Il ritorno in borsa di Mps è stato uno degli argomenti più dibattuti nel corso delle ultime settimane. Non si contano e analisi, le previsioni ed i vari contributi degli analisti che provava a tracciare l’andamento delle quotazioni dell’istituto di credito toscano.
Il debutto non ha tradito le attese con un aumento delle quotazioni passate da 3,35 euro ai quattro attuali. Un rialzo facilmente preventivabile all’inizio, a differenza delle evoluzioni future che rappresentano ancora un grande punto interrogativo. In questa guida proveremo ad analizzare il futuro andamento delle azioni Mps e se effettivamente valga la pena investire sull’istituto di credito toscano dopo le recenti vicissitudini vissute in passato.
Azioni MPS: andamento storico
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Era il giugno del 1999 quando il Monte dei Paschi di Siena debuttò in Borsa registrando un interesse senza dubbio notevole. Una banca considerata solida, nonostante l’intraprendenza a volte eccessiva del management. A distanza di quasi diciannove anni la situazione è totalmente cambiata, dopo una serie di difficoltà che hanno spinto l’istituto di credito sull’orlo del fallimento ed alla sospensione delle azioni avvenuta nel dicembre del 2016.
Una crisi innescata da derivati tossici e che ne ha compromesso seriamente la stabilità. E senza l’intervento determinante dello Stato italiano MPS probabilmente non sarebbe mai riuscita a risalire dalle profonde sabbie mobili in cui era stata spinta da una gestione sconsiderata. Insomma un passato a tinte fosche ed un futuro prossimo pieno di interrogativi.
Azioni MPS: quali prospettive?
Il passato è senza dubbio importante per comprendere l’affidabilità di un istituto di credito, ma è il presente che ci permette di comprendere le potenzialità della compagnia. Attualmente le azioni MPS stanno registrando un discreto successo alla luce di elementi incoraggianti come l’operazione di pulizia effettuata con il deconsolidamento di 28,6 miliardi di euro di ”non performing loans”, prestiti non performanti. Intanto continuano le offerte con mutui per privati o aziende e conti correnti per famiglie.
Pesano ancora sul bilancio della compagnia i crediti deteriorati che ammontano a ben tredici miliardi e mezzo che rimarranno sui libri di MPS dopo la cartolarizzazione. Insomma luci e ombre si stagliano ancora sul bilancio di MPS e di conseguenze delle azioni dell’istituto di credito.
E’ chiaro come saranno decisivi i prossimi mesi per comprendere se MPS sia effettivamente in grado di camminare con le proprie gambe e risollevarsi da una situazione che fino a pochi mesi fa sembrava irreparabile.
Il riacquisto delle azioni MPS
Ma un avvenimento importante caratterizza la fase di ”rinascita” della banca: il rimborso degli obbligazionisti subordinati. Sono davvero tanti gli investitori che nei mesi scorsi hanno visto sfumare il proprio denaro e che oggi possono accedere al riacquisto delle azioni MPS. Un limite di 1,536 è stato introdotto dal Ministero del Tesoro sui nuovi bond senior da emettere per coprire il rimborso.
Le azioni portate in adesione sono state 198 milioni, ovvero oltre l’83% delle azioni totali del burden sharing del bond subordinato con scadenza fissata al 2018. Dato che l’ammontare complessivo delle richieste supera per il valore massimo messo in campo dal Ministero, si procederà attraverso il metodo “pro-rata”. In pratica il Monte dei Paschi di Siena acquisirà la stessa quantità di azioni in adesione da tutti gli investitori che hanno deciso di aderire all’offerta.
In seguito a questo nuovo capitolo della crisi di MPS gli obbligazionisti subordinati del passato, trasformatisi in titolari di azioni MPS, vedranno riconoscersi del bond garantiti per un valore pari al 92%. Con questo ultimo passaggio il Monte dei Paschi di Siena si trasformerà in pubblica per una quota del 68%.
L’investimento del Tesoro ammonta a 5,4 miliardi di euro di cui 3,85 per l’aumento di capitale e 1,53 miliardi destinati ai risparmiatori ex subordinati diventati soci dell’istituto di credito per consentito allo Stato di mettere a riparo la banca. Si tratta di una situazione che comporta una significativa volatilità delle azioni MPS che attualmente si attestano sul valore di quattro euro.