E inutile negarlo, i rovesci della crisi economica hanno cambiato non poco le abitudini degli italiani. Una società per molti aspetti diversa è quella che tocchiamo con mano oggi. Nuovi metodi di consumo e di risparmio sono nati come funghi nell’ultimo decennio modificando radicalmente alcune abitudini che sembravano ormai consolidate. E se prima comprare o vendere vestiti usati era un cosa per pochi, oggi questo tipo di commercio è molto diffuso.
Vendere vestiti usati rappresenta un investimento in grado di garantire margini di guadagno notevoli a fonte di zero spese. Che c’è di meglio di liberarsi di capi di abbigliamento che ormai non utilizziamo liberando l’armadio ed, al contempo, guadagnare?
Vendere vestiti usati: ecco come fare
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Una delle prime questioni da tenere in considerazione, prima di accingersi a mettere in commercio qualche vecchio maglione, è quella di valutarlo. Sono due i fattori su cui concentrarsi: le caratteristiche del capo di abbigliamento e la richiesta sul mercato. Per orientarsi, a questo punto, basterebbe recarsi in uno dei siti di vendita di vestiti usati, informarsi sui vari prezzi proposti e sul successo dei vari capi di abbigliamento.
Per quanto riguarda i portali, la gamma di scelta è davvero variegata. Da eBay ad Amazon passando per Kijiji, trovare il sito, per vendere i vestiti usati, non è affatto un problema. Ma i fattori da valutare non si fermano qui.
Il vestito da vendere è griffato? Se la risposta è affermativa, le probabilità di venderlo aumentano a dismisura. Da sempre comprare i prodotti “firmati”, ad un prezzo inferiore rispetto al classico negozio, rappresenta un’attività molto comune.
Quali sono le condizioni del vestito? Nel caso in cui il capo di abbigliamento sia effettivamente sporco o, peggio, abbia qualche piccolo strappo è indispensabile operare gli aggiustamenti necessari. E’ inutile dire che l’aspetto con il quale si presenta l’abito rappresenta il migliore biglietto da visita.
Anche la foto con cui viene presentato l’abito è di fondamentale importanza. Scattare belle immagini in grado di sottolinearne i colori ed, il suo ottimo stato di conservazione, è indispensabile. Alle foto va accompagnata una descrizione.
La vendita online
E lo strumento più rapido per vendere i vestiti usati. Il web offre una vasta gamma di possibilità per alienarsi i capi di abbigliamento usato, in poco tempo. Negli Usa, ad esempio, il sito Twice è da anni leader del commercio di abiti usati nel paese. In Italia possiamo trovare, invece, Mercatopoli,it, MercatinoUsato o SecondaMano. Poshmark, ad esempio, è uno dei siti più avanzati e che consente agli iscritti che intendono vendere vestiti online, di inserirli in un’apposita vetrina da arricchire ed organizzare secondo i prori gusti.
Nella maggior parte dei portali in rete, la somma spettante al venditore del vestito è pari anche all‘80% del prezzo.
Vendere vestiti usati nei negozi
Se preferite utilizzare i classici metodi o magari non vi fidate ancora delle transazioni online, nonostante i sistemi di sicurezza, è possibile optare per la classica vendita nei negozi. E’ indispensabile tenere presente che i margini di guadagno, in questo caso, possono essere inferiori. I vestiti che, questo tipo di negozi predilige, soprattutto se vintage, preferiscono sono quelli ricercati di venti e trenta anni fa.
I capi di abbigliamento che spesso tornano di moda e che qualcuno è interessato a comprare per rivivere i “vecchi tempi”. In altri casi è possibile rivolgersi ai negozi specializzati nella vendita di tutti i capi di abbigliamento usato, ma anche in questo caso le opportunità di guadagno sono ben poche e non è affatto sicuro che l’esercente riesca a vendere i vestiti usati che abbiamo portato. Una soluzione potrebbe essere, a questo punto, lasciarli in conto vendita.