Il conto deposito a risparmio è uno dei prodotti più utilizzati. Si tratta di un conto usato da decenni e che ha subito i cambiamenti e le evoluzioni del settore economico del nostro paese intercettando al meglio le esigenze della clientela. E’ la tipologia di raccolta più usata dalle banche e destinate soprattutto ai privati che in questo modo depositano il proprio denaro su un conto sicuro evitando di tenere grandi quantità di denaro a casa.
In ogni caso il deposito a risparmio si configura come una destinazione temporanea del denaro, in attesa di un futuro prelievo da parte dell’utilizzatore, sia per necessità quotidiane che per nuovi investimenti maggiormente redditizi.
Il deposito risparmio è affiancato da un libretto, un documento rilasciato dall’istituto di credito che riporta le registrazioni effettuate nel tempo e che va presentato per portare a termine le varie operazioni bancarie. Il libretto può essere sia intestato nominalmente sia al titolare che al portatore.
Il libretto nominativo
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Sul libretto nominativo vengono riportate le informazioni del titolare attraverso e consente di operare con la massima libertà, anche in caso di intestazione ad un terzo. Il libretto può stabilire anche dei limiti operativi ben precisi e può prevedere la possibilità di prelevare il denaro solo in presenza di una firma di uno o più titolari.
Il libretto al portatore, invece, prevede la possibilità di assegnare al documento un numero progressivo, ma anche una denominazione scelta a fantasia.
La somma prelevabile per i libretti al portatori non possono essere maggiori di mille euro. L’intestazione può ricadere sia su un privato che per una società.
Deposito a risparmio libero o vincolato?
Il conto deposito a risparmio si può configurare come un prodotto libero o vincolato. Come indica il nome stesso, il conto deposito libero può essere utilizzato dal titolare ogni volta che lo desidera, senza alcun tipo di limitazione e non il denaro effettivamente presente sul conto.
Il deposito vincolato, invece, garantisce un margine di guadagno sulla somma depositata e prevede un limite temporale ben preciso. In pratica le somme devono rimanere depositate sul conto per un determinato periodo prima di essere prelevati dal titolare o il portatore.
Si tratta di un vincolo ben preciso e che consente agli utenti di accedere ad una remunerazione mediamente superiore rispetto al deposito libero.
L’operatività
Cosa è possibile sottoscrivere con un conto deposito a risparmio? Si tratta di un prodotto, che non prevede la possibilità di emettere assegni sul denaro disponibile sul conto, non permette di operare e di realizzare sconfinamenti, anche di breve durata. In pratica la somma presente sul conto non può avere in nessun caso un saldo negativo.
Negli ultimi anni, però, il conto a risparmio è stato oggetto di diverse modifiche che ne hanno rivoluzionato l’operatività. Tra le tante novità abbiamo la possibilità di depositare assegni a favore del titolare, una novità importante rispetto al passato quando erano previsti solo ed esclusivamente i contanti.
Oltre a ciò, è stata introdotta anche la possibilità di ricevere l’accredito di bonifici sul deposito registrandoli sul libretto collegato.
Il deposito può essere utilizzato, inoltre, per l’addebito di pagamenti ricorrenti come le imposte, le rate dei mutui e il canone di affitto.
Un’altra possibilità è di utilizzare il conto deposito a risparmio per effettuare ulteriori operazioni bancarie come l’acquisto o la vendita dei titoli, le cedole relative agli interessi maturati e tutte quelle operazioni che prevedono un prodotto bancario da usare come appoggio. Insomma oggi il conto deposito a risparmio rappresenta un prodotto flessibile ed utilizzabile per diverse finalità; una soluzione da prendere in considerazione per chi intende investire il proprio risparmio ed ottenere una piccola remunerazione.