Conoscere le varie tipologie di mutuo è importante per chi è interessato ad accedere ad un contratto di finanziamento. Sono tante le differenze che caratterizzano i vari mutui ed orientarsi in un settore molto variegato, come questo, non è sempre facile. Lo sanno bene i vari operatori del settore che, al momento della sottoscrizione di un contratto di mutuo, sono tenuti a comunicare tutte le informazioni necessarie all’utente.
Una dei mutui più utilizzati, ad esempio, è il mutuo fondiario. Si tratta di un contratto di finanziamento considerato a lunga scadenza la cui durata può superare anche i 18 anni. Il rapporto tra la somma che l’istituto corrisponde all’utente ed il valore dell’immobile sul quale è imposta l’ipoteca, in questa particolare tipologia di mutuo, non può superare l’80%.
Mutuo fondiario, come funziona?
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Il funzionamento del mutuo fondiario, come abbiamo spiegato in questo articolo, è molto semplice. In pratica l’utente riceve una certa somma di liquidità dalla banca che dovrà essere corrisposta sotto forma di rate da pagare periodicamente con un tasso di interesse che l’istituto applica. La quota dell’immobile che può essere ripagata dal prestito effettuato non può superare l’80% del valore della casa.
E’ la durata che, come detto, caratterizza il mutuo fondiario rispetto ad altre forme di finanziamento come anche l’immobile sul quale ricade l’ipoteca. Attraverso il mutuo fondiario il finanziamento può essere sottoscritto solo per la prima casa. Si tratta di una formula che può garantire vantaggi notevoli per il mututario per i tassi di interesse minori e per il costo per le pratiche notarili notevolmente più basso. Insomma una serie di condizioni di sicura convenienza quelle relative al mutuo fondiario che però, spesso non risulta di facile accesso. La liquidità prevista nel finanziamento, infatti, non può superare l’80% del valore della casa sulla quale viene posta l’ipoteca. Visto che non tutti possono permettersi di pagare il restante 20%, molti utenti ricorrono allo strumento del mutuo ipotecario.
Le caratteristiche del mutuo ipotecario
Proprio la motivazione che spinge il mutuatario alla sottoscrizione di un contratto di finanziamento rappresenta uno delle differenza maggiori tra il mutuo fondiario ed ipotecario. Il mutuo ipotecario, infatti, può essere acceso per motivi del tutto diversi dall’acquisto di un immobile.
In sostanza, con questo strumento, il mutuatario può ottenere forme di liquidità necessarie a scopi del tutto differenti dall’acquisto di una nuova casa. All’accensione del mutuo ipotecario, l’utente deve corrispondere all’istituto di credito una serie di garanzie. Le condizioni reddituali e immobiliari vengono attentamente esaminate dalla banca che concede il finanziamento, solo a seguito di una serie di controllo specifici.
Alla stipula di un contratto di mutuo ipotecario, la banca può proporre anche altre tipologie di garanzie che, in determinati casi, possono risultare indispensabili per la concessione del finanziamento. La fideiussione, ad esempio, è uno degli strumenti maggiormente utilizzati, ma non il solo.
In mancanza di sufficienti garanzie, infatti, la banca può imporre all’utente la sottoscrizione di specifiche polizza assicurative in grado di coprire in caso di scoppio o incendio dell’immobile, la perdita del lavoro da parte del mutuatario la svalutazione, un’assicurazione che interviene nei momento in cui l’immobile, per qualsiasi motivo, possa perdere parte del valore originario. Insomma diverse forme di garanzie che possono appesantire il peso di un contratto di mutuo ipotecario.
Le varie forma di mutuo ipotecario previste possono coprire anche spese di ristrutturazione degli immobili. Il mutuo di ristrutturazione è quindi uno dei finanziamenti ipotecari che è possibile sottoscrivere, ma solo a seguito dell’acquisto dell’abitazione oggetto degli interventi di restauro.
Il mutuo ipotecario può essere stipulato, inoltre, per l’acquisto di altri immobili, oltre alla prima casa, ma anche per la realizzazione e l’ampliamento di uno stabile con la realizzazione, ad esempio, di un box garage. Ma, l’acquisto e la ristrutturazione della stessa, come detto, rappresentano solo una parte dei mutui ipotecari che è possibile sottoscrivere.
Le differenze tra il mutuo fondiario e il mutuo ipotecario
Se il mutuo fondiario prevede esclusivamente l’acquisto di una nuova abitazione, quello ipotecario può essere acceso per i motivi più disparati. Dal pagamento di un debito alla semplice necessità di nuove forme di liquidità, le motivazioni che possono spingere alla sottoscrizione di un mutuo ipotecario sono le più varie.
Si tratta, però, di uno strumento finanziario che riconosce meno sconti del mutuo fondiario. I costi notarili, inoltre, sono notevolmente maggiori. La sottoscrizione di un finanziamento che, come nel caso del mutuo ipotecario, prevede una somma equivalente al 100% del valore dell’immobile, prevede di conseguenza anche una serie di garanzie maggiori rispetto al mutuo fondiario.
Dalla garanzia personale, come la fideiussione, alle ultime buste paga ricevute fino all’ipoteca sull’immobile, gli obblighi burocratici da effettuare con l’accensione del mutuo ipotecario sono maggiori e rappresentano, spesso, elementi di difficoltà per gli aspiranti mutuatari. In caso di mancato pagamento della liquidità, la banca che ha posto l’ipoteca, può appropriarsi dell’immobile.