La stretta creditizia che ha interessato il settore bancario e finanziario ha avuto ricadute importanti sul sistema produttivo del nostro paese. Ottenere un prestito oggi, soprattutto per le piccole imprese, è spesso una vera missione impossibile. Ma anche quando si ottiene il fatidico ”OK” dalla banca, le condizioni del finanziamento potrebbero risultare, dopo alcuni anni, poco vantaggiose. Cosa fare in questi casi? La legge offre ai clienti delle banche, che si trovano in questa particolare situazione, di effettuare la sostituzione del finanziamento.
La surroga mutui per aziende è un procedimento sempre più utilizzato per la semplicità dell’operazione, ma soprattutto per la mancanza dei costi. Come abbiamo spiegato in questa guida, la surroga del mutuo è un’operazione che consente al cliente di trasferire il proprio contratto di mutuo da una banca all’altra senza che il vecchio istituto di credito possa opporre alcun tipo di resistenza.
Con la surroga mutui per le aziende, l’attività economica può rimodulare le condizioni del contratto, magari abbassando il tasso di interessi ancorandolo a valori più attuali, oppure, ad esempio, prolungare il piano di ammortamento diminuendo l’importo mensile da pagare o richiedendo una somma aggiuntiva. Insomma i vantaggi per il bilancio aziendale possono essere davvero tanti.
Surroga mutui per aziende: quando richiederla?
E’ di tremila euro il risparmio massimo che si può ottenere attraverso la sostituzione del finanziamento. E i dati confermano come le compagnie che accedono alla surroga sono sempre più numerose con una crescita dei mutui surroga di oltre cinquanta punti percentuali a semestre.
La formula della surroga è particolarmente richiesta soprattutto dopo il rifiuto, da parte dell’istituto di credito, di rinegoziare le condizioni del finanziamento. Per accedere alla portabilità basta recarsi allo sportello della nuova banca o contattarla attraverso la piattaforma di internet banking. In caso di accettazione della nuova banca, la surroga verrà attivata. Ma quali sono gli obblighi verso il vecchio istituto di credito?
L’avviso dell’avvio del procedimento viene effettuata dalla nuova banca che invierà una lettera all’altro istituto di credito. Quest’ultimo dovrà dare il nulla osta con il trasferimento che avverrà entro il limite di trenta giorni. I costi del rogito notarile relativi alla surroga del mutuo per aziende vengono corrisposti dalla nuova banca che, in questo modo, renderà effettivo il trasferimento dell’ipoteca sul bene.
I requisiti
La surroga del mutuo per aziende può essere effettuata solo in determinate condizioni formali. La principale riguarda l’atto formale attraverso il quale il notaio può testimoniare la regolarità del trasferimento dell’iscrizione ipotecaria tra i due istituti di credito.
E’ importante, inoltre, che nel nuovo contratto stipulato con la banca sia indicata l‘importo oggetto del finanziamento e che la quietanza della banca surrogata riporti l’indicazione del mutuatario riguardo la provenienza del denaro utilizzato per il pagamento.
Come accennato in precedenza, l’intera operazione di surroga del mutuo può essere attivata senza avvisare il vecchio istituto di credito. Quest’ultimo non si può opporre in alcun modo all’operazione ed anche in presenza di clausole o limitazioni previste nel vecchio contratto di mutuo, esse risultano nulle all’atto della surroga mentre le condizioni economiche del contratto rimangono del tutto valide.
La legge, inoltre, non prevede limitazioni anche riguardo il numero di volte in cui il cliente può accedere al trasferimento del contratto di finanziamento da una banca all’altra. Ma se in teoria la procedura può essere applicata anche per un numero infinito di volte, nella pratica la surrogazione determina un precedente importante per il debitore agli occhi delle banche.
In pratica il nuovo istituto di credito, accorgendosi che l’utente ha già effettuato più volte la surroga, potrebbe facilmente rifiutare la portabilità, per il rischio di un nuovo trasferimento.