Tra i tanti strumenti di investimento finanziario utilizzabili, i Pronti Contro Termine si caratterizzano per essere una valida alternativa ai Bot ed ai classici conti deposito con una scadenza a breve termine. Ma cosa sono e come funzionano i Pronti Contro Temine? Indicati in inglese con il termine ”Patti di Acquisto” i Pronti Contro Termine sono dei prodotti tra i più apprezzati sul mercato grazie ad una significativa semplicità nella gestione ed a costi davvero bassi.
Come funzionano i Pronti Contro Termine?
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Con la sottoscrizione dei Pronti Contro Termine, in pratica, il cliente acquista una determinata quantità di strumenti finanziari di tipo obbligazionario impegnandosi a rivenderli all’intermediario, ad una data prefissata e ad un costo predeterminato. Il prezzo del Pronti Contro Termine sarà pari all’ammontare del prezzo maggiorato di un tasso di interesse che sarà maturato durante il periodo che va dalla sottoscrizione del prodotto fino alla sua scadenza.
Tra le caratteristiche principali dei Pronti Contro Termine c’è la presenza di un titolo sottostante la cui titolarità passa dall’istituto di credito al cliente e successivamente da quest’ultimo alla banca. L’operazione prevede un deposito vincolato che il cliente sottoscrive con la banca e sul quale sarà calcolato un tasso di interesse. Si tratta di un prodotto che non prevede la copertura del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi applicato, invece, per i conti correnti e per i conti deposito.
E’ il titolo sottostante a rappresentare la garanzia del risparmiatore che rimane, per l’intera durata del contratto, all’interno del conto titoli dell’utente.
Pronti Contro Termine e conti deposito: differenze e similitudini
Se fino ad alcuni anni fa i Pronti Contro Termine rappresentavano la più importante forma di investimento alternativa ai Bot, oggi devono fare i conti con la concorrenza dei conti deposito vincolati. Quali sono le differenze tra le due forme di investimento?
I conti deposito vincolati rappresentano una forma di investimento sui cui ricade la protezione del Fondo Interbancario di Tutela. In pratica, in caso di insolvenza della banca, sarà il fondo a garantire il rimborso della quota depositata. Si tratta di una protezione prevista, però, solo per le somme inferiori a 100mila euro. Il conto deposito, inoltre, si configura come un prodotto spesso ”flessibile” grazie alla possibilità di prelevare la somma prima della scadenza, al prezzo di una penale spesso applicata sul valore degli interessi.
Essendo una tipologia di ”raccolta indiretta”, la garanzia viene offerta dal titolo sottostante che, come detto in precedenza, rimane di proprietà del cliente. Un altro elemento di differenza rispetto al conto deposito è la necessità del possesso di un conto titoli oltre all’impossibilità di svincolare la somma prima della scadenza.
Svantaggi e vantaggi dei Pronti Contro Termine
La remunerazione che, come abbiamo visto, è senza dubbio maggiore rispetto ai classici BOT, è da calcolare al netto dell’imposta di bollo prevista per l’apertura di un deposito titoli. In caso di fallimento dell’istituto di credito, inoltre, la garanzia si traduce nel possesso del titolo sottostante.
Dato che si tratta di strumenti finanziari che spesso vengono emessi dalla stessa banca, la garanzia potrebbe essere davvero insufficiente. Accade, inoltre, che le banche propongano tassi maggiori per i Pronti Contro Termine che si basano su titoli della casa aumentando i rischi in caso di fallimento dell’istituto di credito. Un altro aspetto da tenere presente sono i costi fissi che spesso possono gravare sulla remunerazione, perciò si rende necessario controllare bene le condizioni del contratto.
I Pronti Contro Termine rappresentano la soluzione ideale per chi cerca un investimento a breve termine configurandosi come un’alternativa valida rispetto ai Buoni del Tesoro, per i rendimenti maggiori, anche se è utile valutarli anche in relazione ai conti deposito.