La tendenza a voler interpretare lo stato d’animo di chi ci sta accanto, la curiosità di conoscere i motivi che spingono le persone verso un determinato comportamento e la voglia di risolvere i problemi personali degli altri può venire da lontano. Insomma essere psicologo è una vocazione oltre che una passione. Ma che tipo di percorso si deve intraprendere, oggi, per diventare uno psicologo?
Quale branca della psicologia scegliere?
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Quando qualcuno decide di voler diventare uno psicologo, di solito intende la figura del professionista che analizza il subconscio di un paziente in un ufficio privato. Si tratta, in quel caso, della psicologia clinica, una branca della psicologia che si affianca ad altre varianti che è bene conoscere.
La psicologia del lavoro rappresenta una delle sezioni più importanti e che si occupa degli ambienti lavorativi di grandi aziende e organizzazioni. La psicologia clinica, invece, si concentra soprattutto sul lavoro in contesti clinici come gli ospedali e in strutture di salute mentale.
La psicoterapia, invece, necessita di un particolare percorso post laurea, sia in medicina che in psicologia mentre la psicologia cognitiva si occupa di risolvere dei particolari processi mentali come la memoria, la percezione e la capacità di linguaggio. Con il termine neuropsicologia si intende, invece, lo studio del cervello e del sistema nervoso.
Come diventare uno psicologo
Spesso la passione per la psicologia viene da lontano; da quando, negli anni del liceo, ci si appassiona a particolari autori come Freud o Jung. La studio della psicologa può rappresentare un imput importante per chi intende intraprendere questo tipo di attività. Ma la passione non basta; per realizzare il sogno di lavorare nel campo della psicologia è necessario studiare la materia a fondo. Naturalmente per svolgere questa professione è importante seguire un determinato percorso di studio fino al conseguimento della laurea.
Il corso universitario da seguire è Scienze e Tecniche Psicologiche, dalla durata di tre anni. Ottenuta la prima laurea triennale è necessario scegliere tra tre diverse facoltà: Psicologia Generale e Fisiologica, Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, Psicologia Sociale e del Lavoro, Psicologia Dinamica e Clinica.
Con la laurea non termina il percorso. Sia per i laureati alla triennale che per chi consegue la laurea specialistica devono iscriversi all’albo dei psicologi. Nel primo caso si avranno degli psicologi definiti ”juniores” rientrando nella sezione B dell’albo mentre nel secondo caso si sarà catalogati come psicologi veri e propri e nella categoria A.
Dopo la laurea
Seguire un master in psicologia può essere una scelta importante per affinare le proprie conoscenze in materia ed aumentare notevolmente le possibilità di impiego, oltre che di retribuzione. Il master in psicologia, di solito, è in grado di preparare i giovani ad intraprendere l’attività di psicologo in settori ben precisi come il consulente matrimoniale, familiare, l’attività di psicologo aziendale, molto richiesta negli ultimi anni per risolvere le questioni in ambito lavorativo ed anche lo psicologo scolastico. La durata del master, di solito, non va oltre i due anni.
Un’altra strada percorribile per diventare uno psicologo di successo è di seguire un dottorato di ricerca. In questo caso la durata varia a seconda dei casi e della struttura in cui si scegliere di seguire il percorso. Con il dottorato sarà possibile lavorare in ambiti ben specifici come gli ospedali, le cliniche o in altre tipologie di strutture pubbliche.
Con la scelta del dottorato di ricerca sarà possibile ricevere un aiuto economico per completare il percorso di studio, a differenza del master. Quest’ultimo rappresenta la scelta ideale per chi intende lavorare in una scuola o in un ospedale mentre il dottorato è maggiormente indicato per i giovani che desiderano aprire uno studio professionale privato.