Uno degli aspetti più importanti nelle polizze assicurative è sicuramente il valore del bene che si intende assicurare. Si tratta di un fattore fondamentale, ma che, in alcuni casi, può non essere preso in considerazione per la valutazione del rimborso in caso di sinistro. E’ il caso del primo rischio assoluto. Si tratta di una formula che consente di assicurare una percentuale di un bene o di più beni oppure ricevere una somma superiore al valore dell’oggetto assicurato.
In questo modo non si incappa nella valutazione della regola proporzionale da parte della compagnia. Solo attraverso questa formula, inoltre, si è in grado di eliminare il rischio della cosiddetta sottoassicurazione, cioè di ricevere un importo inferiore rispetto al valore dell’oggetto su cui ricade la polizza.
Attraverso l’applicazione del primo rischio assoluto, la compagnia assicuratrice, nei fatti, rinuncia ad avvalersi delle indicazione dell’articolo 1907 del Codice Civile che prescrive che il rimborso sia calcolato sul valore del bene assicurato. Insomma il rimborso corrisposto dalla compagnia può risultare effettivamente superiore a quello del bene o, in case di porzioni di beni assicurate, largamente inferiore. Per questo motivo quasi sempre le polizze di questo tipo prevedono un costo che si differenzia notevolmente dalle classiche formule.
Quando viene sottoscritta una polizza a primo rischio assoluto?
Che sia una porzione o l’intero valore di un bene, è indispensabile tenere presente che, quando si applica questa formula, l‘importo del rimborso è indipendente dal costo dell’oggetto assicurato. Si tratta di una caratteristica che si presta a formule assicurative che possono essere contratte su immobili o negozi. Proprio il caso degli esercizi commerciali può essere particolarmente utile per comprendere l’utilità dell’assicurazione a primo rischio assoluto.
Può capitare che il proprietario di un negozio, ad esempio di elettrodomestici, possa decidere di proteggersi in caso di furto degli oggetti in vendita. Quanto sono le probabilità che i ladri riescano a rubare tutti i beni in vendita? Oggettivamente poche. In questo caso, quindi, il negoziante può decidere di sottoscrivere una polizza a primo rischio assoluto con una copertura in grado di garantire un rimborso parziale rispetto al reale valore di tutti gli oggetti in magazzino.
Nel caso in cui, sempre a titolo di esempio, il commerciante ritenga che solo i prodotti di dimensioni ridotte possano essere facilmente rubati, assicurerà solo quelli.
Anche la casa può essere oggetto di questa particolare polizza. Nel caso di un’assicurazione per l’incendio dell’immobile, il proprietario può ritenere di aver bisogno, ad esempio, di soli 100mila euro per rimetterla in sesto, magari per la disponibilità di sufficienti risorse economiche, perciò sottoscriverà l’assicurazione esclusivamente su quella cifra.
Quando conviene sottoscrivere un’assicurazione e primo rischio assoluto?
Come abbiamo visto la convenienza, o meno, di questa particolare formula assicurativa sta nelle esigenze, ma soprattutto nella possibilità economica del cliente di ripagare una parte del danno di un bene con le proprie tasche. In linea generale possiamo affermare come, per quanto riguarda l’incendio della propria casa, la formula del valore intero sia più indicata visto che si tratta di una calamità in grado di distruggere facilmente tutti i beni presenti in un immobile.
Un discorso differente, invece, riguarda l’aspetto dei furti. L’azione del ladri, per fortuna, non comporta quasi mai la perdita di tutte i propri averi perciò scegliere la formula del primo rischio assoluto è, in questo caso, più conveniente; confidando, però, nella buona sorte. Ed è proprio per proteggersi dall’azione dei ladri che le polizze assicurative per il primo rischio assoluto vengono sottoscritte con maggiore frequenza.
Non mancano, però, i contratti che proteggono dagli eventi sismici o dalle calamità naturali (leggi la nostra guida sulle assicurazioni sulla casa). Sottoscrivere una polizza del genere, in questi casi, può essere particolarmente indicato per proteggere una parte del valore dell’immobile o degli oggetti all’interno. Analizzando informazioni necessarie come il tipo di terreno su cui è stato realizzato l’immobile o più semplicemente il rischio sismico ed idrogeologico, è possibile valutare la sottoscrizione di una polizza in grado di coprire una parte del valore.