Finanziamenti europei: le condizioni per accedere alle agevolazioni per le imprese

Favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese del vecchio continente. E’ l’obbiettivo del Fondo Europeo degli Investimenti, un organo ideato e realizzato nel 1992 in Lussemburgo. Sono tre i principali attori del Fondo: la Banca Europea degli Investimenti, l’Unione Europea e ben trenta istituti di credito. Insomma un’organizzazione importante con il preciso obbiettivo di aiutare l’economia del vecchio continente.

Una vera e propria occasione da non perdere per le amministrazioni locali alle prese con bilanci spesso deficitari e con risorse perennemente insufficienti, ma anche per i privati che vogliono intraprendere nuove attività economiche.

Finanziamenti a fondo perduto: i vantaggi per i giovani imprenditori

Si chiamano finanziamenti europei a fondo perduto e rappresentano una valida occasione per i giovani imprenditori, nei più svariati ambiti. E’ la possibilità di pagare solo una parte dell’importo ricevuto a rappresentare il vantaggio maggiore per i finanziamenti di questo tipo. In sostanza, in particolari condizioni, il beneficiario può utilizzare le risorse per avviare la propria attività e restituirne una parte, a condizioni di comodo mentre un’altra quota può non essere riconsegnata.

La formula dei finanziamenti europei prevede, inoltre, un piano di ammortamento personalizzabile a seconda delle esigenze del beneficiario e con un tasso di interesse notevolmente ridotto rispetto alle normali formule di prestito. La liquidità di questa forma di finanziamento, può essere ottenuta per vari ambiti ed a seconda delle proprie capacità e attitudini. Una parte significativa della somma restituita, come detto, è a “fondo perduto” cioè può essere anche non corrisposta da parte del cliente; ma a quanto ammonta questa quota?

I finanziamenti europei a fondo perduto si dividono in due categorie: quelli che prevedono una restituzione che va dalla metà al 70% di quanto ricevuto, o anche senza nessun tipo di rimborso. L’erogazione, in genere, avviene attraverso due o più tranche di pagamento a seconda dei requisiti previsti nel bando e delle caratteristiche della compagnia che accede al finanziamento.

Anche l’erogazione dei fondi si divide a seconda della modalità nella quale si applica. In alcuni casi si può avere la consegna diretta all’azienda mentre, in altre situazioni, possono essere consegnati prima agli enti regionali che successivamente li offrono ai vari imprenditori del territorio.

Anche l’accesso ai fondi risente delle difformità con le quali vengono consegnati. Nel caso di fondi diretti, è il sito dell’Unione Europea a riportare, con precisione, gli adempimenti necessari per accedere alle risorse. Si chiama Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e riporta gli specifici bandi e le modalità di ottenimento. Accanto al bando vengono inoltre trascritte le modalità di accesso, la documentazione necessaria e il limite di tempo per inviare la domanda.

Al termine della presentazione delle richieste l’UE analizza le varie condizioni stilando una graduatoria dei richiedenti. Ma quali sono gli aspetti che vengono controllati?

Accedere ai finanziamenti europei: una vera impresa?

In sostanza ad avere maggiore possibilità di accedere ai finanziamenti europei sono le attività in grado di apportare dei significativi vantaggi allo sviluppo del territorio: soprattutto in zone che risultano maggiormente svantaggiate ed a maggior rischio di emigrazione. Insomma i progetti ad avere la precedenza sono quelli destinati allo sviluppo delle aree considerate particolarmente svantaggiate; zone rurali e tagliate fuori dallo sviluppo industriale e del settore terziario, ma che potrebbero rilanciarsi proprio attraverso questi fondi.

Quello dei finanziamenti europei rappresenta senza dubbio uno strumento prezioso per i giovani imprenditori che hanno l’entusiasmo e la voglia di rilanciare l’economia della loro regione attraverso un tipo di attività legata al territorio. Ma accedere ai fondi non è sempre agevole e gli adempimenti necessari potrebbero scoraggiare in molti.

Il primo passo da fare è naturalmente quello di informarsi negli appositi portali appositi sia sul sito dell‘Unione Europea che in quello di  regione e provincia di appartenenza. Molto spesso al bando è anche affiancato il link per scaricare la domanda da compilare. Le condizioni per accedere, naturalmente, sono riportate tutte nel bando stesso.

La domanda, una volta compilata in ogni sua parte, va inviata all’Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo dell’Impresa (INVITALIA) mentre le richieste di incentivi possono essere inviate, dove possibile, anche al Ministero del Tesoro nell’apposita sezione dedicata alle Agevolazioni Fiscali o al Ministero dello Sviluppo Economico per il settore degli incentivi per le imprese.

I documenti da inviare sono, oltre a quelli personali (la carta d’identità ed il codice fiscale), il certificato che attesti la condizione di disoccupazione rilasciato, in via ufficiale, dal centro per l’impiego, il preventivo di spesa per attuare le attività previste oltre al business plan: un resoconto, molto dettagliato, delle iniziative previste per avviare la propria attività imprenditoriale.

Proprio quest’ultimo elemento può rappresentare un ostacolo davvero difficile da superare, soprattutto per chi non ha una sufficiente esperienza. n questo caso l’aiuto di un esperto può essere l’unico modo per superare questo ostacolo.

Insomma ottenere i finanziamenti europei può rappresentare un‘impresa davvero difficile; ma quali sono le attività che hanno maggiori possibilità di accedere alle agevolazioni?

Come detto in precedenza i finanziamenti europei possono coprire da un minimo del 50 anche al 90% dei costi da affrontare. Condizioni di favore del genere non possono non prevedere degli adempimenti davvero onerosi e soprattutto una certa difficoltà nell’ottenimento.

Finanziamenti europei per l’agricoltura: l’occasione per il rilancio del territorio

Sono le attività agricole ad avere maggiori possibilità di accesso. I finanziamenti agricoli rappresentano le attività più apprezzate dalla Comunità Europea. Offrire strumenti di rilancio alle varie aree agricole altrimenti destinate all’abbandono è, infatti, una delle priorità che si sono poste le istituzioni europee, fin da principio.

Anche il campo della salute è tra i privilegiati nel campo dei finanziamenti europei come il settore degli aiuti umanitari. Ma è la formazione professionale a rappresentare uno dei campi privilegiati dalle istituzioni europee. Offrire degli strumenti per imparare nuove professionalità è senza dubbio un’attività vista di buon occhio da parte delle istituzioni europee soprattutto se rivolti a soggetti a forte rischio di esclusione sociale.

Proprio la formazione rappresenta uno dei cardini dell’attività dell’UE. Alcuni bandi sono rivolti proprio per la realizzazione di appositi corsi destinati agli imprenditori in difficoltà. Aggiornarsi ed imparare i nuovi strumenti, anche di tipo informatico, può rappresentare infatti una vera e propria ancora di salvezza per la propria azienda.

Risorse significative possono essere ottenute dalle imprese che vogliono puntare sull’innovazione acquistando nuovi strumentazioni, realizzare nuovi brevetti o ampliare le strutture destinate alla produzione. Insomma quella dei finanziamenti europei rappresenta un’occasione per tante professionalità che vogliono emergere creando un’attività in grado di contribuire allo sviluppo del proprio territorio.

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