Il mutuo dipendenti pubblici è un particolare tipo di agevolazione di cui possono godere gli impiegati statali rispetto alle offerte generiche del settore creditizio e/o bancario. A suo tempo una simile agevolazione era gestita dall’INPDAP, ente il cui compito era quello di gestire le prestazioni creditizie e sociali nei riguardi dei dipendenti statali e dei pensionati iscritti al fondo della Pubblica Amministrazione.
Dal 2012 questo ente è stato inglobato all’interno dell’INPS e si è tramutato in un nuovo organo, chiamato Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Un simile cambiamento, è giusto precisarlo, non ha cambiato in maniera significativa il modo di gestire i mutui e le agevolazioni forniti dall’ex INPDAP. Ovviamente c’è da dire che in linea di massima, non tutti possono accedere a questa specie di mutui, e non tutte le situazione vengono bollate come idonee per l’utilizzo del tasso agevolato.
Regolamento Mutui Dipendenti Pubblici
Pur essendoci stato questo accorpamento tra INPS e INPDAP, i soggetti abilitati a godere del mutuo dipendenti pubblici non hanno subito cambiamenti considerevoli.
La norma applicata ad oggi, fa sempre fede al regolamento datato 1 Ottobre 2011, data antecedente all’abolizione dell’INPDAP. In questo regolamento vengono indicate delle specifiche caratteristiche, dei requisiti e dei criteri da osservare ai fini dell’erogazione di prestiti e mutui a tasso agevolato per impiegati statali e per pensionati che siano iscritti al fondo di categoria dell’ente previdenziale da almeno tre anni.
Per poter fare dunque richiesta al fine di ottenere il mutuo dipendenti pubblici, con un considerevole tasso agevolato, il lavoratore statale interessato deve essere in possesso di determinati requisiti, quali:
- Iscrizione al Fondo Credito dell’INPS da un periodo di almeno tre anni;
- Non essere in possesso di un bene immobile situato all’interno del territorio nazionale;
- Il precedente divieto fa riferimento esplicito anche per gli altri familiari tranne per i genitori del richiedente se lo stesso soggetto ha intenzione di usare l’immobile da comprare per dar vita ad un nuovo nucleo familiare;
- Coniuge separato ma che non sia intestatario di persone e per intero del bene a priori di proprietà del dipendente pubblico richiedente.
I massimali del finanziamento anche sono importanti allo scopo di beneficiare del tasso agevolato per il mutuo dei lavoratori statali. In tal verso, gli impiegati INPDAP hanno diritto al godimento di tale agevolazione, ben lungi diversa dalle offerte di mercato valide per tutte. Certo è che coloro i quali vogliono presentare richiesta di utilizzo, devono essere ben coscienti che, come per ogni cosa, esistono dei limiti nella richiesta di questa peculiare. forma di finanziamento. Tali limiti tendono ad essere variegati, sulla base di caratteristiche diverse:
- L’importo massimo richiedibile può avere un valore massimo di 300.000 euro;
- Le spese accessorie legate al suddetto importo non possono superare i 5.000 euro;
- Copertura del mutuo fino al 100% del valore dell’immobile che si intende acquistare e stabilito anche da periti nominati dall’INPS;
- Limite di importo delle rate che non devono superare la metà dell’imponibile dichiarato nel Cud dell’anno di riferimento.
Mutuo dipendenti pubblici: cos’è il Fondo credito INPS
In vero, poi, in virtù di una richiesta agevolata di mutuo, esiste il Fondo Credito Inpdap, oggi chiamato Fondo Credito dell’INPS, ossia una sorta di deposito in cui si versano i contributi mensili dei dipendenti pubblici nella misura dello 0,35%, e quelli dei pensionati nella misura dello 0,15%.
C’è poi da dire anche che i contributi legati alla richiesta di nuovi prestiti diretti da parte dell’INPS vengono usati altresì per accrescere il Fondo Credito.
Piccoli prestiti, prestiti pluriennali e mutui a tasso fisso o variabile si aprono in caso di disponibilità del Fondo Credito: solo in tal caso vengono soddisfatte le richieste degli impiegati. Il mutuo Inpdap a tasso agevolato non è utilizzabile comunque solo per l’acquisto di un immobile del richiedente ma anche per l’acquisto di una casa per i genitori dello stesso o i figli.