In tanti si chiedono se conviene comprare azioni Eni. Si tratta di un investimento molto comune nel nostro paese per l’importanza che riveste la compagnia nel tessuto economico italiano ed in ambito mondiale. Ma acquistare le azioni di Eni è una scelta che porta con sé anche dei significativi rischi, perciò gli aspetti da valutare sono davvero tanti. Ma chi è Eni?
L’Ente Nazionale Idrocarburi è una grande multinazionale operante nel settore energetico e nata nel 1953 come ente pubblico. Nei decenni successivi le numerose dismissioni da parte dello Stato hanno consentito alla compagnia di confrontarsi con il mercato specializzandosi in diversi settori. Con gli anni Eni è cresciuta a dismisura ricoprendo un ruolo di primaria importanza nel campo della produzione energetica mondiale.
Oggi Eni è presente in ben 66 nazioni in giro per il mondo, ha un numero di dipendenti che supera quota tremila con una crescita che è davvero continua. Con il tempo il colosso energetico italiano ha saputo occuparsi dei più diversi ambiti: dal gas alla raffinazione fino alla trasformazione delle materie prime. Oggi la compagnia è quotata nella Borsa di Milano ed a quella di New York. Le azioni di Eni sono costantemente sotto lo sguardo attento degli analisti pronti a scommettere sulle prossime variazioni. Ma conviene comprare azioni Eni? Scopriamolo insieme.
Azioni Eni: l’andamento negli ultimi mesi
Analizzare l’andamento storico delle azioni di Eni è indispensabile per prevedere l’andamento futuro. Il 2016 sarà ricordato come uno degli anni migliori per le azioni di Eni. La crescita delle quotazioni è costante ed è alimentata dalle nuove politiche di internazionalizzazione dell’azienda. Insomma un trend positivo e stabile, basato su una serie di accordi molto importanti della compagnia.
E’ di pochi mesi fa la notizia della chiusura di due importanti accordi circa la concessione dei siti offshore a largo della costa egiziana mentre poco tempo prima prima era stato stipulato un accordo per l’acquisto del petrolio dalla National Iranian Oil Company. Si tratta di un passo importante per la normalizzazione dei rapporti commerciali tra Iran e Italiai. Il contratto porterà ad uno scambio di petrolio corrispondente a centomila barili euro al mese. Insomma affari importanti che potrebbero portare le azioni Eni a crescere ulteriormente nei prossimi mesi.
Ma non mancano i motivi di preoccupazione. Al pari di Saipem anche le quotazioni delle compagnia sono direttamente correlate al valore del petrolio sul mercato ed alle relative turbolente che il settore vive tuttora. Investire nelle azioni di una compagnia del settore petrolifero significa andare incontro ai rischi che, ancora oggi, il settore vive. Anche il calo della domanda del gas naturale rappresenta un fattore da tenere presente. Eni, al fine di correre ai ripari dall’incertezza che ancora regna nel settore energetico, ha deciso di abbattere i costi di produzione e della lavorazione del gas e del petrolio.
Comprare azioni Eni conviene? Le opinioni degli analisti
Tra gli esperti vige un certo ottimismo circa l’andamento delle azioni di Eni. Puntare su Eni è considerato un buon investimento secondo gli esperti. Anche Jefferies ha valutato positivamente l’acquisto delle azioni trasformando la vecchia valutazione ”hold”, ovvero la detenzione dell’azione senza né vendere né comprare, a buy, cioè di acquisto. Si tratta di una conseguenza diretta del nuovo corso di Eni riguardo l’attività estrattiva. Credit Suisse ha previsto il valore dell’azione tra 15,50 e 15,90 euro. Ancora superiori le stime di RBC Capital per il quale le quotazioni andranno a collocarsi tra i 17 ed i 18 euro.
In sostanza possiamo considerare le azioni Eni come un buon investimento su cui puntare nel corso del 2017. L’andamento nei mesi scorsi, il prestigio indiscusso in Europa e nel mondo, ma soprattutto l’attitudine ad innovarsi rendono l’investimento senza dubbio conveniente.