Conti deposito: come si calcolano gli interessi

Il conto deposito è un’opportunità offerta dalle banche in grado di far guadagnare il cliente sui risparmi conservati. Ogni banca propone interessi differenti che maturano nel tempo, a seconda della cifra messa da parte e della durata del periodo in cui un dato capitale viene depositato. Il fattore più importante di un conto deposito, dunque, è illustrato dal tasso di interesse regolato da un calcolo ben preciso che in quest’articolo andiamo a spiegare. Calcolare l’interesse su una somma depositata è alquanto semplice e con il nostro aiuto potete imparare a farlo da soli, prima di rivolgervi ad una delle tante banche esistenti attualmente sul mercato finanziario.

Aprire un conto deposito è un’operazione molto semplice e nasce dall’idea degli istituti bancari di far fruttare i soldi dei clienti attraverso gli interessi. A differenza del normale conto corrente, dal quale ogni conto deposito si alimenta, il contratto bancario relativo al deposito consente al cliente di guadagnare dal proprio salvadanaio. Inoltre, in caso di mancata liquidità del conto corrente, arriva in sostegno la somma depositata nel conto deposito, che interviene nel coprire eventuali “falle” del cliente. Il conto deposito può essere libero, se il cliente esige di prelevare la somma depositata ogni qual volta lo ritiene opportuno, o vincolato, se il cliente decide di “bloccare” la somma per un dato periodo a condizione di far maturare gli interessi sul proprio conto.

 

Il calcolo dell’interesse netto

Imparare a calcolare gli interessi da soli è una parentesi necessaria per il cliente poichè spesso le banche pubblicizzano l’offerta del conto deposito mostrando una cifra ultima di interesse lorda piuttosto che netta, cioè la vera somma che andrete a guadagnare al termine del vincolo. Il tasso netto, infatti, è una cifra finale ripulita di eventuali tasse , come ad esempio la ritenuta fiscale pari al 26% ed altre spese che interessano l’investimento.

Veniamo adesso al calcolo matematico del rendimento necessario a determinare gli interessi per capire come si calcolano gli interessi sul conto deposito. Se, ad esempio, scelgo di depositare 5000 euro con un interesse annuo del 3%, il risultato si ricava dalla moltiplicazione della cifra depositata (5000) per il tasso di interesse (3). Infine, la somma va divisa per 100.

Il calcolo dell’interesse di un conto deposito libero o vincolato

Abbiamo già accennato al conto deposito vincolato, ribadendo che permette al cliente di guadagnare di più rispetto al deposito libero, a patto che non venga toccata la somma depositata per tutto il tempo stabilito dal vincolo. Ogni banca stabilisce un interesse diverso a seconda della durata del vincolo, che può essere di 3, 6, 12, 18…24 mesi e così via.

Se il vincolo viene rispettato ed il cliente non tocca la somma prima della scadenza del vincolo, il calcolo dell’interesse sarà il più alto possibile rispetto a quanto stabilito dal contratto. Prelevare la somma depositata prima del termine del vincolo può comportare delle penali, come ad esempio la perdita dell’interesse che viene sottratto alla somma depositata. E’ bene informarsi al meglio prima di stipulare un contratto deposito con la banca, per evitare di ritrovarsi delusi dal proprio investimento.

Altre considerazioni valutative sul conto deposito

Chiarite le condizioni del conto deposito, come la valutazione del tasso di interesse e del calcolo e la considerazione del periodo del vincolo, è necessario considerare altri fattori importanti che influiscono sul denaro conservato in banca.

E’ importante fare attenzione alle spese di gestione previste da una data banca ed è indispensabile chiedersi quale sarà la cifra finale che andrà ad arricchire il conto corrente.

Inoltre è bene che il cliente sappia quando gli interessi maturati vengono erogati sul conto, se alla fine del periodo di capitalizzazione che in genere è di 12 mesi, o se in anticipo, come molte banche propongono. Alcuni conti vincolati, infatti, prevedono l’erogazione degli interessi già a 3 mesi oppure anticipata, in cui il cliente è tenuto a ritirare il risultato dell’interesse prima della scadenza del vincolo. Pena: risarcire alla banca gli interessi anticipati ed anche qualche penale.

 

 

 

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