Tra le tante professioni orbitanti intorno all’ampio settore delle assicurazioni, il perito assicurativo rappresenta una delle figure senza dubbio più importanti. Si tratta di un mestiere non semplice e che espone a diversi rischi, ma anche a significative possibilità di fare carriera e raggiungere uno stipendio soddisfacente. Sono tanti i giovani che si chiedono come diventare perito assicurativo, quali siano i compiti che spettano a questo professionista, le responsabilità di un lavoro senza dubbio stimolante e, naturalmente, quanto si guadagna a fare questa professione. In questa guida chiariremo le caratteristiche principali del lavoro, le mansioni e come diventare perito assicurativo.
Di cosa si occupa perito assicurativo
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La figura del perito assicurativo si occupa principalmente di mettere in collegamento il cliente e l’agenzia. Una delle doti principali del perito è senza dubbio quella dell’affidabilità, vista la particolare natura della professione che deve affrontare. Il lavoro del perito si svolge attraverso la libera professione e, per la particolare natura del mestiere, non deve avere alcun tipo di legame con le parti in causa nell’ambito di una controversia.
Il perito può intervenire, infatti, sia per i clienti che per una compagnia assicurativa. Se nel primo caso il professionista deve operare per salvaguardare i diritti del consumatore rispetto all’azienda, nel secondo caso dovrà mettersi alla ricerca di indizi o prove in grado di dimostrare la dinamica di eventuali sinistri e dimostrare le reventuali responsabilità a carico dell’utente. Insomma una sorta di detective che si occupa di analizzare al meglio il luogo dell’incidente realizzando delle foto accurate.
Anche i magistrati possono avvalersi delle prestazioni di un perito assicurativo con il compito di dimostrare, attraverso delle prove convincenti, l’andamento di un incidente. Insomma possiamo comprendere come si tratti di un lavoro davvero complesso e per il quale professionalità e competenza sono necessarie.
Come diventare perito assicurativo e quanto si guadagna
Non è facile diventare perito assicurativo, ma con una buona dose di passione e tanta buona volontà tutto è possibile. E’ necessario che il perito assicurativo abbia conseguito una laurea, ma è sufficiente anche un diploma di scuola superiore, ma soprattutto che abbia seguito un tirocinio propedeutico all’iscrizione all’albo.
L’accesso all’albo è precluso a chi ha dei precedenti di tipo penale con la Giustizia, un elemento che accomuna tutte le professioni per le quali è previsto l’accesso ad un albo, come l‘avvocato, o che necessitano di rapporti con la Pubblica Amministrazione. Ma come si svolge il tirocinio per diventare perito assicurativo?
Si tratta di un corso molto simile a quelli che si svolgono per i corsi universitari o per i praticantati. In pratica l’aspirante perito assicurativo deve operare presso lo studio di un professionista regolarmente iscritto all’albo. Nel corso del tirocinio per diventare perito assicurativo è necessario non firmare alcun tipo di perizia, ma offrire un supporto operativo al professionista nell’espletamento delle varie pratiche. Completato il tirocinio il professionista dovrà rilasciare un documento che provi che l’aspirante perito abbia operato presso il proprio studio. Ottenuta la certificazione è possibile iscriversi all’albo.
Lo stipendio di un perito assicurativo
Essendo un lavoro che si svolge sotto forma di libera professione, il guadagno del perito non è fisso, ma dipendente da diversi fattori. E’ la quantità di clienti e le prestazioni richieste a determinare, infatti, lo stipendio. Lo il salario minimo che un professionista può portare a casa supera abbondantemente i mille euro, un margine che sale a dismisura per i periti affermati nel settore.
Come sempre accade nelle libere professioni, la serietà, la capacità, l’esperienza e, perché no, le conoscenze, sono in grado di garantire un ampio portafoglio di clienti e, di conseguenza, a stipendi molto elevati quindi conviene impegnarsi e fare tanta gavetta.
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