Uno dei provvedimenti che ha destato maggiore interesse, in campo lavorativo, è senza dubbio il Bonus Inps. Si tratta di una particolare forma di sostegno destinato a particolari categorie di lavoratori e residenti in specifiche aree geografiche. Il bonus, infatti, è il frutto dei finanziamenti europei destinati alle aree maggiormente svantaggiate del vecchio continente. L’obbiettivo del bonus INPS, in pratica, è di stimolare le nuove assunzioni nelle aree ed il rientro nel mondo del lavoro nelle regioni caratterizzate dalle percentuali più alte di disoccupazione. Ma in cosa consiste il bonus INPS? Chi può richiederlo?
Bonus INPS: le caratteristiche principali
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Stabilito nel luglio del 2014, il bonus INPS si traduce in uno sconto sui contributi che le aziende devono corrispondere allo Stato per l’assunzione di un donna in stato di disoccupazione. E’ del 50% il bonus previsto per le aziende che assumono questa particolare categoria di lavoratrici, per una durata di 12 mesi, con un contratto a tempo determinato. La durata passa a 18 mensilità per l’assunzione a tempo indeterminato, ma anche per il passaggio dal contratto dalla prima alla seconda formula.
Ma come abbiamo detto in precedenza solo in alcune regioni è possibile accedere all’agevolazione. Se nel meridione tutte le aree sono oggetto degli sconti (Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata), in Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Liguria, Lombardia, Veneto, Sardegna, Piemonte, Marche e Valle d’Aosta solo in alcune zone particolarmente svantaggiate è possibile accedere all’agevolazione.
Come si richiede il bonus INPS?
E’ l’impresa a dover avanzare la richiesta all’Inps per accedere allo sgravio fiscale del 50% sui contributi da versare. La domanda deve essere inviata, per via telematica, prima dell’inizio della prestazione lavorativa.
Ricevuta la richiesta, l’Istituto provvede a controllare i requisiti confermando, o meno, il bonus applicabile. Ma quali sono le condizioni previste per accedere al bonus?
I requisiti
Oltre all’ambito territoriale che, come detto, è essenziale per stabilire la possibilità di accesso, sono indispensabili determinati requisiti. L’assunzione, in particolare, deve essere effettuata in favore di una donna in condizione di disoccupazione effettiva da un periodo di minimo sei mesi.
Non esistono, inoltre, particolari restrizioni riguardo l’età della dipendente oggetto dell’assunzione come il tipo di mansione che sarà svolta. Insomma il bonus INPS rappresenta un valido strumento che l’esecutivo, del Governo Monti, ha messo in campo per limitare il fenomeno della disoccupazione femminile, in aree a forte svantaggio economico e occupazionale come il sud Italia o le province interne del centro e del nord Italia.
Trovare lavoro, in molte zone del nostro paese, è davvero un’impresa, sopratutto per una categoria svantaggiata come quella femminile.
Ma cosa cambierà nell’anno in corso per il bonus INPS? Il nuovo anno riserverà delle novità importanti, soprattutto per il settore del lavoro. Nulla, o quasi, dovrebbe cambiare, però, per il bonus INPS che è riconfermato nel 2017. Per accedere all’agevolazione è necessario che la donna sia senza lavoro per un periodo di almeno sei mesi, o di 12 se residente in un’area considerata svantaggiata.
Gli altri bonus assunzione
Le altre agevolazioni, destinate alle imprese e previste per il 2017, sono applicate per chi assume un giovane con un’età compresa tra i 15 ed i 24 anni o anche se superiore ai 26, ma solo se in condizione di disoccupazione per un periodo superiore ai sei mesi.
Anche Garanzia Giovani rappresenta un valido strumento per stimolare l’assunzione giovanile. Si tratta di un’agevolazione prevista per i giovani con un’età compresa tra i 15 ed i 29 anni. Per l’assunzione lo Stato prevede uno sconto contributivo per un massimo di 8.60 euro per ogni lavoratore assunto con la formula del tempo indeterminato o di apprendistato. Lo sconto passa al 50% dei contributi per il contratto a tempo determinato.