.
La formula a Vita Intera prevede, invece, un premio corrisposto fino ad una determinata età, di solito fino al compimento dell’ottantesimo anno, mentre la copertura sarà attiva per sempre.
La rendita
Una degli aspetti da prendere in considerazione, prima di sottoscrivere una polizza Long Term Care, è l’applicazione, da parte della compagnia, di un ”periodo di carenza”. Si tratta di un particolare lasso di tempo, immediatamente successivo alla stipula del contratto, durante il quale non potrà essere erogato alcun tipo di rendita. In questo modo le compagnie intendono tutelarsi da coloro che sottoscrivono la polizza già consapevoli di avere patologie invalidanti, per ottenere, quindi, una rendita assicurata.
Nel caso in cui l’evento si verifichi nel periodo successivo, in cui la copertura è attiva a tutti gli effetti, la compagnia effettuerà una serie di verifiche per appurare la reale mancanza di autosufficienza dell’assicurato attraverso una perizia medica.
E’ importante tenere presente, inoltre, che l’assicurazione Long Term Care risulta detraibile dal reddito per il 19% del premio e fino ad un importo massimo di 1.291,14 euro. Sulla rendita, invece, non è previsto alcun tipo tassazione essendo esente dall’IRPEF.