L’inadempienza nel pagamento delle rate del mutuo è purtroppo, soprattutto negli ultimi anni, un problema che affligge diverse famiglie italiane tanto da spingere le banche stesse ad inserire assicurazioni e clausole nei loro contratti di mutuo al fine di agevolare anche questa problematica.
Innanzitutto ci sono diverse cose da sapere in merito, perché diverse sono le motivazioni che possono portare un cliente ad essere inadempiente per una e addirittura più rate.
Cosa c’è da sapere se si è inadempienti nel pagamento delle rate
Per prima cosa è bene provare a distinguere le varie cause, si può essere in ritardo perché non ci è ancora stato accreditato lo stipendio oppure perché si è in un momento particolarmente sensibile da un punto di vista finanziario.
Quello che dobbiamo fare, sempre, è avvertire la banca nel momento in cui una qualsiasi difficoltà si palesa nella nostra gestione finanziaria, perché la banca non ha alcun interesse ad avere problemi e soprattutto si potrà anche evitare in questo modo di finire all’interno delle banche dati per cattivi pagatori,
In ogni caso nel momento l’inadempienza è momentanea e la rata viene pagata con ritardo saranno addebitati gli interessi di mora dal giorno della scadenza naturale fino al giorno del pagamento, interessi che in alcuni casi possono arrivare anche fino all’8%.
Può anche accadere che per motivi eccezionali non si possa più far fronte all’impegno preso, magari perché si è perso il lavoro, ed in questo caso si può ricorrere alla sospensione del pagamento del mutuo come previsto dalla legge.
Bisogna tener presente, inoltre, che la banca per il mancato pagamento di una sola rata o per il pagamento in ritardo di diverse rate non avvierà nessuna operazione di esproprio o pignoramento, semplicemente perché queste operazioni sono molto costose e lunghe per cui lo stesso istituto preferisce metterle in pratica quando non c’è proprio alcuna soluzione.
Ma di diritto, la stessa banca, può esercitare la clausola di risoluzione del contratto se si è inadempienti per una o più rate, se il ritardo di pagamento è superiore ai 180 giorni e se esiste un ritardi di almeno 7 rate tra il trentesimo ed il centottattesimo giorno.
Ci sono anche strumenti per aiutare i clienti in difficoltà quando l’inadempienza è dipendente dalla rata del mutuo che è diventata con il tempo insostenibile, in questo caso si può ricorrere ad operazioni previste dal codice civile quali la surroga o la rinegoziazione, che hanno come fine l’andare incontro alle esigenze dei contribuenti.
Clausola di inadempimento
Si è fatto un gran parlare della clausola di inadempimento legata al mancato pagamento delle rate ma quello che è stato poco pubblicizzato è che questa aumenta da 7 a 18 il limite delle rate non pagate, inoltre comporta un accordo tra la banca ed il cliente prima di procedere con qualsiasi esproprio ed ancora laddove la vendita dell’immobile producesse un ricavo più basso del debito questo sarebbe comunque estinto.
La clausola di inadempimento in realtà diventa una tutela vera e propria per il consumatore il quale oltre a poter esercitare opzioni come la surroga e la rinegoziazione, si vede comunque legato a parametri oggettivamente più accomodanti rispetto al passato, ma ricordiamo che questa clausola vale per i nuovi mutui ma non è retroattiva.
Ragion per cui oltre ad avere una serie di strumenti che consentono di rivedere le condizioni a proprio vantaggio, il cliente dovrà sempre ricordarsi di essere tempestivo nelle comunicazioni alla propria banca e di tenere la situazione sotto controllo, al fine di evitare spiacevoli sorprese, inserimento nelle banche dati incluse.