Una delle voci che compone l’estratto conto del conto corrente è il saldo contabile. Si tratta di un elemento di fondamentale importanza per valutare la somma che si ha sul proprio conto corrente. In realtà le voci che, nella terminologia bancaria, definiscono la somma disponibile sono essenzialmente tre: il saldo contabile, il saldo disponibile ed il saldo liquido.
Sono fattori che, specie in un conto corrente capiente, non hanno particolare peso, perciò può capitare di tralasciarli, ma in altri casi possono essere determinanti prima di affrontare una particolare spesa. Ma cosa si intende con saldo contabile?
Saldo contabile, le caratteristiche
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Nella maggior parte dei casi, al margine dell’estratto conto, troviamo due voci indicanti un determinato importo: il saldo contabile ed il saldo disponibile. Nel primo caso si tratta di un valore che indica il risultato di una semplice operazione algebrica tra tutti i movimenti realizzati sul conto.
In sostanza siamo di fronte ad una voce che prende in considerazione la somma iniziale, presente, a cui vengono detratti i prelievi, i pagamenti o aggiunti i bonifici; insomma le entrate e le uscite che hanno caratterizzato il conto corrente in un determinato periodo preso in esame.
E’ importante tenere presente che il saldo contabile tiene conto delle sole operazioni contabilizzate, aspetto non valutato, invece, per un’altra elemento riportato sull’estratto conto bancario: il saldo disponibile. Può accadere, quindi che le due voci siano diverse.
Le differenze
Perché il saldo contabile di un estratto conto può essere differente dal saldo disponibile? Si tratta di un’evenienza comune e che disorienta non poco gli utenti abituati ad una lettura superficiale dell’estratto conto e delle relative voci. Se, come detto, il saldo contabile prende in considerazione le sole voci di entrata ed uscita contabilizzate, quello disponibile valuta praticamente tutto.
Possono essere presenti, in pratica, voci di spesa, realizzate molto recentemente, che non sono state ancora contabilizzate. In questo caso il saldo disponibile sarà inferiore rispetto al contabile. Il saldo disponibile prende in considerazione, quindi, i soldi realmente presenti sul conto al netto di tutte le spese realizzate, contabilizzate o meno.
Se, quindi, accade che nel report del conto corrente sarà visualizzato un ammontare differente nelle due diverse voci, basterà aspettare qualche giorno per assistere all’allineamento del saldo contabile e disponibile, non appena saranno contabilizzate le ultime spese. Nonostante ad una prima ed affrettata valutazione possa sembrare una differenza di importanza minima, le caratteristiche di queste due voci possono assumere un rilievo fondamentale, in alcune determinate condizioni.
Perché è importante controllare il saldo contabile e disponibile?
Il saldo disponibile indica la somma che realmente può essere utilizzata nel momento di consultazione dell’estratto conto. L’importanza di questo dettaglio, tutt’altro che secondario, è indispensabile per evitare di incappare nello “scoperto” del conto. Si tratta di una situazione ricorrente e che vede degli addebiti sul conto corrente di importo superiore alla somma depositata sul conto corrente.
Anche la data contabile deve essere monitorata con attenzione, una voce fondamentale che indica il giorno in cui è possibile utilizzare la somma versata sul conto corrente. La data contabile specifica, invece, il periodo in cui avviene la registrazione dell’operazione.
Il saldo liquido: di cosa si tratta?
Un ultimo fattore da valutare è, come detto, il saldo liquido. E’ una voce indispensabile su cui avviene il calcolo degli interessi corrisposti.
Il saldo, in pratica, indica la somma disponibile sul conto e viene stabilita valutando i vari movimenti a credito e debito effettuati a seconda della data di valuta assegnata.
Queste operazioni devono essere state realizzate nel passato o nel giorno stesso della determinazione del saldo del conto corrente. E’ importante tenere presente, infatti, che sulle somme inutilizzate di un conto vengono realizzati i calcoli degli interessi fruttati.