Vendere l’oro che si ha in casa può essere un buon modo per guadagnare e, magari, ottenere un ricavo da gioielli e preziosi che non si utilizzano più. Soprattutto adesso che è in corso la guerra in Ucraina, e che l’oro in quanto bene rifugio ha visto aumentare il proprio valore, può essere utile capire in che modo procedere, tenendo presente che i costi delle bollette sono in costante aumento e tante famiglie sono alle prese con una vera e propria crisi. L’andamento della quotazione è un aspetto che non deve essere trascurato, e il principale aspetto da valutare riguarda la scelta del potenziale acquirente. Quello dei compro oro è un ambito abbastanza delicato: il consiglio è quello di prestare attenzione al possesso della certificazione da parte della realtà a cui ci si rivolge. Oro First, per esempio, è il meglio in termini di affidabilità e convenienza.
Il peso dell’oro
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A volte si tende a sottovalutare un aspetto che in realtà è molto importante, vale a dire quello relativo al peso dell’oro. Invece questo è un fattore decisivo, al pari della quotazione: anzi, è il principale fattore da valutare per capire quanti soldi si potrebbero ottenere. Un passaggio indispensabile consiste proprio nella pesatura dell’oro, che per altro è un’operazione che si può effettuare anche direttamente a casa. Tutto quello che occorre è rappresentato da una bilancia da cucina digitale. È chiaro che eventuali pietre preziose o gemme non devono essere considerate per la pesatura dell’oro. Una volta pesato l’oro in maniera fai da te, si può capire se il compro oro agisce in maniera cristallina o meno.
La quotazione dell’oro
La quotazione dell’oro viene stabilita a Londra: succede due volte al giorno attraverso un’operazione che prende il nome di fixing oro. Le variazioni sul prezzo dell’oro sono determinate da molteplici aspetti: uno dei più importanti è quello relativo all’incrocio fra richiesta e offerta. Di certo l’oro è un metallo prezioso che non va in crisi praticamente mai, e non a caso viene inserito nel novero dei beni rifugio. Volendo saperne di più, è sufficiente consultare un sito di finanza ed economia, in modo da conoscere la quotazione dell’oro: in poco tempo si ottengono tutte le informazioni di cui si può aver bisogno.
I controlli da effettuare
Nel corso di un procedimento di compravendita dell’oro, due aspetti molto importanti sono quelli che riguardano la protezione e la sicurezza. È ovvio che l’oro non può essere venduto ad acquirenti di cui non ci si può fidare. In teoria un compro oro dovrebbe prima di tutto richiedere a chi vende il codice fiscale e il documento di identità. Ciò serve a identificare il venditore; dopodiché l’operazione può essere registrata, e a quel punto si ottiene l’atto di compravendita. Il documento riporta i dati del venditore e quello dell’acquirente; inoltre, vengono indicati il valore e la quantità di oro venduto.
Pagamenti: in contanti o no?
La vendita di oro è un’operazione a suo modo delicata, che proprio per questo motivo deve essere controllata e certificata. È fondamentale tracciare la transazione, specialmente per non correre il rischio di imbattersi in una sanzione. Inoltre la legge anti-riciclaggio impone che non si possa pagare in contanti oltre un determinato importo. Quindi occorre una tracciatura bancaria per far sì che tutto si svolga in maniera corretta. Ovviamente è opportuno diffidare di coloro che non intendono accettare pagamenti diversi dal cash. In quel caso l’oro deve essere portato da qualche altra parte.
La registrazione alla Banca d’Italia
La legge disciplina la compravendita di oro usato con riferimento, in particolare, al D. Lgs. n. 92 del 5 luglio del 2017. Questo decreto stabilisce l’esistenza di un limite ai pagamenti in contanti, e inoltre prevede l’obbligo di fornire una dettagliata ricevuta al cliente. I gioielli devono essere ripresi con foto scattate da diverse angolazioni. Inoltre, i compro oro devono essere registrati all’Organismo degli Agenti e dei Mediatori e alla Banca d’Italia. Solo così si può essere certi di interagire con uno staff dedicato, che sappia offrire una valutazione vantaggiosa e reale. La quotazione, inoltre, deve essere chiara e trasparente, mentre i pagamenti devono essere tempestivi.