Si potrebbe dire, senza timore di smentita, che aprire i B&B rappresenti uno dei business del momento. Un’espansione senza freni quella che sta conoscendo il settore dei Bed and Breakfast favoriti dai costi di apertura davvero bassi e da una burocrazia meno invasiva rispetto ad altre tipologie di attività. A ciò si aggiunge un altro particolare non di poco conto: i B&B sono spesso preferiti dai turisti di tutto il mondo per i prezzi largamente inferiori rispetto al mercato; un’alternativa conveniente ai classici alberghi ed in grado di offrire servizi soddisfacenti.
Ma i segreti del successo dei B&B vanno ben al di là dell’aspetto puramente economico. I Bed and Breakfast rappresentano una finestra sul luogo che si sta visitando con un contatto ”full immersion” con la realtà del posto e le persone che lo abitano. E proprio l’ospitalità rappresenta un fattore di primaria importanza nell’ambito dei servizi dei B&B oltre che un aspetto tra i più apprezzati dagli utenti. E poi ci sono i vantaggi per chi sceglie di aprire un B&B accedendo ad una fonte di entrata economica sicuramente interessante.
Aprire un B&B: i requisiti
Sono le norme regionali a regolare il settore considerando i B&B come delle strutture ricettive a conduzione familiare e gestite da privati. Consultare la legge in vigore nella propria regione è quindi il primo passo per operare rispettando le regole imposte. Successivamente è necessario recarsi all’ufficio Suap del proprio comune e ritirare la modulistica necessaria per effettuare la Dichiarazione di Inizio Attività. Si tratta della Scia, acronimo che sta per ”Segnalazione Certificata di Inizio Attività” e rappresenta la nuova formula prevista e che sostituisce la vecchia Dia. Appena presentato questo documento compilato in ogni sua voce, l’attività sarà immediatamente operativa.
Ma la Scia non è l’unica certificazione necessaria per intraprendere l’attività. Al documento vanno allegati alcune informazioni sull’immobile secondo una regolamentazione che varia da regione a regione. La planimetria della casa adibita a B&B è uno degli allegati da inviare mentre in alcuni casi l’ente regionale prevede anche l’invio del contratto di proprietà o di affitto e di un’apposita polizza assicurativa di responsabilità civile per i clienti.
Il passo successivo è l’avvio delle pratiche per effettuare la classificazione dell’immobile ed il monitoraggio della comunicazione dei clienti con gli agenti di pubblica sicurezza. Anche in questo caso sono le singole regioni a gestire questi adempimenti con condizioni che possono differire da zona a zona. Per quanto riguarda la Scia, inoltre, è possibile che l’ente comunale preveda il pagamento dell’imposta di istruttoria con un valore compreso tra i trenta ed i centocinquanta euro.
L’alloggio
Non tutti gli immobili possono essere adibiti a Bed and Breakfast. Per aprire un B&B è necessario che la casa sia in regola con i vari requisiti previsti per il settore urbanistico edilizio, a quelli igienico sanitari oltre alla sicurezza. Riguardo quest’ultimo aspetto, è da tenere presente che esiste uno specifico limite per il numero dei letti e per la superficie da adibire a B&B. In alcuni casi può essere indispensabile la presenza di particolari arredi di base. In nessun caso, inoltre, i clienti devono essere costretti ad attraversare l’alloggio di un altro ospite per raggiungere il proprio.
Anche i bagni devono avere un’attrezzatura adeguata con la presenza di una vasca, una doccia, il lavabo e naturalmente il vater. La pulizia deve essere quotidiana mentre il cambio della biancheria deve garantito ad ogni nuovo ospite. L’alloggio deve comprendere un numero di camere che va da un minimo di tre ad un massimo di sei, anche se molti requisiti variano, anche in questo caso. da regione a regione. Un ultimo aspetto da tenere presente è che l’attività del B&B deve essere interrotta per un determinato periodo durante l’anno, così da rispettare l’aspetto ”saltuario” dell’attività.