Sono davvero tanti gli elementi che possono essere oggetto di investimento in borsa. Oltre ai prodotti energetici ed ai metalli preziosi, i cosiddetti beni rifugio, anche i cereali rappresentano un bene importante per il notevole volume di affari in grado di generare in tutto il mondo. E’ il caso del grano, uno dei prodotti più importanti ed in grado di garantire dei notevoli vantaggi.
Le caratteristiche del grano
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Uno dei primi aspetti da tenere presente, per valutare l’effettiva importanza del grano sul mercato, è che si tratta di un prodotto che non viene utilizzato esclusivamente per scopi alimentari come si potrebbe pensare, ma anche per la produzione di biocarburanti o prodotti destinati alla produzione industriale, in diversi ambiti. Sono davvero tanti i paesi produttori di grano in tutto il mondo, una produzione concentrata in Europa come in Cina, in Russia, in India ed in Canada.
La richiesta del cereale, nel mondo, è sempre altissima ed, a causa del ruolo fondamentale che occupa nelle diverse aree del mondo, la volatilità è spesso molto alta. Insomma un valore senza dubbio interessante da trattare e su cui investire.
Come investire in grano
Il cereale è da sempre considerato come un investimento secondario ed ignorato dagli investitori meno esperti. Ma come detto in precedenza il grano, in particolare, ha delle peculiarità che lo rendono un investimento molto appetibile. E’ possibile investire in Borsa o negoziarlo online in CFD (Contract for Differences).
I fattori da analizzare, prima di effettuare l’investimento, sono tanti, tra cui le caratteristiche del mercato sul quale si intende puntare analizzando offerta e domanda. Anche le variazioni climatiche, soprattutto nei paesi maggiormente produttori, rappresenta un aspetto di fondamentale importanza come anche il livello delle riserve del cereale. Tanto più basse saranno le scorte, più alti saranno i costi.
Non meno importante sono le politiche dei diversi paesi sul tema della commercializzazione con i paesi esteri. E’ indispensabile prestare attenzione ad eventuali agevolazioni o alle modifiche sulla tassazione. Insomma è evidente come per investire nel cereale sia indispensabile una visione d’insieme delle varie notizie in ambito mondiale che possono condizionare l’andamento del prezzo del cereale, comprese le guerre, le carestie e molto altro. Insomma possiamo definire l‘investimento in grano come un’attività quasi a tempo pieno.
Gli strumenti per investire al meglio
I canali da utilizzare per investire in grano sono principalmente due: features e gli ETC. Questi ultimi sono i Exchange Traded Commodities, strumenti finanziari emessi per l’investimento diretto dell’emittente nelle materie prime fisiche o sui contratti derivati su materie prime come il Brent. La quotazione in Borsa riprende l’andamento del costo della materia prima o del derivato a cui si riferisce.
Potremmo definire, in sostanza, gli ETC come degli ETF per le materie prime. Entrambi gli indici sono accomunati dalla presenza di un mercato primario e secondario. Nel primo caso l’accessibilità è riservata agli operatori autorizzati mentre nel secondo caso si tratta della negoziazione classica in Borsa.
Il prezzo del grano
Una certa stabilità ha caratterizzato il valore del grano nei primi anni del duemila con un prezzo stabile a quota 300 centesimi a staio. Dal 2008 la crescita è stata davvero esponenziale toccando la quota massima di 1.300. Un successivo ribasso ha portato il valore del cereale a quota 500.
Le condizioni climatiche, particolarmente favorevoli e l’introduzione del bioetanolo nella produzione, determinarono al crescita del prezzo. E’ indispensabile tenere presente che le condizioni climatiche favorevoli, infatti, portano ad un’inevitabile aumento del costo. La quantità di ettari a coltura ed il rendimento previsto sono gli altri fattori da tenere presente e resi noti dal Dipartimento per l’Agricoltura degli Usa. L’andamento a lungo termine è, comunque, di una crescita, almeno fino al 2030.