Adempimenti e condizioni necessarie per accedere alla sospensione del pagamento
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Quando si parla di moratoria, in Italia, si può intendere una grande quantità di ambiti. Con questo termine, più in generale, si intende la sospensione di un qualsiasi obbligo. Un’interruzione temporanea che spesso viene decisa dalle stesse istituzioni per sgomberi e sopratutto per il pagamento di determinati tributi. Nel settore dei mutui, in particolare, la moratoria comprende la sospensione del pagamento delle rate alla banca per un periodo di dodici mesi. Un anno in cui il cui il mutuatario non ha più l’obbligo di pagare quanto dovuto.
Il provvedimento della moratoria si applica per risollevare l’economia generale da una difficile congiuntura economica. Era il 2010 quando, per la prima volta, venne applicata la sospensione del pagamento dei finanziamenti. Una disposizione messa in campo dal Governo, insieme alla stessa Associazione Bancaria Italiana ed a quelle dei consumatori.
Moratoria dei mutui: di cosa di tratta
Proprio queste due organizzazioni hanno deciso a quale tipologia di utenza si possa applicare. Alle disposizioni governative sulla moratoria dei mutui, le banche possono decidere, o meno, di sospendere effettivamente il pagamento delle rate previste. Nel febbraio del 2010, anno della prima applicazione della moratoria dei mutui, furono quasi il 90% le banche che decisero di aderire all’iniziativa offrendo un sollievo ai soggetti che avevano sottoscritto un piano di finanziamento.
Lo strumento della moratoria, inoltre, rientra nel Piano Famiglia: un’insieme di provvedimenti che l’Esecutivo mette in pratica per risollevare le condizioni dei nuclei familiari, particolarmente colpiti dagli effetti della crisi economica. Proprio in questo piano sono previsti altre tipologie di provvedimenti come il bonus bebè e gli sconti previsti per i nuclei familiari con un maggior numero di componenti e con un reddito inferiore ad un determinato valore o quelli in arrivo come il Reddito Minimo Garantito. A tutto ciò si aggiungono delle agevolazioni sul costo degli affitti e la garanzia del 50% su alcune forme di finanziamento.
Le varie tipologie di moratoria
Proprio nel settore dei mutui i tipi di moratoria previsti sono due: uno che prevede la sospensione dell’intero importo della rata da pagare ed un’altra che prevede la sospensione del pagamento della quota capitale per una durata di un anno.
L’interruzione della rata è un provvedimento messo in campo nel 2010 e non previsto nelle ultime moratorie applicate. Si tratta, in sostanza, di una sospensione del pagamento di una singola rata per un anno. Attraverso questa disposizione il mutuo subirà un allungamento pari alla rata non corrisposta più gli interessi che si andranno a sommare al piano di ammortamento.
La sospensione della rata da pagare rappresenta uno degli accorgimenti messi in campo da Governo meno piacevoli per le banche. Al momento della disposizione, negli anni scorsi, sono stati davvero tanti gli istituti di credito che hanno deciso di non aderire. Un altro elemento da valutare è, inoltre, l‘aumento degli interessi che, già dalla rata successiva, viene applicato sull’ammortamento appesantendo ancora di più il restante pagamento delle rate.
La sospensione del pagamento della quota capitale è, invece, un provvedimento che viene applicato con maggiore frequenza dagli istituti di credito. In sostanza, con questa moratoria, viene sospeso il procedimento di corresponsione della liquidità che compone il capitale. Ma cosa si intende per quota capitale e quota di interessi?
In sostanza, in ogni rata del mutuo da pagare, l’importo viene suddiviso in una somma che rappresenta la liquidità che la banca ha dato al mutuatario e che egli dovrà restituire mentre l’altra, invece, si compone delle maggiorazione prevista (il guadagno della banca). Una suddivisione caratterizza le tipologie di mutuo in tasso fisso e variabile (nel primo gli interessi si compongono del tasso IRS previsto al momento della stipula mentre nell’altro caso saranno applicati i valori dell’Euribor più lo spread). Con questo provvedimento, quindi, i mutuatari possono ripagare esclusivamente gli interessi, per un determinato periodo.
La moratoria del mutuo viene decisa di anno in anno con caratteristiche che, nel tempo, potrebbero cambiare. Nell’ultima moratoria attuata, valida dal 2015 al 2017, le rate da sospendere sono ben 12 e possono essere applicate sia per i mutui sottoscritti tra banche e privati, ma anche con le piccole imprese. Proprio quest’ultimo aspetto rappresenta una novità rispetto agli anni precedenti in cui la sospensione era attivabile per 18 mesi. Ma come si accede alla moratoria dei mutui?
Moratoria del mutuo: ecco come usufruire
Le condizioni per usufruire della sospensione del pagamento delle rate sono ben precise. Innanzitutto deve essere presentato uno specifico modulo nel quale siano specificate le motivazioni gravi che impediscano il pagamento delle rate. Il tutto va presentato alla banca.
I motivi che possono giustificare la sospensione del pagamento sono la perdita dell’occupazione, a tempo indeterminato o viceversa, la morte del mutuatario con relativo documenti di de cuius, la sopravvenienza di un handicap grave e la riduzione dell’orario di lavoro. Sono esclusi dalla possibilità di fare richiesta chi ha sottoscritto, insieme al mutuo, una polizza assicurativa per la perdita del lavoro. La moratoria del mutuo, inoltre, è prevista solo per i finanziamenti sottoscritti per l‘acquisto della prima casa.