La Postepay, la carta ricaricabile di Poste Italiane, è una delle card più diffuse in Italia. La facilità di utilizzo e la semplicità con cui è possibile realizzare degli acquisti online, rappresentano i punti di forza della carta. La possibilità di realizzare sempre nuove ricariche consente, inoltre, un utilizzo prolungato nel tempo. Ma un limite temporale, imposto ad ogni card, non può essere ignorato: la data di scadenza.
Possedere una carta prepagata Postepay scaduta è una condizione molto comune e conoscere gli adempimenti previsti per il rinnovo è essenziale per usufruire ulteriormente del servizio. Ma come l’utente può accorgersi dell’arrivo della scadenza della carta?
La data di scadenza della ricaricabile è riportata sul parte anteriore della card. Al pari dei prodotti di consumo, anche la Postepay riporta il giorno, il mese e l’anno oltre la quale non può essere ulteriormente usata.
Rinnovo Carta Postepay: ecco come procedere
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Un apposito numero verde 800.00.33.22, messo a disposizione da Poste Italiane, consente di avviare le procedure di rinnovo. L’intero processo può essere compiuto senza recarsi nell’ufficio postale. Alla richiesta si attiva la consegna della Carta Postepay direttamente al domicilio del richiedente.
Alla telefonata risponderà inizialmente una voce registrata che fornirà tutte le informazioni per adempiere al rinnovo della carta. È indispensabile che, in questa fase, l’utente adempia ai vari passaggi digitando, di volta in volta, i codici indicati dalla voce.
Per accedere alla richiesta il primo passaggio da realizzare è di comunicare quattro volte 1 (1111). A questo punto la voce richiederà il codice di sedici cifre della carta Postepay ormai scaduta (Postepay Revolution? Leggi la recensione). Subito dopo la procedura prevede di indicare l’anno di nascita del titolare e la digitazione di due volte 1.
L’operatore di Poste Italiane chiederà i vari dati riguardo la carta come il codice e la data di scadenza oltre al nome, il cognome e l’indirizzo della residenza. A questo punto, conclusa l‘operazione telefonica, la carta arriverà a casa dopo venti giorni dalla richiesta, insieme al nuovo codice PIN.
L’utente, ottenuta la carta direttamente a domicilio, deve ricontattare il servizio clienti di Poste Italiane, concludendo l’operazione.
Durante quest’ultima telefonata, prima del rinnovo, l’operatore chiederà il codice della card scaduta, la data di nascita del titolare, il numero della nuova Postepay da attivare. I passaggi sono seguiti dalla richiesta di accettazione delle condizioni contrattuali, indicata con l’1 e la conferma del rinnovo digitando nuovamente il tasto 1. Si tratta dell’ultima fase del rinnovo della Carta Postepay dopo la quale il dispositivo può essere utilizzato, fino alla prossima data di scadenza.
Quando si può realizzare il rinnovo della Carta Postepay?
Il rinnovo può essere attivato fino ad un periodo di due mesi precedenti o 18 successivi all’effettiva scadenza riportata sulla scheda. Nel caso in cui l’utente abbia ancora un credito residuo sulla carta, la somma verrà trasferita sulla nuova card attivata con il rinnovo. Sia la procedura di rinnovo che, il trasferimento del credito, non prevedono costi per il cliente.
È indispensabile tenere presente che, con la consegna della carta a domicilio, non si conclude il procedimento; è necessario, come detto, ricontattare il numero verde per procedere all’attivazione ed alla comunicazione del codice della vecchia carta prepagata che, quindi, dovrà essere necessariamente conservata a casa.
Carta Postepay: conviene il rinnovo?
Il settore della carte prepagate è sempre più ampio con soluzioni costantemente adeguate con le nuove esigenze del mercato.
Poste Italiane, inoltre, è uno degli istituti di credito in grado di garantire un più alto livello di sicurezza riscuotendo tradizionalmente una notevole fiducia nei consumatori. Il sempre maggiore ricorso ai servizi di investimento, come il libretto postale, ne è la prova più chiara. La carta Postepay, inoltre, è in grado di garantire un margine di servizi ed interessi molto convenienti rispetto alla concorrenza.
I costi applicati, per le operazioni, sono di un euro per le ricariche effettuate negli uffici postali e di due euro se realizzate attraverso le ricevitorie Sisal. Sale ulteriormente il costo per gli sportelli ATM con una commissione che, in questo caso, è di tre euro.