Il conto corrente dedicato nasce dalla necessità di maggiore trasparenza e tracciabilità del denaro in entrata e in uscita, strumento fondamentale per la lotta alla Mafia. Necessario soprattutto alle aziende che svolgono gare di appalto pubbliche. Ma vediamo in dettaglio cos’è.
Il conto corrente dedicato è stato fortemente voluto dall’ordinamento italiano ed entrato in vigore con la L 136/2010. Non è altro che un conto da aprire in banca ( nonché alle Poste italiane) utile alle aziende e imprese che partecipano ad appalti pubblici e gare. Nulla lo distingue dai soliti conti correnti a cui siamo abituati, ma si riferisce esclusivamente alla gestione delle somme di denaro in entrata e in uscita analizzati dell’antimafia ai sensi della norma antiriciclaggio.
Lo scopo del conto dedicato è quello di non inciampare in soldi da riciclare, attraverso la tracciabilità dei rapporti finanziari intercorrenti tra imprese e pubblica amministrazione.
Una prima dosa da sapere è che il conto dedicato può essere aperto “alla classica maniera” solo che il suo utilizzo è vincolato alla gestione di entrare e uscite che si effettuano con la partecipazione agli appalti pubblici.
Conto dedicato: le caratteristiche
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In passato, il conto dedicato era doveroso da avere in caso di appalti per un semplicissimo motivo: l’Italia viveva dei problemi finanziari dovuti alla circolazione del denaro nero. Per questa serie di motivi i soldi che circolavamo tra pubblico e privato devono essere quanto più tracciabili e trasparenti possibili agli occhi dello Stato.
I controlli messi in atto dall’ordinamento italiano sono ferrei e severi, dal momento che ogni somma di denaro può essere utilizzata solo per il progetto che viene posto in essere, usando sia bonifici bancari, sia assegni circolari non trasferibili.
Conto corrente dedicato: quali sono i Vantaggi
Oggi invece le cose sono cambiate dato che il conto dedicato non è più uno strumento obbligatorio di cui essere possessori. Sorge dunque spontaneo domandarsi se, pur non essendo vincolante, conviene o no averne uno. Secondo i parei comuni, pur non essendo più doveroso averlo, il conto corrente dedicato si appresta ad essere uno strumento ottimale che apporta non pochi vantaggi alla ditta che se ne appropria.
Uno dei primi vantaggi, per esempio, fa riferimento alla gestione dei flussi finanziari, che tendono a migliorare la gestione delle finanze economiche, cosa molto importante per un’impresa. Quindi se si ha la capacità di gestire i soldi in entrata e uscita, il conto diventa una delle migliori soluzioni alla quale affidarsi.
Tale metodo consente a chi ha il conto dedicato di capire come va tenuto e conservato il capitale senza commettere errori e se qualora fosse necessario, eventualmente di aggiungere denaro. Il correntista sarà dunque aiutato a comprendere quando è il momento di intervenire, e soprattutto che i soldi sul conto non vanno utilizzati e confusi con spese e guadagni personali.
Qualche ultimo consiglio sul conto corrente dedicato
Altro requisito di fondamentale importanza è l’agevolazione sul controllo fiscale. Questo tipo di conto permette di tenere l’indice di ogni processo fatto sul conto, dalle spese commesse agli introiti ricevuti.
Al di là di ciò poi, si possono controllare ad hoc tutte le fatture, mantenendo traccia dei dati inerenti a quello specifico conto, senza confonderlo con quello personale. Detto in altri termini non ci saranno le classiche voci di un conto tradizionale come spesa per acquisto, spesa alimentare, bollette domestiche.
Usando solo un conto per la propria attività lavorativa sarà dimostrato all’Agenzia delle Entrate tutto l’elenco dei dati d’incasso, a partire dai pagamenti e versamenti a finire sugli accrediti. Questo è utile per non ritrovarsi con incassi non dovuti o con pagamenti ai fornitori non fatturati.
Infine si avrà un quadro generale alla fine del mese con i soldi che sono stati guadagnati e con quelli che ancora si potrebbero guadagnare. Questo perché con un conto dedicato avremo davanti agli occhi quanta liquidità occorre per mandare avanti l’attività.