Codice OTP: il sistema di sicurezza per gli acquisti e i pagamenti su internet

Garantire la sicurezza delle transazioni online è da sempre uno degli obiettivi principali per gli operatori economici. Quello della protezione dei dati da truffe e frodi è, quindi, un settore in continua evoluzione ed al passo con i nuovi sistemi di acceso che prevedono l’inserimento di dati sensibili.

I codici di sicurezza, oggi, accompagnano le carte di credito come i conti correnti fino alle procedure di acquisti online. Uno dei sistemi di sicurezza più utilizzato, negli ultimi anni per una grande quantità di servizi di pagamento e bancari, è il Codice OTP. Di cosa si tratta?

Codice OTP, le caratteristiche

Come detto questa particolare serie alfanumerica si adatta sia alle carte di credito che alla gestione dei conti online attraverso il servizio di home banking. Insomma uno strumento adatto a diversi prodotti. Si tratta, in pratica, di un codice che viene prodotto mediante un algoritmo: un programma in grado di creare una serie di numeri assolutamente unica e causale ed inviata all’utente prima di determinate operazioni “a rischio”. 

Il codice viene comunicato dal programma attraverso un messaggio di posta elettronica o con una semplice mail. Insomma un sistema particolare e che si discosta molto dalle password usa e getta prodotta dal sistema di sicurezza 3D Secure utilizzato per i prodotti del circuito di Visa e MasterCard.

Le sicurezza del Codice OTP, per la sua generazione del tutto causale da parte di un programma automatico, rende il sistema molto più sicuro rispetto ai classici metodi di controllo. L’acronimo OTP, infatti, indica l’espressione inglese One Time Password: un codice che viene prodotto per una sola volta. Si tratta di un sistema di sicurezza tra i più adottati dai gruppi bancari come la Bnl, CheBanca o la Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

Come ottenere il codice

La semplicità di utilizzo e di attivazione è un altro importante punto di forza di questo determinato sistema di sicurezza. In pratica basta registrarsi al servizio sul sito del proprio istituto di credito ed attendere l’attivazione. E’ possibile, inoltre, anche usare la funzione sul proprio smartphone scaricando l’applicazione oppure attraverso l’invio degli SMS.

L’avviso attraverso le mail, invece, viene utilizzato per le operazioni riguardo la conferma di adesioni a particolari promozioni o ai contratti; insomma una funzione adatta per un tipo di documentazione di maggiore rilievo.

Codice OTP per la Paypal: come attivarlo?

La Paypal è senza dubbio uno dei servizi di pagamento online più utilizzati e che, da tempo, ha aderito al servizio di sicurezza del codice OTP. L’attivazione è, anche in questo caso, molto semplice ed avviene esclusivamente sul sito di Paypal. Dopo aver effettuato l’accesso nel proprio account, è necessario recarsi nella voce “Impostazione” e poi “Recapiti”.

Nell’area a destra della pagina che si aprirà una voce indicante “Codice OTP per Cellulare” inserendo il proprio recapito telefonico. L’attivazione del servizio consentirà di ricevere un SMS prima di ogni transazione.

Quanto è affidabile il Codice OTP?

Come tutti i sistemi di sicurezza per le transazioni su internet che si basano sulla generazione di un codice istantaneo, l’OTP rappresenta un fattore di sicurezza importante. Il fatto che la serie numerica venga generata da un software e, che abbia una validità ridotta a pochi secondi, rappresenta un elemento di sicurezza totale.

Ogni codice generato deve essere utilizzato praticamente subito; dopo la scadenza il sistema ne produrrà un altro, anch’esso dalla validità limitatissima. Anche l’OTP  usa e getta rappresenta un valido alleato per le proprie transazioni online. In questo caso la validità è stabilita solo per un accesso; in seguito l’utente dovrà richiederne un altro e così ad oltranza.

Un minimo di attenzione in più va riservato, invece, per gli avvisi ricevuti attraverso una mail. In questo caso è importante accertarsi che non si tratti di tentativi di phishing o truffe. E’ indispensabile evitare di comunicare i propri dati di accesso attraverso questo strumento visto che molto difficilmente le banche utilizzano le mail per le comunicazioni riguardo i dati di accesso negli account degli utenti.

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