Con il termine educazione finanziaria si intende il raggiungimento di una condizione di totale indipendenza economica con benefici per sé e la propria famiglia. Insomma una situazione ideale sia dal punto di vita economico che personale e che si traduce nel pieno sviluppo delle proprie capacità ed aspirazioni.
In sostanza, con una corretta educazione finanziaria, un individuo è in grado di gestire i propri risparmi ed affrontare ogni tipo di decisione con la giusta consapevolezza.
Come si raggiunge l’educazione finanziaria
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Si tratta del traguardo di un lungo percorso composto da non poche difficoltà. Sono tanti gli aspetti della propria personalità da curare per raggiungere questo tipo di condizione. L’emotività, la componente familiare e quella sociale, onnipresenti in qualsiasi decisione, rappresentano i punti presi in maggiore considerazione da un educatore finanziario.
Raggiungere l’educazione finanziaria significa, quindi, toccare con mano i propri obbiettivi non attraverso scorciatoie, ma con il pieno sviluppo delle proprie potenzialità.
Il ruolo dell’educatore finanziario
Abbiamo solo accennato, in precedenza, ad una figura professionale per alcuni ignota: l’educatore finanziario. Si tratta di un esperto in grado di guidare un soggetto sulle scelte che riguardano, oltre all’aspetto economico, anche la salute e la previdenza. Può accadere, nella vita di ognuno, di trovarsi di fronte a scelte ben precise che riguardano i più disparati prodotti finanziari.
Dalle polizze di assicurazione sulla vita alla sottoscrizione di contratti come il mutuo, prestiti, la RC auto fino ad un semplice Bancomat. Si tratta di passi di fondamentale importanza che richiedono una corretta valutazione delle proprie condizioni economiche. Orientarsi verso scelte sostenibili può significare risparmiare anche migliaia di euro all’anno perciò avere una sufficiente educazione finanziaria è essenziale.
Ed è proprio la corretta gestione delle proprie risorse a rappresentare uno dei fattori su cui l’educatore finanziario pone maggiormente l’attenzione.
I tre pilastri dell’educazione finanziaria
Realizzare sempre scelte che siano adatte alla propria condizione economica è uno dei tre aspetti che l’educatore finanziario pone all’attenzione dell’utente. Un valore fondamentale e che riguarda soprattutto l’ambito bancario: la sottoscrizione di mutui per la prima casa, prestiti o conti correnti.
L’altro elemento è il risparmio. Mettere da parte una significativa somma consente di costruirsi un futuro più sereno, a patto che si utilizzino i prodotti giusti. Sono tanti gli strumenti che consentono di garantirsi un tenore di vita adeguato, per se e per la propria famiglia attraverso forme di integrazione alla pensione.
L’ultimo elemento è la protezione del proprio denaro. Perdere i propri soldi mettendo a repentaglio il proprio tenore di vita è il terrore di molti. Sono tanti gli avvenimenti che possono lasciare chiunque sul lastrico. Dai problemi di salute ad eventuali danni provocati a terzi: le possibili sciagure sono numerose e prevenirle è indispensabile per chiunque abbia una sufficiente educazione finanziaria.
Questi elementi vengono analizzati dal professionista già dal primo momento con un checkup assicurativo, bancario, fiscale e, nel caso, di gestione aziendale. A seguito dell’analisi, l’educatore sarà in grado di valutare le esigenze del cliente in ambito finanziario, promuovere progetti in grado di potenziarne il patrimonio e migliorarne l’educazione finanziaria.
I ‘consigli’ di un educatore finanziario
Alla luce di quanto riportato fino ad ora possiamo definire l’educatore finanziario come un buon amico che dispensa consigli? Assolutamente no. Il ruolo di questo professionista non si traduce in un’assistenza di questo tipo.
Si tratta di una figura in grado di insegnare al cliente a “camminare con le proprie gambe” con la consapevolezza delle proprie capacità e dei limiti. Sarà l’utente a trarne le conclusioni e mettere in campo le scelte adatte alla propria condizione.
L’educazione finanziaria “fai da te” è possibile?
La conoscenza dell’educazione finanziaria è, in media, molto bassa. I dati classificano gli italiani tra i meno preparati in questo settore. Le condizioni economiche generali hanno però spinto i nostri connazionali alla ricerca di strumenti in grado di fornire le giuste competenze per gestire al meglio le proprie risorse.
All’aumento della domanda corrisponde, naturalmente, una crescita dell’offerta. Ed ecco che gli ebook, le pubblicazioni ed i vari manuali si sono immediatamente fatti largo nelle librerie del nostro paese. Oggi chi vuole imparare l’educazione finanziaria ha l’imbarazzo della scelta tra professionisti esperti ed in grado di offrire le migliori forme di assistenza e le classiche guide in libreria.