Lo sviluppo sempre maggiore degli acquisti online ha portato ad una crescita dei metodi di pagamento su internet. E’ il caso di Paypal, uno dei servizi più diffusi al mondo. Chiunque può effettuare delle transazioni attraverso questo particolare strumento, senza la necessità di fornire particolari informazioni come codice di carta di credito o le coordinate bancarie. L’utilizzo è, quindi, molto semplice. Ma quanto costa?
Commissioni Paypal: i costi applicati sui pagamenti
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E’ uno dei punti di forza del servizio. Realizzare un pagamento attraverso Paypal è completamente gratuito se effettuato nell’area Euro. Cambiano le cose se usciamo dal Mercato Unico. In questo caso le commissioni Paypal ammontano ad una percentuale che va dallo 0,4 all’1,8%, nel caso in cui si versi la somma su un altro conto Paypal.
Come abbiamo potuto intuire cambiano le condizioni per i trasferimenti realizzati tra due conti Paypal rispetto a transazioni verso conti correnti di altra natura. Nel caso in cui il trasferimento di denaro avviene con una carta collegata al servizio, il costo ammonta a 0,35 centesimi, costo a cui si aggiunge una commissione calcolata sull’ammontare della transazione pari al 3,4%.
Nel caso in cui il pagamento viene effettuato con una carta di credito, al di fuori dell’Unione Europea, le commissioni di Paypal sono fissate ad una percentuale del 5,2% della somma, a cui si aggiunge la quota fissa di trentacinque centesimi. Il trasferimento di denaro tra l’account di Paypal e il proprio conto corrente non prevede costi.
Quanto costa ricevere denaro con Paypal?
Non solo pagamenti, Paypal rappresenta anche un valido strumento per ricevere somme di denaro. Anche in questo caso l’operazione è particolarmente semplice. Basta comunicare all’altro soggetto il proprio indirizzo per portare a termine l’operazione in pochi istanti. Appena il versamento viene portato a termine, giungerà un messaggio di posta elettronica che comunicherà l’avvenuta operazione.
Nel caso in cui l’iscritto intenda richiedere il pagamento di una certa somma, sarà sufficiente cliccare sulla voce “Richiedere denaro” dopo aver digitato sull’opzione “Invia e richiedi” sulla pagina web di Paypal. Il sito richiederà di digitare l’indirizzo mail della persona a cui indirizzare la richiesta. Subito dopo verrà inviato un sollecito all’altro soggetto che verrà avvisato anche attraverso l’invio di una mail.
Per quanto riguarda le commissioni Paypal applicate sui pagamenti ricevuti, in caso di vendita di beni o servizi, ammontano ad un massimo del 3,4% a cui si aggiunge la quota fissa di trentacinque centesimi per la zona Euro mentre, per il resto del mondo, l’importo da pagare dipende dagli accordi di Paypal con la nazione di riferimento.
Insomma Paypal rappresenta un metodo poco costoso e relativamente semplice per ricevere ed effettuare pagamenti. Basta indicare l’indirizzo del soggetto a cui si intende inviare o ricevere il denaro, pagando la relativa commissione. Ma un sistema che necessita di così poche informazioni, non potrebbe essere, di conseguenza, anche insicuro?
La sicurezza delle transazioni su Paypal
L’aspetto della sicurezza è senza dubbio tra i più importanti quando si parla di significative somme di denaro. Un’apposita guida, sul sito ufficiale, consente di evitare di incappare in truffe. E’ l’indirizzo degli iscritti a consentire di scoprire possibili tentativi di phishing. Ogni contatto deve avere necessariamente la scritta paypal.com al margine dell’indirizzo e subito dopo la chiocciola.
Durante le operazioni di acquisto o vendita possono essere tanti i segnali che ci fanno capire di un tentativo di truffa. La richiesta di pagamenti solo in una determinata valuta o di invio della merce, oppure dei soldi, in paesi diversi dal destinatario e la richiesta di invio dei codici di una carta di credito o della stessa prepagata di Paypal, per limitazioni del conto Paypal, rappresentano i fattori che devono far desistere dall’effettuare un acquisto.
Anche l’invio di un prodotto, da parte di un’attività commerciale, che non corrisponde alle caratteristiche previste, può essere oggetto di rimborso. Si tratta di una delle voci riportate nel regolamento del sito. Una specifica tutela ricade anche sul soggetto che riceve pagamenti da utenti oggetto di attacchi hacker.