L’assegno bancario o l’assegno circolare è un titolo di credito messo a disposizione ad un soggetto titolare di un conto corrente. Attraverso questo strumento il cliente ordina alla banca di versare una determinata somma ad un’altra persona, il portatore, come specificato sull’assegno. Nel nostro paese l’assegno bancario è regolato da una norma risalente al 1933 con il regio decreto numero 1736. Oggi l’assegno è uno strumento molto comune, anche se i passaggi necessari per la compilazione non sono noti a tutti.
La caratteristiche dell’assegno bancario
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Un quesito comune, soprattutto per chi è alla prese, per la prima volta, con questo particolare titolo di credito. E’ in indispensabile tenere presente, inoltre, che le tipologie di assegno sono essenzialmente due: trasferibile e non trasferibile. Quali sono le differenze tra questi due strumenti? Negli assegni trasferibili il beneficiario può cedere a terzi il titolo attraverso la cosiddetta girata mentre nel secondo caso l’operazione è del tutto impossibile: insomma solo il soggetto “beneficiario” è in grado di riscuotere la somma.
Un altro aspetto da tenere presente, prima della compilazione dell’assegno, è di non emettere un titolo a “vuoto”, cioè con un importo maggiore rispetto alla somma presente sul conto corrente. Si tratta di un illecito amministrativo che prevede una sanzione pecuniaria e l’avvio di una procedura di protesto. In questo caso scatta, inoltre, la segnalazione nella lista del CRIF con la perdita della reputazione creditizia. Le conseguenze degli assegni protestati sono riportati in questa apposita guida. Insomma elementi da conoscere prima della sottoscrizione del titolo di credito. Ma come si compila un assegno?
Compilazione dell’assegno bancario, i passaggi necessari
E’ il luogo a rappresentare la prima indicazione da inserire nell’assegno. Si tratta della prima informazione che deve essere riportata in alto a sinistra nella prima riga, al fianco dello spazio in cui compilare la data. Nel caso in cui il luogo sia l’indirizzo della banca, avremo un assegno emesso “su piazza“. Nel caso in cui il luogo di emissione e l’ubicazione della banca non corrispondano, si ha un assegno “fuori piazza”.
Come detto è la data a rappresentare la seconda informazione, in alto al centro, da indicare. Il giorno, in questo caso, è quello in cui avviene l’emissione. Si tratta di un’indicazione fondamentale visto che l’assegno va versato entro un limite di otto giorni, se “in piazza” e quindici se “fuori piazza”. E’ importante tenere presente che la normativa vieta l’emissione di assegni post datati cioè con un’indicazione di una data successiva all’emissione.
Il passaggio successivo, fondamentale per imparare come compilare un assegno correttamente, è l’importo in cifre. Si tratta di un passaggio importante a cui porre particolare attenzione. Oltre all’importo vanno indicati i decimali, anche se pari a zero, con l’indicazione di due cifre. In sostanza, nel caso in cui l’importo dell‘assegno sia 600 euro, sarà obbligatorio indicare 600,00. L’ammontare previsto nell’assegno va scritto anche in lettere. In questo caso è utile segnare una barra tra l’importo in euro e i decimali.
Scorrendo il titolo di credito possiamo notare una linea preceduta dalla lettera “a”. Si tratta, in questo caso, dell‘indicazione del beneficiario cioè il soggetto a cui va versata la somma indicata nell’assegno. In questo caso è indispensabile tenere presente che, in caso di non trasferibilità dell’assegno, potrà essere solo questo soggetto a poter ricevere la somma.
Come compilare l’assegno in caso di “girata”
Un passaggio ulteriore deve essere effettuato in caso di “girata“. Negli assegni trasferibili è indispensabile che colui che riceve l’assegno firmi sul retro del titolo di credito, nell’apposito spazio. Nel caso di ulteriori passaggi, va apposta un’altra firma, sempre sul retro dell’assegno. Ma cosa comporta l’operazione di girata di un assegno?
Con il termine girata si intende la procedura attraverso il quale un soggetto, detto girante, trasferisce ad un’altra persona il titolo di credito che può essere rappresentato anche da una cambiale. La girata dell’assegno si divide in due categorie: la girata piena o girata in bianco. Nel primo caso viene indicato, sul titolo di credito, oltre alla firma, anche il destinatario della somma, nell’altro caso non vengono indicate ulteriori informazioni.