Comprendere il vero valore dell’oro non è facile. Un’attività da professionisti, ma che con alcune nozioni, può essere compresa anche dagli amatori. Una delle diciture che troviamo più spesso sui gioielli preziosi, ad esempio, è oro 750. Cosa significa questa particolare formula? Cosa cambia se la dicitura è impressa sull’oro bianco?
Incisa a caratteri appena visibili, la formula oro 750 indica una particolare lega metallica con cui è stata realizzata il gioiello. Si tratta di un aspetto fondamentale per comprendere appieno il valore dell’oggetto prezioso. Ma per comprendere il significato della formula è utile chiarire un aspetto di particolare importanza: l’oro, allo stato puro, ha una consistenza morbida.
Una caratteristica che rende impossibile realizzare dei gioielli con l’oro puro per il semplice fatto che si deformerebbero con il tempo. Per questo motivo l’oro viene puro viene mischiato ad altri metalli così da rendere la consistenza maggiore. Ma quali sono le sostanze che si legano? Dall’argento al palladio passando per il nickel ed il rame, i metalli che possono essere aggiunti sono davvero tanti con ricadute inevitabili sulla qualità del gioiello. Ma tutto ciò non ci spiega il significato della dicitura Oro 750.
Oro 750: significato della formula
Con ”Oro 750”, in pratica, si indica la quota di oro puro presente all’interno della lega. L’oro 750, detto più genericamente oro 18 karati, indica che una quota di 750 su 1000 del gioiello si compone del metallo prezioso con una percentuale che potremmo identificare, più semplicemente, con il 75%. Ne consegue, naturalmente, che la parte restante, ovvero il 250 su mille, o meglio il 25%, si compone di altre sostanze.
Nell’oro 750 giallo, in particolare, avremmo una quota del 75% di oro puro mentre il restante 12,5% è argento ed un altro 12,5% è rame. Si tratta dell’oro maggiormente diffuso al mondo e che compone la stragrande maggioranza dei gioielli presenti nel mondo. La quotazione proposta dalle attività di ”Compro Oro”, infatti, si riferiscono a questa particolare lega.
Cambia la composizione dell‘oro 750 bianco. In questo caso avremo il 75% di oro allo stato puro a cui si aggiunge una quota del 25% di argento con nichel oppure con il palladio. Anche l’oro rosa ha caratteristiche particolari: l’oro 750 che è diffuso per il 75% del totale mentre il 20% restante è rame ed il 5% in argento. La colorazione, in questo caso, è data dal rame.
Ora che abbiamo compreso l’origine del termine oro 750, un dubbio può sorgere spontaneo: qual è la differenza rispetto alla classica dicitura 18 karati? Anche con questa formula si indica, in maniera differente, la quantità di oro puro presente all’interno del gioiello visto che il metallo prezioso viene identificato con la frazione 24⁄24 dove il numeratore è la quantità di oro puro. In questo caso, quindi, avremo una frazione di 18/24 che, rapportata, equivale al 75%.
Come riconoscere l’oro
Anche se la dicitura oro 750 dovrebbe rappresentare la garanzia del valore dell’oro, possiamo verificarne l’autenticità attraverso delle particolari tecniche conoscitive. Uno dei metodi più utilizzati per riconoscere l’oro è di analizzarne l’omogeneità della colorazione.
Nel caso in cui alcune aree del gioiello siano più chiare o più scure del restante, allora potremmo trovarci di fronte ad un oggetto placcato o ad un vero e proprio falso. Nel caso in cui la colorazione tendesse all’arancione, il gioiello potrebbe essere una lega bassa con un valore minore. Un altro metodo molto utilizzato è quello della calamita. A differenza del ferro, l’oro è un metallo che non ha caratteristiche magnetiche perciò non dovrebbe in alcun modo essere attratto dal magnete.
Naturalmente i metodi appena menzionati possono avere risultati parziali o difficilmente interpretabili da chi non ha particolare esperienza nel campo, perciò rivolgersi ad un esperto può essere indispensabile per comprendere appieno il valore del proprio gioiello.