I servizi di pagamento online rappresentano la nuova frontiera degli acquisti. Non si contano i negozi che offrono il servizio di acquisto e pagamento su internet pagando grazie a pochi e semplici click. Da Paypal passando per Stripe, e piattaforme che consentono di accedere ad un servizio sicuro e veloce, per effettuare le transazioni online sono davvero tante.
In un mercato così in espansione non potevano mancare i colossi del mondo della telefonia. E’ il caso di Apple che ha reso disponibile, dopo diversi mesi, il servizio di Apple Pay anche in Italia. Si tratta di una funzione che consente agli utenti di pagare attraverso l’utilizzo dello smartphone che si sostituisce ad una classica carta ricaricabile. Ma di cosa di tratta con precisione?
Apple Pay: cos’è e come funziona
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Che oggi gli smartphone siano in grado di realizzare delle funzioni fino a pochi anni fa inimmaginabili è risaputo, ma che fossero anche capaci di sostituirsi ai classici sistemi di pagamento rappresenta davvero una sorpresa per molti. Creato e lanciato nel 2014 negli Usa, Apple Pay permette di trasformare il proprio device in un utile sistema di pagamento.
Per accedere a questo strumento è necessario avere una carta di credito o di debito (quali sono le differenze? Leggilo qui) associabile all’applicazione e, naturalmente, uno smartphone con il sistema operativo della mela morsicata. Il sistema di pagamento di Apple può essere accettato da tutti i negozi dotati di Pos con un apposito chip di NFC Near Field Communication.
Si tratta di un sistema di comunicazione a corto raggio in grado di emettere un raggio radio che viene identificato attraverso l’avvicinamento del dispositivo al lettore, senza alcun tipo di contatto. Naturalmente Apple Pay può essere utilizzata anche per i pagamenti online e sui siti web, ma solo se dotati del browser Safari.
Come attivare Apple Pay
Non esiste una vera e propria applicazione dedicata al pagamento, ma basta scaricare Wallett per accedere al servizio. Appena effettuato l’accesso all’app si visualizzerà un messaggio che inviterà l’utente a configurare il servizio.
Cliccando sulla vota ”Aggiungi carta di credito o carta di debito” si proseguirà nell’installazione dell’applicazione inquadrando la propria carta con l’iPhone. A questo punto l’applicazione sarà in grado di riconoscere tutti i dati dell’utilizzatore, ovvero il numero di telefono, la data di scadenza e le informazioni dell’intestatario collegando la card al servizio.
Come si utilizza?
Come detto in precedenza basterà poggiare il proprio iPhone al Pos per pagare quanto dovuto, in pochi istanti. Sarà il dispositivo ad identificare i dati dell’utente prelevando la somma destinata all’acquisto. Insomma le funzioni di Apple Pay sono le stesse di una carta di credito dotata della funzione Contactless.
Per pagare è necessario premere con il dito sul touch Id così da permettere all’applicazione di identificare, attraverso le impronte digitali, i dati dell’utilizzatore ed autorizzare il pagamento. L’intera operazione sarà realizzabile in pochi istanti.
Quali smartphone sono compatibili con Apple Pay?
Naturalmente solo gli iPhone possono essere utilizzati per accedere al servizio di pagamento di Apple Pay, ma non tutti. Solo i modelli ”più recenti” supportano la funzione, ovvero dagli iPhone 6 in avanti oltre agli Apple Watch, cioè gli innovativi orologi iper tecnologici del colosso di Cupertino ed i Mac.
Tra gli smartphone anche l’iPhone SE supporta l’app come anche gli iPad di quinta generazione, gli iPad Pro 12.9”, iPad 9,7”, iPad Air 2, iPad Mini 4 e l’iPad Mini 3. Per i Mac, invece, la lista si compone del Mac Book Pro con Touch ID o un qualsiasi Mac realizzato dal 2012 in poi con un iPhone ed Apple Watch, entrambi compatibili con Apple Pay. Anche le catene di distribuzione che accettano Apple Pay sono tante ed in continuo aumento.