Come accedere ai finanziamenti senza interessi
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Nel variegato mondo dei mutui, tra le varie forme di finanziamento previste, esistono anche i quelli a tasso zero. Nessun tipo di interesse sul capitale ricevuto e zero imposte di apertura e chiusura. I mutui a tasso zero rappresentano una particolare tipologia di prodotti riservati solo a determinati clienti.
Si tratta di categorie sociali considerate “deboli” e maggiormente a rischio di esclusione da tutte le tipologie di finanziamento previste. Insomma una serie di strumenti in grado di venire in aiuto a chi è in difficoltà e che, altrimenti, non sarebbe in grado di fornire le necessarie garanzie alle varie banche.
Dalle giovani coppie, ai nuclei familiari maggiormente in difficoltà fino ai pensionati; i mutui a tasso zero vengono introdotti, in determinati periodi, dalle varie istituzioni che valutano, così, le varie richieste che sono state inviate. Ma come si effettua una richiesta per accedere ad un mutuo a tasso zero?
Mutui a tasso zero: come accedere ai finanziamenti offerti dalle Regioni
Sono le delibere emesse dalle varie Regioni a rappresentare l’elemento da monitorare con maggiore attenzione. Solo controllando periodicamente i bandi emessi dagli enti si è in grado di conoscere con esattezza la possibilità, o meno, di richiedere un contratto di mutuo a tasso zero, e grazie ai finanziamenti europei.
La pubblicazione dei mutui viene comunicata in un’apposita sezione chiamata “Interventi emessi in favore delle famiglie“. Controllando in questo settore si possono leggere i vari provvedimenti emessi tra cui appunto i mutui a tasso zero.
Una volta individuata la possibilità di accedere a questa determinata forma di finanziamento, l’aspirante mutuatario deve compilare la domanda con tutte i dati necessari. I mutui che vengono proposti dagli enti regionali, di solito, hanno una durata che non supera i dieci anni con un importo il cui limite massimo è definito di volta in volta.
Il funzionamento del mutuo a tasso zero proposto dalla Regione è molto semplice. In sostanza l’ente emette una sorta di concorso nel quale indica la possibilità di accedere a forme di finanziamento con particolari forme di agevolazioni, purché i mutuatari abbiano determinati requisiti.
Molto spesso i finanziamenti sono offerti esclusivamente per l’acquisto della prima casa risultando uno strumento di fondamentale importanza per i giovani interessati a creare una famiglia vivendo in una propria abitazione. Sono gli interessi del mutuo ad essere pagati dall’ente. Insomma quello del mutuo a tasso zero rappresenta un prodotto sicuramente conveniente per ottenere la liquidità necessaria, senza sgradite sorprese. A fronte di indubbi vantaggi, i mutui a tasso zero sottoscritti con le regioni mostrano una difficoltà di accesso che, in alcuni casi, può scoraggiare anche il mutuatario più volenteroso.
Bisogna aspettare che esca un apposito bando e, una volta emesso, saranno davvero tante le richieste inviate dai tanti aspiranti mutuatari. Le condizioni offerte fanno gola a molti e le richieste possono essere quindi anche molto numerose. Gli istituti, analizzate tutte le domande inviate, stilano una graduatoria nella quale vengono indicati gli utenti che hanno i requisiti previsti. I fondi stanziati non sono sempre sufficienti ed in grado di adempiere a tutte le domande, anche se rispondenti ai vari requisiti. Il tutto si traduce nel fatto che sono davvero pochi i richiedenti che riescono ad usufruire dei mutui a tasso zero erogati dalla diverse Regioni.
Gli enti che, in questi anni, hanno deciso di mettere in campo serie politiche per la casa sono davvero pochi e, tranne alcuni casi come il Friuli Venezia Giulia o la Sardegna, i fondi stanziati risultano perennemente insufficienti.
Mutui a tasso fisso delle banche: qual è il trucco?
Constatata l’impossibilità di accedere ai mutui a tasso zero delle Regioni, a questo punto non rimane che orientare la scelta sui finanziamenti messi in campo dalle varie banche. Scegliere tra i tanti mutui presenti sul mercato non è un’impresa facile e, se a tutto ciò si aggiunge l’impossibilità di adempiere a diverse garanzie necessarie, la situazione può diventare davvero difficile per chi ha bisogno di una certa liquidità per comprare un immobile. Anche nel mercato finanziario non è difficile, però, trovare annunci di mutui.
Innanzitutto è indispensabile sapere che quando si parla di tasso zero si sta facendo riferimento al valore del TAN, il Tasso Annuo Nominale che, in questo tipo di finanziamenti non viene applicato. Insomma le rate non sono maggiorate da interessi, ma ciò non vuol dire che i mutui a tasso zero siano privi di spese.
Nei finanziamenti offerti dalle banche che spesso, dietro la dicitura “tasso zero” si nascondono sorprese non proprio gradite. Sottoscrivere un finanziamento a zero tassi presso un istituto privato, nella maggioranza dei casi, significa dover corrispondere, al termine del periodo di ammortamento, una somma comunque superiore all’importo ricevuto: ma tutto ciò come è possibile?
Sono tanti gli elementi da tenere in considerazione quando si sottoscrive un mutuo in generale e sopratutto se descritto come a tasso zero. Un valore che molto spesso viene indicato per attrarre la clientela verso finanziamenti che poi si rivelano tutt’altro che convenienti. Se le banche indicano il valore del TAN, il mutuatario deve chiedere esplicitamente quello del TAEG previsto nel mutuo che si sta per stipulare. La differenza tra il valore del TAEG e del TAN è quindi essenziale per comprendere realmente la reale convenienza di un contratto di mutuo da sottoscrivere conla banca e per comprenderne la reale convenienza. Se il valore dei tassi di interessi previsti nel TAN possono essere realmente a zero, quelli del TAEG sono in grado di arrivare anche a sei punti percentuali.
In questo caso avremo un contratto di mutuo a tasso zero, ma con una serie di costi fissi davvero notevoli. Solo il TAEG, infatti è in grado di descrivere il reale peso del finanziamento che la banca ci sta per offrire. Con questo valore, infatti, si intendono tutte le voci di costo che si aggiungono all’ammontare da pagare. Dalle spese accessorie a quelle per l’incasso della rata passando per vari costi che potrebbero aggiungersi durante il periodo di ammortamento, gli aggravi per il mutuatario potrebbero essere notevoli appesantendo il peso del mutuo “a tasso zero” sottoscritto.