Investire in un business in fase di iniziale crescita può rappresentare una scommessa vincente. E’ il caso delle toasterie. Un prodotto che piace a tutti e che sta conoscendo una diffusione sempre maggiore, seppur lenta sia in negozi classici che in franchising. Nelle maggiori città del nostro paese è facile imbattersi in un negozio che vende questo particolare tipo di prodotti. Il toast è, infatti, uno dei prodotti più conosciuti al mondo ed utilizzato nei più diversi ambiti. I costi, inoltre, sono relativamente bassi: insomma un tipico prodotto di strada. Ma aprire una toasteria, oggi, conviene?
Vantaggi e svantaggi delle toasteria
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Ogni investimento ha i suoi pro e contro, opportunità e rischi di fallire; la toasteria non è da meno. Il toast, però, è indubbiamente un prodotto estremamente semplice da realizzare. E’ utile tenere presente, infatti, che un’attività commerciale di questo tipo non necessita di un cuoco: un risparmio notevole. Con un po’ di pratica è davvero semplice realizzare dei toast gustosi e nelle più differenti varianti. A proposito, ma il toast piace alla gente comune?
E’ davvero difficile trovare qualcuno che non apprezzi le caratteristiche di un alimento come il toast. L’estrema varietà di ingredienti, con cui è possibile realizzarli, rende questo un cibo adatto per tutti i gusti. Insomma aprire una toasteria significa offrire alla clientela un prodotto semplice ed allo stesso tempo vario.
Oltre al gusto anche la velocità del consumo rappresenta un elemento di indubbio favore. Come detto in precedenza il toast è un perfetto cibo di strada in grado di essere consumato in pochi istanti. Un alimento ideale per chi passeggia ed avverte lo stimolo della fame, ma anche per una serata tra gli amici. Un altro punto a favore è rappresentato dai locali, davvero ridotti, che possono essere messi a disposizione. Essendo un’attività take away, bastano pochi metri di spazio per svolgere la propria attività.
Aprire una toasteria: i fattori da prendere in considerazione
Proprio il locale deve corrispondere a determinate esigenze. Per le caratteristiche del prodotto è indispensabile che il locale sia ubicata in un’area centrale, di passaggio e turistica. Aprire una toasteria in luogo di ritrovo per giovani può rivelarsi una scelta quanto mai azzeccata.
E’ indispensabile curare nei minimi particolari il locale con colori che siano accoglienti e caratterizzanti. Come detto basta un negozio anche molto angusto per garantire un servizio all’altezza.
Ottanta metri quadri, ad esempio, possono essere più che sufficienti. Lo spazio, naturalmente deve essere organizzato al meglio con un bancone a vita e qualche tavolo. Alle spese per la messa a punto del negozio, è indispensabile aggiungere quelle per la comunicazione e la pubblicità. Insomma un investimento importante, ma fino a che punto conveniente?
Quanto si guadagna con una toasteria?
E’ una domanda che, a questo punto sorge spontanea. Valutare i profitti derivanti da questo tipo di attività non è certo facile. Calcolare la differenza tra costi e i possibili guadagni è comunque possibile. Ebbene la spesa per un toast, considerati il pane e gli ingredienti, non supera un euro. Il prezzo da proporre al pubblico, invece, è racchiuso in una forbice tra i quattro e i cinque euro. Si tratta di un margine senza dubbio interessante.
Per quanto riguarda gli ingredienti è indispensabile recarsi in distributori fidati e non eccessivamente lontani. Insomma è utile applicare la cosiddetta filiera corta così da abbattere i costi e magari puntare su prodotti del territorio facendone uno degli elementi distintivi della propria attività commerciale.
Aprire una toasteria: gli adempimenti burocratici
Come ogni tipo di attività commerciale, soprattutto se di tipo alimentare, gli adempimenti necessari sono tanti. La certificazione HCCP è indispensabile per lavorare a contatto con gli alimenti. Si tratta di un attestato che viene rilasciato a seguito di un apposito corso.
A ciò si aggiunge l’autorizzazione che deve essere richiesta all’ente comunale in cui è ubicata la toasteria da aprire. Si tratta dello stesso procedimento previsto per l‘apertura di un bar. E’ necessaria, inoltre, l’iscrizione alla Camera di Commercio e la richiesta per l’esposizione di insegne e loghi.