I metalli rappresentano da sempre uno strumento importante per effettuare gli investimenti. Ma le differenze, sui prodotti su cui investire, sono tante e ricadono, naturalmente, sulla natura e la redditività dell’investimento stesso. Investire in rame, ad esempio, è una delle mosse più comuni per chi vuole ottenere margini elevati, in poco tempo.
Uno dei primi elementi di cui tenere presente, quando si tratta di investire in rame, è che si tratta di un metallo considerato non prezioso. La notevole conduzione termica rende, però, questo materiale adatto ad essere usato per la realizzazione di una notevole quantità di dispositivi elettrici, oltre ai fili conduttori.
Investire in rame: i fattori da valutare
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E’ bene sapere che il rame è esposto ad un’infinita serie di variazioni, anche notevoli. Sono davvero tanti i fattori che incidono pesantemente sul valore del di questo metallo. La valutazione sui mercati finanziari rende la volatilità davvero alta perché strettamente legata al valore stabilito dalla LME, la London Metal Exchange.
Un altre elemento da tenere presente è che il rame, a differenza dell‘oro o dell’argento, non può essere tenuto in casa. E’ davvero impossibile la detenzione fisica di questo metallo per le incredibili quantità che dovrebbero essere conservate. Insomma una serie di difficoltà davvero notevoli accompagnano questo tipo di investimento.
Conviene investire in rame?
Escludendo gli investimenti che prevedano la detenzione fisica, per gli ovvi motivi che abbiano descritto in precedenza, l’investimento nel rame può essere effettuato attraverso gli EFT, gli Exchange Trade Found sulle materie prime o con i CFD. La reale convenienza di questo tipo di investimento è direttamente correlata alla conoscenza che l’imprenditore ha sulla natura degli strumenti finanziari e degli indicatori. Comprendere appieno i segnali del mercato consente di realizzare degli investimenti aumentando le possibilità di successo.
Un altro aspetto da valutare è l’andamento del valore del metallo. Storicamente il rame ha conosciuto una risalita continua, nel periodo pre-crisi, cioè da dal 2003 al 2008. Dopo questo lasso temporale le quotazioni hanno intrapreso la via del ribasso. Un crollo di quasi trenta punti percentuali che ha letteralmente sconvolto il settore. Ma quali sono le previsioni per il futuro?
Gli esperti, come al solito, non si sbilanciano, anche se i segnali sembrano chiari: il rame tra il 2017 ed il 2018 riprenderà la strada del rialzo. Insomma rispondendo al quesito iniziale possiamo dire che investire in rame, in questa particolare fase storica, conviene. L’estrema volatilità è, però, un fattore da tenere presente, prima di effettuare l’investimento.
Il trading del rame: opportunità e rischi
Prevedere le valutazioni di un valore così estremamente instabile non è facile. Nonostante questo il rame è da sempre considerata una delle commodities più interessanti; per quale motivo? Il copper, termine inglese con il quale si indica questo metallo, è uno delle materie prime più “tradate” cioè più comunemente utilizzate per il trading. Per questo motivo è davvero semplice trovare le piattaforme che offrano tutti gli strumenti e le informazioni essenziali per effettuare l’investimento.
Un altro aspetto di cui tenere conto è che il rame, oltre ad essere un bene rifugio, ha un valore che è direttamente correlato allo stato di salute dell’economia nazionale. L’andamento dell’economia statunitense è, ad esempio, uno delle variabili principali da valutare prima di effettuare l’investimento.
A ciò si aggiunge l’andamento del dollaro. Le variazioni della moneta americana, rispetto alle valute del resto del mondo, rappresenta un altro fattore da prendere in considerazione. Altro elemento imprescindibile è l‘andamento dell’industria mondiale, soprattutto elettronica. E’ risaputo come il rame sia utilizzato in quasi tutti gli apparecchi elettrici. Ad un aumento della produzione corrisponde una crescita della richiesta del metallo e quindi del suo valore.