In un periodo di notevole incertezza economica la richiesta di investimenti, in grado di garantire margini di guadagno interessante a fronte di rischi minori, è sempre maggiore. Si tratta degli investimenti sicuri, o definiti tali, cioè strumenti economici che spesso, però, garantiscono dei margini di guadagno ridotti. Bancoposta, ad esempio, è da sempre considerata come una delle società più sicure del mercato.
In tanti sottoscrivono, così, i finanziamenti o si rivolgono alle tipologie di investimento più avanzate come il trading Bancoposta. Non mancano, però, i prodotti finalizzati alla gestione del risparmio. E’ il caso dei fondi comuni di Bancoposta, lo strumento messo in campo da Poste Italiane che consente di capitalizzare il proprio capitale.
Fondi comuni di Bancoposta: cosa sono?
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In tanti oggi, pongono l’attenzione su questa particolare tipologia di investimento ritenendo Poste Italiane, una società in grado di garantire livello di sicurezza senza dubbio maggiore rispetto a molti altri prodotti finanziari. Ma che ruolo ha Poste Italiane nei fondi comuni di Bancoposta? La società è essenzialmente l’ente di distribuzione; si tratta di un aspetto da tenere presente prima della sottoscrizione del prodotto.
Scendendo più nel dettaglio possiamo considerare i fondi comuni di Bancoposta come uno prodotto in grado di garantire una gestione professionale dei propri risparmi, ma soprattutto flessibile. Particolari condizioni sono, infatti, garantite per le diverse tipologie di utenze. In pratica il prodotto si divide in tre diverse categorie, a seconda delle esigenze della clientela.
I tre tipi di fondi comuni di Bancoposta
I fondi comuni a “Benchmark” consentono di investire in una determinata area geografica o esclusivamente per una categoria di titoli. L’offerta si compone di un fondo monetario, due obbligazionari, due azionari e due bilanciati.
I fondi comuni obbligazionari con distribuzione annuale dei proventi rappresentano un’altra categoria di fondi offerti da Bancoposta. Si tratta di un prodotto disponibile solo per specifici periodi dell’anno.
Un ampio margine di diversificazione degli investimenti è disponibile per gli utenti che sottoscrivono, invece, i fondi comuni flessibili. In questo modo il cliente può accedere ad un prodotto caratterizzato da obbiettivi specifici ed in grado di garantire un notevole margine di libertà per la composizione del portafoglio di investimento.
Le offerte di Bancoposta
Sono otto i prodotti che Bancoposta ha riservato per coloro che hanno intenzione di investire sui fondi comuni. Si tratta di un ampio margine di scelta, differenziato per la categoria di investimento e per il margine di rischio che si è pronti a correre oltre alla composizione del portafoglio.
Liquidità Euro, ad esempio, è un fondo comune di Bancoposta che prevede l’investimento negli strumenti del mercato europeo. Si tratta soprattutto di emittenti governativi italiani. In sostanza possiamo definire come questo tipo di prodotto estremamente sicuro con i margini di guadagno previsti, per ora, in aumento.
Discorso diverso riguarda i fondi comuni Bancoposta Obbligazionario Euro a Breve Termine ed a Lungo Termine. Si tratta di due prodotti che, come indica il nome stesso, hanno nella scadenza dell’investimento la principale differenza. Come sempre accade in questi casi sono le esigenze e le aspettative del cliente a rendere più indicato un investimento piuttosto che un altro.
I fondi Mix 1 e Mix 2, invece, si compongono di investimenti di natura obbligazionaria ed azionaria. Una differenziazione in grado di garantire diversi vantaggi. Anche la ripartizione territoriale degli investimenti è davvero ampia anche se i titoli inglesi e francesi sono in netta maggioranza.
Ma è il fondo Azionario Euro a rappresentare lo strumento in grado di garantire utili maggiori. Si tratta di un prodotto caratterizzata da una ripartizione finanziaria per il 25% seguita dall’industria, per una quota del 20, e di Consumi Discrezionali per il 15,3%. Anche in Fondo Internazionale è estremamente diversificato, ma con investimenti operanti in diverse aree del globo. La metà dei titoli proviene dagli Usa, il restante da Europa e Giappone.