Sono davvero tanti i Caf presenti nel nostro paese. Dai piccoli comuni di campagna alle grandi città, i centri di raccolta Caf rappresentano una delle attività più comuni in Italia. Ma l’ampia diffusione territoriale degli uffici sembra davvero insoddisfacente per rispondere alle tante esigenze dei vari utenti. Ed ecco che code interminabili si formano all’interno e spesso all’esterno dei centri. Il Caf rappresenta un servizio molto richiesto e necessario per i tanti contribuenti del nostro paese. Insomma aprire un Caf potrebbe essere davvero una buona idea per guadagnare.
Ma quali sono le competenze per aprire un Caf? Proprio tutti possono aprire un Caf? Quali sono i requisti richiesti per mettere in piedi un’attività di questo tipo? Si guadagna davvero? Insomma le domande che possono affollare la mente di chi sta pensando di aprire un Caf sono davvero tante.
Aprire un Caf: i requisiti
Indice dei contenuti
Non tutti possono aprire un Caf. L’apertura di questo tipo di attività è riservata, infatti, solo a determinate categorie di lavoratori. I sindacati operanti da almeno dieci anni sono tra i soggetti che possono aprire un Caf oltre alle associazioni di lavoratori con una quantità di iscritti pari ad almeno 50mila. Si aggiungono a queste due categorie, anche le specifiche figure professionali dei commercialisti, dei consulenti del lavoro, tutti dotati di una partita Iva. Far parte delle categorie rappresenta il primo aspetto fondamentale per affrontare i vari passaggi per aprire un Caf.
A questo punto è necessario recarsi alla direzione regionale e presentare la documentazione prevista, indicando i soci dell’ufficio, i dipendenti e comunicare la sede legale nella quale si svolgerà l’attività. Presentata la documentazione necessaria, non rimane che aspettare il responso della domanda. In caso di accettazione, si potrà procedere all’iscrizione nell’albo e cominciare ad operare.
Quanto guadagna un Caf?
Naturalmente i margini di guadagno rappresentano un valore fondamentale per chi intende aprire un Caf, al pari di tutte le varie attività commerciali, di servizi e degli investimenti in generale. Innanzitutto dobbiamo tenere presente che le attività svolte da Caf sono davvero tante e vanno dalla liquidazione alla comunicazione dei dati all’Agenzia delle Entrate fino all’attività più generica di consulenza fiscale.
I guadagni sono quindi direttamente correlati alla tipologia di attività che si svolge ed all’utenza che si rivolge all’ufficio. Per abbattere i costi è possibile, inoltre, aprire un Caf in franchising. Attraverso l’affiliazione è possibile, infatti, ottenere gratuitamente il software che sarà fornito dalla compagnia stessa, accedere ad un percorso di formazione iniziale, un servizio di assistenza online e telefonica, ai più moderni sistemi di archiviazione e gli aggiornamenti periodici; un servizio, anche in questo caso, del tutto gratuito. Insomma i ”classici” vantaggi di aprire un franchising.
Conviene aprire un Caf?
Come detto in precedenza, la richiesta dei servizi dei Caf è sempre altissima, perciò se si è in possesso delle competenze sufficienti, i margini potrebbero essere davvero alti. Aver svolto professioni nel settore come il ragioniere, l’amministratore di condominio, il contabile, il commercialista è senza dubbio un vantaggio per operare con le conoscenze dovute. Ma a volte la competenza non basta anche per chi ha svolto queste professioni.
In questo caso potrebbe essere utile svolgere una pratica in un ufficio Caf per un periodo iniziale, così da imparare a fondo i segreti del mestiere. L’aiuto di un professionista del settore può risultare indispensabile per mettere in pratica le migliori tecniche, anche online, per iniziare l’attività nel migliore dei modi.
E’ indispensabile tenere presente che un Caf rappresenta un’attività che prevede un rapporto basato su una stretta fiducia con la clientela, per questo motivo operare al massimo delle competenze ed offrire un servizio sempre al massimo livello è indispensabile.