Quello del turismo rappresenta uno dei settori più in salute nel nostro paese. Complice il rischio attentati che ha coinvolto la Germania, l’Inghilterra, ma soprattutto la Francia, molti turisti preferiscono visitare le bellezze archeologiche, ambientali e paesaggistiche del nostro paese. Insomma i numeri del turismo sembrano sorridere al nostro paese ed a tutte le attività collegate alla ricezione turistica. In tanti si chiedono, ad esempio, come diventare guida turistica, una delle professioni più richieste attualmente in tutte le regioni italiane.
L’esame per diventare guida turistica
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Il percorso da seguire per diventare guida turistica è, però, molto lungo e regolato da un decreto risalente all’11 dicembre del 2015. Si tratta di una normativa che ha rivoluzionato il settore ed alla quale hanno dovuto adattarsi anche le ”vecchie” guide turistiche. Essere maggiorenni è il primo dei requisti a cui segue la qualifica professionale di guida turistica, ottenuta in uno dei paesi membri dell’Unione Europea o l’abilitazione a svolgere la professione di guida turistica nel paese europeo dove prevista. Per ottenere la qualifica personale, e diventare guida turistica a tutti gli effetti, è indispensabile superare un esame, organizzato nella provincia di appartenenza a cadenza periodica, di solito ogni due anni. La pubblicazione del concorso avviene sul portale della regione di riferimento.
L’esame si compone di una prova scritta, una orale ed un’ultima di tecnica. Durante l’esame scritto è indispensabile rispondere ad un quiz di cultura generale, sul tema dell’organizzazione di tipo turistico, oltre ad elementi di tipo legislativo che riguardano la professione. Si aggiungono a tutto ciò le domande di storia dell’arte riferite ai siti presenti nella regione di riferimento e nell’intero paese. Il successivo esame orale verte sulle stesse materia mentre la parte pratica prevede una simulazione di una vera e proprio visita.
Insomma lo studio è importante per superare l’esame. Appena oltrepassato questo importante scoglio, si ottiene il diritto di essere iscritti nella graduatoria nazionale delle guide turistiche nell’elenco del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Si trova lavoro?
La richiesta nel settore è davvero molto alta. Sono davvero tante le richieste sia nel pubblico che nel privato di guide turistiche nei diversi ambiti. Negli ultimi anni, alla figura della guida turistica si sono aggiunte, inoltre, professioni come il tour leader, una particolare professione in grado gestire il percorso dei clienti anche per lunghi percorsi.
Anche l’escursionista rappresenta una delle professioni più richieste con compiti di seguire i clienti per gite di poche ore e nell’arco di una sola giornata.
Si aggiungono alla lista, particolari figure professionali come la guida alpina, con il compito di accompagnare i turisti in montagna o sui ghiacciai e la guida ambientale che deve seguire gli escursionisti nei vari siti naturalistici. Si tratta di ambiti per i quali sono necessarie specifiche conoscenze anche su temi ambientali e naturali, oltre che archeologici.
Diventare guida turistica: quando si guadagna?
Uno dei primi aspetti da tenere presente, per chi intende diventare guida turistica, è che i compensi possono variare a seconda di diversi fattori. Cambia molto, ad esempio, il guadagno offerto da un ente pubblico rispetto ad un privato, ma anche la tipologia di attività che viene commissionata è essenziale.
Nel settore privato, ad esempio, diventare guida turistica e svolgere l’attività di tour leader consente di accedere a guadagni senza dubbio più elevati. Ovviamente nel primo periodo di attività le somme guadagnate saranno davvero basse ed in media con i neolaureati del nostro paese.
Alla luce della professionalità che risulta indispensabile per realizzare la professione, la remunerazione può apparire come del tutto inadeguata. Insomma una professione forse non apprezzata con sufficienza in un paese che, spesso, destina alla cultura ed all’arte un interesse davvero insufficiente.
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