La telefonia è uno degli ambiti più in crescita. Un settore che desta ancora molto successo da parte dei consumatori, sia giovani che adulti, interessati ad ottenere gli ultimi modelli di smartphone o tablet. Insomma aprire un centro telefonia può rappresentare uno investimenti redditizio, visto il continuo sviluppo del settore soprattutto in Italia, dove la diffusione degli smartphone ha raggiunto quote impensabili negli altri paesi del vecchio continente.
Aprire un centro di telefonia: gli aspetti da considerare
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Sono i costi a rappresentare uno degli aspetti a cui porre maggiore attenzione quando si sta pensando di aprire un centro telefonia, come nei diversi campi del commercio e dell’imprenditoria in generale. Intraprendere questo tipo di attività non richiede un costo eccessivo, ma nemmeno insignificante. Insomma possiamo considerare la somma delle spese ma inferiore ai 30mila euro. Naturalmente molto dipende dalla tipologia di negozio che si intende aprire e naturalmente dalla commercializzazione che da realizzare.
Avere a che fare con la burocrazia è inevitabile. E’ importante, infatti, dimostrare, una certificazione apposita, di possedere tutti i requisiti morali, l’ambito in cui operare, la collocazione del negozio, la superficie di vendita disponibile. A tutto ciò si aggiunge il rispetto delle norme paesaggistiche previste dall’ente comunale, delle norme igienico sanitarie oltre alla destinazione d’uso dell’immobile. Il tutto nell’ambito di una procedura che non appare difforme alla realizzazione di un negozio ”classico” con l’apertura di una partita Iva (o della costituzione delle società) e l’iscrizione nella Camera di Commercio.
La gestione
I costi di gestione rappresentano un elemento da considerare con attenzione per ogni tipo di attività. Un centro di telefonia è una tipologia di attività che non richiede una quantità notevole di personale. Basta il proprietario, con un collaboratore anche part time per condurre l’attività del negozio, anche se molto, anche in questo caso, dipende dall’entità dell’investimento che si intende realizzare.
Scegliere un locale di dimensioni tutto sommato contenute permette di ridurre le spese derivanti dal fitto, le tasse, le utenze oltre al canone mensile, se presente. Il centro telefonia, per le particolari caratteristiche dei dispositivi elettronici in vendita, può essere facilmente oggetto di incendio o furto, perciò stipulare una polizza assicurativa può risultare essenziale per dormire sogni tranquilli. A tutto ciò si aggiungono gli adempimenti fiscali ed i costi della pubblicità: voci di spesa che portano il costo totale per la gestione di un centro di telefonia sui quattromila euro mensili.
I guadagni
Abbiamo visto le spese che possono gravare non poco sul bilancio di un’attività economica di questo tipo. I guadagni, invece, raggiungono, in media, il 25%. E’ pari al 10% la somma che si ottiene con la vendita di uno smartphone mentre per le ricariche si scende ai cinque punti percentuali. Insomma anche i guadagni non sono proprio allettanti. Una situazione resa ancora più difficile dalla concorrenza sempre più spietata dei colossi della grande distribuzione, molto attivi nell’ambito della telefonia.
I grandi magazzini, infatti, offrono, spesso, gli stessi prodotti dei piccoli negozi con un margine di guadagno molto inferiore sbilanciando notevolmente la concorrenza in loro vantaggio.
Per questo motivo chi intende aprire un centro telefonia può richiedere un mandato di vendita. Si tratta della licenza, dei gestori stessi della telefonia mobile, di commercializzare i prodotti dei vari operatori. Si ottiene attraverso una serie di verifiche della compagnia sulle credenziali e permette di aprire anche più di un centro telefonia nelle diverse zone. Anche l’apertura di un negozio in una rete in franchising può rappresentare una ghiotta occasione. Ai franchisor, di solito, le compagnie offre una serie completa di servizi: dalla formazione, all’arredamento per il negozio fino alla progettazione degli spazi espositivi. Per il settore del franchising, inoltre, è possibile accedere ad una serie di contributi a fondo perduto.