Una moneta costantemente monitorata dagli osservatori internazionali, ma soprattutto dagli operatori del mercato del Forex, si tratta della Lira Turca. Che sia il cambio con l’Euro, con il Dollaro o le variazioni generali del valore, l’andamento della moneta di Ankara è sempre sotto i riflettori del mondo. Sono tanti gli italiani che hanno investito nelle obbligazioni in Lira Turca o sugli EFT sul mercato turco usufruendo dei vantaggi e dei rischi che ne conseguono.
Quotazioni Lira Turca: opportunità e pericoli
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Come tutti gli investitori sanno bene, ai mercati finanziari non piacciono affatto le condizioni di instabilità politica. Situazioni di difficoltà economica generale o governative non possono non ricadere sulla fiducia generale per il sistema economico del paese riflettendosi sulle quotazioni di borsa e del valore della moneta.
Si tratta di una situazione che ha toccato da vicino la Turchia, solo pochi mesi fa, con un tentativo di colpo di stato militare successivamente sventato dalle autorità di Ankara. Un altro elemento da tenere presente, quando si parla di monete di paesi emergenti, come appunto la Lira Turca, riguarda le interferenze che spesso i Governi possono avere sull’andamento del valore della moneta: un altro aspetto che ai mercati non piace affatto. A tutti ciò si aggiungono i vari attentati che hanno fatto tremare il paese, troppo vicino ai conflitti del Medio Oriente per non esserne pesantemente coinvolto.
Insomma una serie di condizioni non proprio favorevoli, ma che non hanno impedito l’acquisto di bond turchi. Si tratta di un fenomeno in costante aumento negli ultimi mesi. Sempre più italiani hanno deciso di puntare sui titoli di stato di Ankara, nonostante tutto. Il motivo è da ricercare nel maggiore margine di guadagno a cui si può accedere attraverso un investimento del genere. Maggiore è il pericolo, più alto sarà il gruzzolo che può essere raggiunto: una legge “classica” che regola il mercato.
Lira Turca: punti di forza ed elementi di debolezza
La moneta di Ankara è strettamente legata all’andamento dell’economia del paese. La Turchia, a differenza della vicina Grecia, ha conosciuto un periodo di costante miglioramento dei principali indici. Una condizione che ha caratterizzato il paese negli anni scorsi con un’economia sempre più vicina agli standard europei.
Le condizioni politiche, negli ultimi dieci anni, hanno visto però anche una sempre maggiore influenza dei Erdogan che ha più volte chiesto alla Banca Centrale Turca di tagliare i tassi, una politica spesso adottata anche dalla Bce, ma rigettata dalle autorità turche. L’indipendenza dell’istituto è quindi uno dei principali fattori di cui tenere conto.
Il dopo golpe ha però convinto la Banca Centrale a rivedere i tassi al ribasso per tentare di rilanciare l’economia a qual punto in difficoltà. La situazione generale non è però cambiata determinando una minore convenienza degli investimenti sui bond turchi.
Rischio downgrade per l’economia turca?
Naturalmente il tentativo di colpo di stato non ha aiutato un’economia già sofferente per il crollo del turismo. Le quotazioni della Lira Turca, in particolare, hanno conosciuto uno dei punti più bassi della sua storia, a seguito del golpe dei militari. Standard and Poors ha così rivisto il rating del paese valutandolo al ribasso con BB. I tre mesi di stato di emergenza ed il ritorno alla normalità nel paese hanno però consentito un rapido recupero di buona parte del valore iniziale.
In molti si aspettavano un downgrade con un tonfo delle quotazioni della Lira Turca ed una collocazione del rating al valore junk. Si tratta di un’evenienza fino ad ora evitata anche se le condizioni di incertezza rimangono, in parte, ancora presenti. Brasile e Russia sono i paesi che hanno già sperimentato una situazione in parte simile con il downgrade stabilito proprio durante la crisi del petrolio. Sia l’avanzo primario che una condizione di generale, seppure lenta, crescita economica rappresentano, però, dei punti di forza per l’economia di Ankara.
Investire sulle quotazioni della Lira turca, come anche sui bond, consente, quindi, di accedere ad ampi margini di guadagno, non comuni ad altri ambiti. Si tratta, però, di una scelta che apre anche a dei rischi significativi, anche se, ora, la possibilità del default appare lontana. Puntare sulla Lira Turca o sui Bond può rappresentare, quindi, una scelta vantaggiosa purché sia il frutto di una differenziazione del portafoglio, evitando, così, di perdere malauguratamente tutto. Le quotazioni della moneta si avviano intanto ad una fase di stabilità. Tutto fa pensare insomma che, per ora, il peggio sia passato anche se gli elementi di criticità, sia economia che politica, sono dietro l’angolo.