Il ricorso alle badanti, nel nostro paese, è sempre più comune. Gli orari di lavoro sempre più opprimenti rendono la cura della casa un’impresa spesso del tutto impossibile per le donne. Per far fronte ad un’esigenza in costante aumento, sono stati introdotti dal Governo degli specifici iter burocratici che rendono la regolarizzazione delle colf molto più agevole rispetto al passato. Ma qual è il percorso per avere una badante in regola?
Badante in regola come fare?
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Da alcuni anni gli adempimenti burocratici per la regolarizzazione delle domestiche è stato regolato da una serie di norme. L’assunzione della collaboratrice domestica va comunicata agli enti previdenziali preposti nei tempi e nei modi previsti. Si tratta di un passaggio fondamentale che premette di evitare di incorrere in sanzioni anche molto pesanti.
Per procedere alla regolamentazione della badante basta effettuare la comunicazione all’INPS. La richiesta va correlata dai documenti di identità della persona che sarà assunta. In particolare sono necessari la carta di identità, il codice fiscale, il permesso di soggiorno se straniera, la tessera sanitaria e gli eventuali attestati.
A questo punto è necessario recarsi in un qualsiasi ufficio dell’INPS almeno un giorno precedente all’assunzione. Attraverso la comunicazione di assunzione sarà possibile adempiere ai vari obblighi fiscali previsti dagli enti previdenziali e degli uffici competenti. La regolamentazione della badante, infatti, ha effetti nei confronti del Ministero del Lavoro, dell’Inail e dell’Inps.
Ma cosa dovrà essere scritto nel contratto? Se la richiesta di assunzione può essere presentata all’Inps anche per via telematica, il contratto può rimanere a disposizione del datore di lavoro e della badante in regola. Ad essere inseriti su questo fondamentale documento sono la data di inizio del rapporto lavorativo, la categoria di assunzione della domestica, l’anzianità di servizio, la durata del periodo di prova, l’orario di lavoro, la giornata prevista per il riposo settimanale, il vitto e l’alloggio laddove previsti e, naturalmente, la retribuzione oraria.
I passaggi necessari
Per mettere in regola una badante basta recarsi in un qualsiasi ufficio dell’Inps scrivendo una lettera di assunzione. Anche se non obbligatorio questo passaggio consente di mettersi al riparo da eventali controversie che potrebbero sorgere successivamente riguardo le condizioni del contratto.
Quest’ultimo va redatto in due copie, una da consegnare alla badante un’altra che dovrà essere conservata al datore di lavoro. Ma cosa accade nel caso in cui la badante è minorenne?
In questo caso è necessario aggiungere ai documenti precedentemente elencati il certificato di idoneità al lavoro che sarò rilasciato dall’Ufficiale Sanitario dell’ASL della zona a seguito di una visita medica, a dichiarazione dei genitori della badante, vidimata anche dal sindaco del comune di residenza, nella quale dichiara di acconsentire che la domestica minorenne risieda nella famiglia del datore di lavoro.
Badante in regola: la procedura per il lavoratore extracomunitario residente in Italia
Nel caso in cui il lavoratore sia extracomunitario e risulti già residente nel nostro paese, la procedura non prevede, già dal 2011, la compilazione del celebre ”Modello Q” per stipulare il contratto di soggiorno. Tali comunicazioni, infatti, sono state assorbite dalle comunicazione obbligatorie di assunzione che i datori di lavoro devono inviare all’Inps attraverso la procedura online.
Il lavoratore, invece, ha l’obbligo di presentare un permesso di soggiorno oltre alla copia del modulo UniLav alla questura. Per i lavoratori minorenni è prescritto l’obbligo di presentare i medesimi documenti previsti per le badanti minorenni italiane o comunitarie.
Per i soggetti non ancora residenti nel nostro paese è necessario attendere la pubblicazione del cosiddetto ”Decreto Flussi”, ovvero il numero programmato di stranieri extracomunitari che possono entrare nel nostro paese ogni anno. Si tratta di una comunicazione che viene pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale.