Approcciarsi al settore del trading non è facile. Sono tante le difficoltà che possono presentarsi a cospetto di chi sceglie di investire per la prima volta. Tra le tante sigle che possiamo trovare su una qualsiasi piattaforma di trading, ETP è sicuramente tra le più ricorrenti. Ma cosa sono le ETP? Quando conviene effettivamente investire in questo particolare prodotto finanziario?
Il significato dell’acronimo è Exchange Traded Product che in italiano si traduce con la formula ”Prodotti Quotati in Borsa”. Si tratta di una definizione piuttosto semplice ed in grado di chiarire le idee sullo specifico utilizzo degli ETP.
Le funzioni degli ETP, in realtà, sono molto complesse e vengono sfruttate dai trader per minimizzare i costi dell’investimento. Vediamo, dunque, le caratteristiche principali degli EPT, la loro effettiva funzione e quando conviene usarli nel trading.
ETP: le caratteristiche principali
Indice dei contenuti
Come detto in precedenza gli ETP seguono l’andamento del paniere dei titoli sottostanti. Nella sezione dedicata agli ETP vengono inseriti tutti gli indici che possono essere oggetto di investimento (le materia prime, le valute e le azioni). Ed è proprio con l’obbiettivo di offrire agli investitori la possibilità di puntare su differenti strumenti finanziari a spingere per l’adozione di questa particolare formula.
Con gli ETP i trader hanno la possibilità di operare in tanti modi ed investire sul mercato attraverso strumenti alternativi. L’investitore ha così la possibilità di operare sul mercato replicando passivamente l’andamento di determinati strumenti finanziari sul mercato azionario in cui si sta investendo. I costi, come detto, sono largamente inferiori alla media come anche i rendimenti.
Il funzionamento
Come funzionano gli ETP? E’ la riproduzione del valore di un titolo sottostante a rappresentare la caratteristica peculiare degli Exchange Traded Product. In pratica, con questo strumento, si avrà un valore che riprodurrà le variazioni di un determinato strumento finanziario riproducendone i cambiamenti in un lasso di tempo ben preciso. Le variazioni saranno uguali rispetto al titolo che si prende come riferimento mentre i rendimenti non potranno mai superare il valore dei ricavi dello strumento finanziario analizzato.
La quotazione degli ETP avviene nelle stesse modalità previste per gli altri titoli con un aggiornamento che viene pubblicato in tempo reale sulle varie piattaforme. E’ possibile, inoltre, applicare il ”stop loss” sugli ordini apponendo un determinato margine all’ingresso.
Con gli ETP, in pratica, il trader potrà operare nello stesso modo con il quale si investe nel settore del Forex con la differenza che si potrà investire solo su un determinato paniere, al pari di un fondo che raggruppa più indici ed azioni.
Pro e contro degli ETP
Sono i costi inferiori da affrontare a rappresentare, come detto, il vantaggio maggiore degli ETP. Investire in maniera diretta sui titoli selezionati, infatti, comporterebbe un prezzo di gran lunga maggiore per le commissioni applicate su ogni posizione aperta.
Un altro punto di forza degli Exchange Traded Position è la possibilità di riprodurre un intero ambito di mercato invece di una sola posizione. In questo modo il trader potrà gestire al meglio l’investimento grazie al monitoraggio di una sola grande posizione.
Investire negli ETP significa, in pratica, puntare su un indice che racchiude il rendimento di un centinaio di aziende. Con questa formula, inoltre, è possibile puntare anche sulle materie prime prendendo in considerazione le variazioni della materia nel suo insieme.
Uno degli svantaggi, invece, è di dover puntare su un paniere già realizzato. In pratica non è possibile creare un ETP a proprio piacimento. In questo modo il trader dovrà seguire in maniera passiva le variazioni della posizione selezionata da altri. Si tratta di un elemento che spinge molti trader a puntare su altre soluzioni.