Sono davvero tante le tipologie di investimento che è possibile realizzare con una piccola somma di denaro. Scegliere non è sempre facile, come anche ottenere somme notevoli. Insomma i tempi non sono dei migliori: la crisi si fa sentire sul sistema finanziario e la situazione di estrema difficoltà delle banche nel nostro non fa ben sperare.
Se anche voi non vi fidate degli istituti di credito, potete orientarvi verso altre forme di investimento sicuri e margini di guadagno interessanti. Ma quali sono i settori su cui conviene puntare i propri soldi? In tanti, in ambito economico, parlano di investire in case prefabbricate. Ma conviene davvero? Quali sono i vantaggi? E i rischi? In questa guida cercheremo di fare chiarezza su un ambito ancora poco conosciuto.
Cosa si intende per case prefabbricate
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Si tratta di una particolare tipologia di abitazione realizzate in legno, un elemento che era largamente utilizzato in passato in svariate aree del nostro paese, ma che rappresenta, ora, una prerogativa delle aree alpine o montuose. Ma oggi, con le innovazioni proposte nel settore, le case prefabbricate rappresentano una delle nuove frontiere della costruzione.
Comode, estremamente funzionali ed in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza abitativa, anche le più moderne: le case prefabbricate vengono sempre più spesso utilizzate come dimore di tipo temporaneo, per un determinato periodo dell’anno. Spesso sono di dimensioni davvero ridotte, altre volte rappresentano una valida alternativa alle classiche abitazioni di cemento; rientrano in questa categoria anche gli chalet ed i bungalow.
Investire in case prefabbricate: da dove cominciare
È la locazione della struttura a rappresentare una delle formula di investimento in case prefabbricate. La costruzione, ma soprattutto l’acquisto, della struttura prevede una serie di costi tutto sommato ridotti mentre il canone di affitto dipende da fattori esterni, ma può raggiungere anche quote significative, nel caso in cui l’area sia a forte vocazione turistica visto che le funzionalità di questo tipo di immobile sono praticamente le stesse delle abitazioni in muratura. Insomma investire in case prefabbricate potrebbe essere una buona occasione per guadagnare cifre considerevoli.
Il primo passo da fare è, quindi, di acquistare la casa utilizzando i tanti siti che offrono il servizio online. Anche le agenzie immobiliari mettono in capo un’offerta ampia per chi intende investire in case prefabbricate. Ma come detto un’altra scelta si presenta a chi vuole raggiungere margini ancora maggiori: la costruzione.
Investire in case prefabbricate realizzando da sé la struttura rappresenta il metodo migliore per massimizzare i guadagni. La scelta del terreno su cui realizzare la casa è di fondamentale importanza. Sono le aree a vocazione turistica, come detto, a rappresentare l’ideale per la realizzazione di una simile struttura, ma anche le caratteristiche climatiche, come anche i servizi offerti, rappresentano un valore importante ed a cui porre attenzione.
La normativa per i prefabbricati
Ma è a concessione edilizia a rappresentare il fattore principale da tenere in considerazione. Controllare la concessione edilizia è fondamentale come è importante tenere presente che sui terreni in cui non è presente la concessione edilizia, non è possibile neppure realizzare una casa in legno. La normativa, in particolare, prevede che, qualora la struttura risponda ad esigenze abitative durature, sia considerabile un classico immobile. Da ciò deriva la necessità di richiedere il permesso di costruzione.
Un altro fattore da tenere presente, prima di investire in case prefabbricate è che la realizzazione di una struttura di questo tipo, su un terreno agricolo, è possibile solo per gli agricoltori o per i coltivatori diretti iscritti regolarmente all’albo. Nel caso contrario la struttura non può essere di dimensioni superiori a 200 metri quadrati.
L’articolo 3 del Testo Unico per l’Edilizia prevede, però, che anche i terreni ad utilizzo agricolo possano essere oggetto di costruzione di edifici ad uso abitativo, come manufatti agricoli, ma solo di dimensioni pari a 50 metri quadrati su ogni ettaro. Appena acquistato il terreno, è necessario presentare la richiesta, al comune, per l’inizio dei lavori di costruzione.