Possono essere davvero tante le motivazioni che spingono un cliente a chiudere un conto corrente. Dai costi applicati dalla banca alla lontananza dello sportello in cui andare a prelevare fino all’insufficienza dei servizi online. In questa guida ci soffermeremo su come effettuare la chiusura di un conto corrente, sui passaggi necessari e le tempistiche che, di solito, bisogna attendere per effettuare l’intero iter.
La procedura per chiudere un conto corrente
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La chiusura di un conto corrente può essere effettuata in qualsiasi momento, magari richiedendo l’apertura di un nuovo conto alla banca stessa. Si tratta di una procedura molto comune, soprattutto per i ”vecchi clienti” che magari hanno sottoscritto un prodotto obsoleto ed ormai fuori mercato.
In questo caso il tutto avviene con il passaggio del denaro dal vecchio al nuovo conto. Chi decide di effettuare una chiusura definitiva, invece, deve innanzitutto chiudere le varie operazioni attive sul conto come gli assegni, l’addebito delle bollette, il versamento automatico degli assegni e molto altro. Il trasferimento delle domiciliazioni avviene, di solito, in pochi giorni e senza alcun tipo di costo per l’utente.
Per le banche online è necessario effettuare un passaggio ulteriore. Si tratta dell’invio di una raccomandata all’istituto di credito con la richiesta di chiusura. La missiva dovrà essere correlata dai dati del conto corrente che si sta per chiudere, come il codice ed, eventualmente, il numero del nuovo conto su cui verrà accreditata la somma.
La chiusura del conto prevede la consegna delle carte di credito e di debito da parte del cliente, del Bancomat, del libretto degli assegni e, nel caso, di eventuali conto titoli associato al conto corrente.
Naturalmente la chiusura del conto prevede la possibilità di prelevare la somma depositata, importo che sarà consegnato al titolare del vecchio conto, attraverso un assegno.
I trasferimento del denaro su un nuovo conto, in un nuovo istituto di credito, prevede la necessità di compilare i relativi moduli. In questo caso sarà la banca ad occuparsi di chiedere la chiusura del conto precedente effettuando l’accredito delle somme e trasferendo l’eventuale conto titoli.
I costi della chiusura conto
Anche nel campo dei conti correnti gli effetti del Decreto Bersani sono stati evidenti. Dal 2006, infatti, la Legge prevede espressamente che la chiusura dei conti non comporti alcun tipo di costo per i clienti.
Solo i costi per la gestione del conto possono essere addebitati dalla banca in fase di chiusura. Si tratta del canone periodico, dell’imposta di bollo ed eventuali passivi; balzelli esplicitamente previsti nella sottoscrizione del contratto con cui si è aperti il conto.
I tempi di chiusura
Quanto bisogna aspettare per chiudere il conto corrente? Di solito devono trascorrere tra i sei ed i quindici giorni lavorativi per porre fine alla procedura. Si tratta di tempistiche destinate a crescere in caso di disattivazione delle carte di credito e del conto titoli, se presenti.
In ogni caso dal marzo del 2015 la direttiva europea ha previsto un periodo massimo di dodici giorni per effettuare la portabilità. In caso di eccessiva durata della procedura, la banca può incorrere in una sanzione compresa tra i 5.160 ed i 64.555 euro se il cliente presenta una richiesta di risarcimento del danno.
Chiusura del conto corrente cointestato
La chiusura di un conto corrente cointestato può essere effettuata attraverso l’autorizzazione di uno solo degli intestatari.
La procedura può essere attivata anche senza che i due cointestatari siano in accordo l’uno con l’altro, a solo per i conti correnti cointestati con firma disgiunta.
Per la chiusura del conto con firma congiunta, invece, è indispensabile che entrambi i soggetti titolari effettuino richiesta esplicita all’istituto di credito indicando chiaramente la volontà di chiusura del conto.