Guadagnare tremila euro al mese senza sforzi eccessivi? E’ più o meno questa la natura dei tanti articoli che, sul web, trattano dell’allevamento delle lumache. Guadagni facili ed in grado di garantire una rendita: le opportunità descritte dai media, quando si parla delle lumache, sembrano essere uscite da un libro dei sogni. In realtà, come spesso accade, non è così ed accanto ad indubbi vantaggi, l’allevamento delle lumache comporta anche delle notevoli difficoltà e soprattutto dei rischi; quali? Andiamo a vederli.
Allevamento delle lumache: di cosa si tratta?
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Nonostante la richiesta sia in costante crescita, allevare le lumache rappresenta un’attività ancora marginale nel nostro paese. Insomma un business ancora inesplorato e, proprio per questo, in grado di rappresentare un’occasione davvero ghiotta. Ma perché le lumache sono così richieste? Una carne prelibata, in grado di garantire un apporto proteico senza dubbio notevole ed una prelibatezza per alcune regioni del mondo. Le lumache, però, devono il loro successo anche alle incredibili proprietà cosmetiche. La bava, infatti, viene estratta per creare creme e lozioni per la pelle.
In pratica un allevamento di lumache nasce grazie alle chiocciole fattrici che vengono immesse in un campo con lo scopo di riprodursi e moltiplicarsi. Successivamente vengono messe “all’ingrasso” somministrando dei prodotti naturali e biologici: soprattutto insalata, cavolfiore, radicchio e broccoli.
L’allevamento di lumache si svolge all’esterno. E’ importante, infatti, che siano costantemente a contatto con i raggi del Sole: sono animali che hanno estremo bisogno di luce. Allo stesso tempo devono essere realizzate degli appositi sistemi di protezione visto che le lumache rappresentano uno degli alimenti preferiti per diversi tipi di predatori come gli uccelli. E’ necessario, inoltre, che le lumache siano in un ambiente costantemente idratato ed irrigato.
L’umidità è, infatti, uno degli elementi che consente agli animali di vivere bene. Insomma obblighi ben precisi per favorire lo sviluppo dell’allevamento. E’ indispensabile tenere presente, inoltre, che molte regioni hanno messo in campo delle agevolazioni e dei veri e propri finanziamenti per l’elicoltura perché considerata un’attività agricola.
Allevamento delle lumache: l’investimento iniziale
Naturalmente i dati che riporteremo sono relativi ad un allevamento “tipo” con dimensioni che potremmo definire medie. La prima voce di spesa che si presenta, nella realizzazione di un allevamento di lumache, è una recinzione. Per una recinzione esterna, lungo il perimetro della struttura, il costo da affrontare è pari a seimila euro. A ciò si aggiunge l’acquisto dei materiali, appositamente disinfettati, ed il cui prezzo si aggira sui seimila euro.
Il concime da utilizzare costa, invece, sui seicento euro. E’ indispensabile, inoltre, valutare il costo delle lumache. Il prezzo di dodicimila chiocciole si aggira sui dodicimila euro: si tratta di una quantità medio bassa per un allevamento di lumache: per raggiungere risultati migliori è indispensabile valutare l’acquisto di una quantità senza dubbio superiore.
Il costo delle lumache dipende da diversi fattori, ma possiamo stabilire una forbice che va dai due ai sette euro al chilo. Senza dubbio una quota notevole che può incrementare negli anni se si riesce ad far lievitare il numero di lumache negli anni successivi. E’ importante tenere presente che, per questo tipo di allevamento, sono previste agevolazioni
Le difficoltà
Proprio il numero di lumache rappresenta uno dei fattori principali. E’ essenziale tenere presente che, purtroppo, la mortalità di questi animali è altissima. Nei primi due anni, in particolare, perdere una quantità notevole di lumache è normale. Ogni esemplare femmina, inoltre, è in grado di generare fino a quaranta uova all’anno. Di queste circa la metà diventeranno lumache e bisognerà aspettare due anni per venderle.
Insomma quello dell’allevamento di lumache rappresenta un investimento davvero difficoltoso e con non pochi pericoli. Possono essere tante le cause che portano alla morte di gran parte degli esemplari. Inoltre è indispensabile avere delle nozioni sull‘elicoltura; se non si hanno, è necessario acquisirle attraverso lo studio.