Sono tanti gli italiani che si trovano nelle condizioni di aver bisogno di un po’ di liquidità, soprattutto da qualche anno a questa parte. La crisi finanziaria e la situazione di emergenza sanitaria non hanno fatto altro che accentuare questa situazione, che ha comportato una evidente riduzione della capacità di spesa di parecchie famiglie. In tutta la UE, solo in Grecia e a Cipro le famiglie hanno dovuto fare i conti con una perdita del potere di acquisto più elevata di quella che è stata riscontrata nel nostro Paese.
Il bisogno di liquidità aggiuntiva
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Nel momento in cui ci si trova nelle condizioni di aver bisogno di liquidità supplementare, sono varie le opzioni che possono essere prese in considerazione, dalla carta di credito al prestito personale, passando per il mutuo e la linea di credito. Si tratta di possibilità alternative le une rispetto alle altre, ciascuna delle quali caratterizzata da specifiche peculiarità, grazie a cui le esigenze di tutti possono essere assecondate. Il fido, noto anche come linea di credito, è una soluzione ideale se si ricerca una gestione un po’ più elastica e flessibile del proprio conto corrente. Infatti quasi tutti gli istituti di credito, a parte poche eccezioni, mettono a disposizione tale agevolazione per una somma che non è mai superiore a una mensilità percepita. Per di più i costi di gestione non sono molto convenienti.
Il mutuo
Il mutuo è uno strumento a cui si deve fare riferimento quando si ha bisogno di un importo piuttosto consistente. In questo caso l’istituto di credito o la finanziaria a cui ci si rivolge reclamano a garanzia del prestito che viene concesso l’iscrizione di una ipoteca. Come si sa la maggior parte dei mutui è correlata all’acquisto di un immobile, su cui la banca – appunto – iscrive una ipoteca. Ecco perché il mutuo è una soluzione da non prendere in considerazione quando si ha bisogno di un importo non troppo elevato, anche a causa delle numerose spese accessorie correlate; per esempio i costi relativi all’istruttoria della pratica, ma anche la parcella che spetta al notaio per la redazione dell’atto notarile.
Quale importo deve essere richiesto
Quasi tutti i consumatori, pertanto, preferiscono evitare sia il fido che il mutuo per puntare sulla carta di credito o sul prestito personale. Si tratta, a ben vedere, di due opzioni che c’entrano poco l’una con l’altra, e che però soddisfano le necessità degli utenti. Prima di tutto, però, è bene essere consapevoli dell’entità della somma di cui si ha bisogno. Qualora si tratti di un importo non eccessivo, pari a poche migliaia di euro, il ricorso a una carta di credito è un’ipotesi da prendere in considerazione. Bisogna essere cauti, però, perché non tutte le carte di credito offrono la possibilità di rateizzare le operazioni che vengono eseguite mese dopo mese.
La carta di credito
Se si decide di puntare su una carta di credito, il consiglio è di privilegiare una carta revolving, la quale di default garantisce il frazionamento delle rate su base mensile. Ci sono, poi, le carte di credito tradizionali, che attraverso una funzione specifica consentono di abilitare il pagamento a rate al posto del pagamento a saldo in un giorno specifico del mese seguente. In linea di massima la convenienza maggiore viene garantita dalle carte di credito tradizionali. Sono poche le società emittenti che applicano un tasso di interesse, mentre quasi sempre si prevede unicamente un costo fisso che viene applicato per attivare il servizio, il che comporta dal punto di vista degli utenti un consistente risparmio per ciò che concerne le commissioni. Attenzione, però, perché la fruizione della carta di credito comporta il rispetto di un plafond di spesa mensile. Insomma, a volte neppure la carta di credito è così vantaggiosa come si potrebbe pensare, e in tal caso non si può far altro che rivolgersi a un prestito personale. Segui il link verso www.comeottenereunprestito.it per scoprire dove è più conveniente richiedere un prestito personale: verificherai le condizioni migliori per te e la tua famiglia.